giovedì 13 luglio 2017

Il mantenimento dell’ex: novità e particolarità

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 11504/2017 del 10/05/2017, ha rivoluzionato il diritto di famiglia per ciò che attiene al riconoscimento dell’assegno di divorzio e dei criteri per la sua quantificazione.

Dopo circa trenta anni di costante giurisprudenza in materia, la Suprema Corte ha modificato il criterio per determinare l’assegno al coniuge economicamente più debole, ritenendo che non sia più possibile adottare come parametro il tenore di vita dei coniugi goduto in costanza di matrimonio. Il diritto all’assegno di divorzio è riconosciuto, dalla Legge n. 898/1970, al coniuge economicamente più debole, in situazioni di inadeguatezza dei mezzi economici ovvero di difficoltà oggettiva di procurarseli.
Con la sentenza n. 2546 del 5 febbraio 2014, divenuta pietra miliare di ogni statuizione in tema di assegno divorzile, la Corte di Cassazione stessa aveva previsto una doppia fase per l’accertamento del diritto all’assegno di divorzio: iniziale verifica dell’esistenza, in astratto, del diritto all’assegno, con riferimento all’inadeguatezza o all’impossibilità di procurarsi i mezzi economici, ponendoli in raffronto con il tenore di vita goduto in costanza di matrimonio; successiva determinazione, in concreto, dell’assegno. Pertanto, secondo costante giurisprudenza, l’unico parametro fino ad ora da adottare è stato il tenore di vita, analogo a quello avuto durante il matrimonio. Da oggi il giudice, per stabilire l’assegno di divorzio, dovrà invece informarsi al nuovo parametro della “indipendenza o autosufficienza economica”. Per la Suprema Corte, infatti, “con la sentenza di divorzio il rapporto matrimoniale si estingue non solo sul piano personale, ma anche economico-patrimoniale, sicché ogni riferimento a tale rapporto finisce illegittimamente con il ripristinarlo, sia pure limitatamente alla dimensione economica del tenore di vita matrimoniale, in una indebita prospettiva di ultrattività del vincolo matrimoniale”. In sostanza, attualmente va individuato un parametro diverso, ovvero il raggiungimento dell’indipendenza economica di chi ha richiesto l’assegno divorzile: se è accertato che è economicamente indipendente o effettivamente in grado di esserlo, tale diritto non deve essergli riconosciuto. Secondo quanto statuito dalla Corte di Cassazione, esistono quattro indici di prova utili per comprendere se l’ex avrà diritto o meno all’assegno di divorzio; per determinare, cioè, se sia autosufficiente o meno. La prima prova da fornire è il possesso di redditi di qualsiasi specie; occorre poi verificare l’eventuale possesso di cespiti patrimoniali mobiliari e/o immobiliari; il terzo indice di prova riguarda le capacità e le effettive possibilità di lavoropersonali dell’ex, tenendo conto dell’età, della salute, del sesso, del mercato del lavoro; l’ultimo indice di prova dell’autosufficienza è rappresentato dalla stabile disponibilità di una casa di abitazione. L’onere della prova circa la mancanza degli adeguati mezzi o dei motivi oggettivi per poterseli procurare, graverà sulla parte richiedente l’assegno, che dovrà dimostrarlo con “tempestive, rituali e pertinenti” allegazioni e deduzioni. Va precisato, in ogni caso, che tutto quanto finora detto vale unicamente con riferimento all’ex coniuge ed all’assegno divorzile: ai figli, invece, i genitori dovranno continuare ad assicurare il tenore di vita goduto in costanza di convivenza, anche dopo il divorzio. Nel caso in cui l’ex che richiede l’assegno divorzile conviva con i figli, il giudice sarà chiamato a trovare un punto di equilibrio tra le due diverse modalità di determinazione del trattamento economico. Un importantissimo chiarimento, che completa la riforma “iniziata” lo scorso 10 maggio, è arrivato in questi giorni dal Tribunale Civile di Milano, il quale, con ordinanza del 22/05/2017, ha statuito che non avrà più diritto a percepire il mantenimento l’ex coniuge che guadagna all’incirca mille euro al mese. Tale parametro corrisponde alla soglia prevista dalla legge per ottenere il patrocinio a spese dello Stato, ovvero l’istituto giuridico previsto nell’ordinamento italiano, che garantisce alle persone non abbienti, qualora abbiano necessità di essere rappresentate in giudizio, la possibilità di richiedere la nomina di un avvocato e la sua assistenza a spese dello Stato. Non avendo la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 11504 del 10/05/2017, chiarito quando il reddito percepito dal coniuge possa dirsi sufficiente a consentirgli di mantenersi da solo (autosufficienza economica), il Tribunale di Milano ha indicato come riferimento un criterio numerico, certo e valido per tutta l’Italia: quello del “gratuito patrocinio”. Pertanto, secondo tale giurisprudenza, chi avrà un reddito personale al di sopra di tale “tetto” non avrà, da oggi, più diritto all’assegno di divorzio; nemmeno se l’ex coniuge è molto più ricco. Proprio in questo sta la novità della riforma: il mantenimento, non avendo più la funzione di garantire lo stesso tenore di vita che la coppia aveva durante il matrimonio, né quella di colmare le diversità fra i redditi degli ex coniugi, è svincolato dalle capacità reddituali. Inoltre, per salvaguardare la possibilità di adeguare tale “tetto” alle circostanze concrete (mille euro mensili possono rappresentare una somma sufficiente in alcune zone d’Italia, ma irrisoria nei grossi centri con alta inflazione), oltre al limite del “gratuito patrocinio” si può anche tenere conto del “reddito medio percepito nella zona in cui il richiedente vive ed abita”.

Scritto da Manuela Rapino - Pubblicato sul numero 6 del 2017 nel "Il Corace"

Felicità, pura chimera o traguardo accessibile?

Cominciamo col dire che riguardo alla ricerca e al conseguente raggiungimento della “felicità” nessun uomo o creatura umana può ritenersi indifferente.
Siamo difatti creati per la felicità, essa è inscritta nel nostro DNA come dato fisiologico, costitutivo della nostra stessa natura. Non ci può essere uomo che non tenda con tutte le sue facoltà o potenze spirituali a raggiungere la meta che lo rende felice e appaga tutte le sue brame.

La nostra fede ci offre anche qualche spiraglio. Siamo plasmati dal Creatore come esseri votati alla felicità senza limiti, il paradiso oceano di pace e godimento
supremo che mai verrà meno e sarà in eterno la felicità insuperabile per le nostre anime, ma già in questa “valle di lacrime” ci vengono donati larghi spazi per la felicità interiore pregustazione di quello che sarà la visione eterna di Dio nel luogo riservato a coloro che assetati di felicità l’hanno saputa cercare da Colui che solo un giorno ce la potrà donare con immensa larghezza. Puntare alla felicità cercandola con tutte le forze non è illusorio ma soddisfazione di una sete che sgorga dal profondo del nostro essere e che quando viene saziata ci rende veramente appagati.

L’uomo è l’unica creatura intelligente del cosmo in grado di trovare piste guidate dalla ragione che ci portano a raggiungere traguardi impensati: ciò lo rende felice.
Allora guardiamo in alto, fratelli. Da dove ci potrà venire l’aiuto? Il nostro aiuto viene dal Signore: che fa fatto il cielo e la terra.

Felici vacanze!

Scritto da Ottaviano Maurizio - Pubblicato sul numero 6 del 2017 nel "Il Corace"

PER NON DIMENTICARE

Il 19 luglio prossimo ricorre il 25° anniversario della morte di Paolo Borsellino.

Il 19 luglio del 1992 una Fiat 126 imbottita di tritolo e posteggiata tra le tante auto di Via D’Amelio, viene fatta esplodere. La bomba viene azionata con un telecomando da un giardino vicino. A premere il pulsante sarebbe stato il boss di Brancaccio, Graviano, già condannato all’ergastolo come mandante della strage. Non ci sarà scampo per il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta, i cui corpi verranno ridotti a brandelli. Si salverà solo l’agente rimasto alla guida di un’auto di scorta, sopravvissuto a quell’inferno, da cui resterà segnato per tutta la vita. Quel pomeriggio un pugno nello stomaco colpisce i palermitani e l’Italia intera, il ricordo corre a qualche mese prima, quando a cadere per mano della mafia è stato Giovanni Falcone. Già la mafia, cosa complicata, omertosa, radicata, violenta. Ma la mafia comprende anche la storia di chi l’ha voluta stanare e combattere, uomini come Falcone e Borsellino.
La storia della mafia è anche la storia di uomini giusti come loro.

Paolo Borsellino legato dalla nascita a Palermo, divenne il più giovane magistrato d’Italia, vincendo il concorso a ventitré anni. Presto fece sentire la sua voce quando nel 1980 cominciò a collaborare con il pool antimafia. Anni fatti di indagini e di messa a punto di nuovi metodi per combattere Cosa nostra. Anni di omicidi, di paura, senza mai cedere, anni difficili di cui Borsellino disse di essere un testimone. Uomo giusto, appassionato, allegro ed integerrimo: questo è stato Paolo Borsellino.

Scritto da Letizia Carpineti - Pubblicato sul numero 6 del 2017 nel "Il Corace"

IL CENTRO SOCIALE “ARGENTO VIVO” SEMPRE PIÙ AL SERVIZIO DELLA COLLETTIVITÀ

Il mese di Aprile e Maggio, sono stati per il centro, mesi intensi per le tematiche affrontate e il forte partecipato interesse dei cittadini di Cori. Abbiamo avuto il piacere di accogliere le richieste dei gruppi politici per presentare i loro candidati a sindaco alle prossime elezioni amministrative del comune di Cori: 11 aprile ha aperto il PD con il suo candidato De Lillis Mauro; 12 aprile sempre per il centro sinistra la candidata Cochi Chiara; 4 maggio la candidata del gruppo 5 stelle Piacentini Paola; 7 giugno ha chiuso gli incontri il candidato a sindaco lista civica Sorcecchi Angelo. Dopo l’illustrazione dei programmi esposti dai candidati, si è aperta una discussione spontanea ed articolata che ha portato suggerimenti costruttivi ai programmi esposti.

Una nuova spinta alla prevenzione medica è stata data dall’incontro avuto presso il ns centro il 26 aprile con il Dott. Sabatucci Antonio, responsabile ASL e la sua staff, che ha parlato dell’importanza di una alimentazione corretta adatta alla terza età e degli screening periodici che potrebbero mettere in evidenza patologie nascoste. La relazione molto dettagliata ha colto l’interesse di tutti i presenti, rafforzando così le iniziative di screening fatte dal ns centro nell’anno 2016, a cui hanno partecipato oltre 400 persone presenti nella comunità di Cori e di Giulianello.

Infine il 10 Maggio abbiamo avuto l’onore, come nell’anno precedente,di ricevere presso il centro l’immagine Sacra della Madonna del Soccorso. L’immagine Sacra è stata accolta da musica sacra e canti religiosi. La cerimonia commovente e partecipata da oltre 100 persone ha creato un clima di commozione generale.

Nel mese di maggio, dal 22 al 25, il centro ha organizzato una gita ad Ischia con pernottamento e tour di notevole successo.

Come potete notare il centro è sempre al centro dell’attenzione dei soci e dell’intera collettività. Cercheremo, per il futuro, di organizzarci meglio e sorprendervi sempre più.

Scritto dal Presidente del Centro Sociale - Pubblicato sul numero 6 del 2017 nel "Il Corace"

mercoledì 12 luglio 2017

RETE D’IMPRESA: UN BUON INIZIO PER IL SINDACO DE LILLIS

L’elezione di Mauro De Lillis a Sindaco di Cori, con un risultato schiacciante non poteva iniziare in modo migliore. Si chiama ‘Cori e Giulianello in Reteil progetto approvato dalla Regione Lazio di un finanziamento a fondo perduto di 100.000 euro. Il progetto è stato promosso proprio da De Lillis quando ricopriva la carica di Assessore alle Attività Produttive oltre che al Bilancio. È un grande risultato ottenuto di cui beneficeranno le attività commerciali e gli esercenti di Cori e Giulianello. Il progetto coinvolgerà 45 imprese del nostro territorio e contribuirà a dare nuovo slancio al tessuto produttivo e commerciale delle due comunità.
Le risorse saranno gestite dall’amministrazione appena insediatasi con l’obiettivo di riunire attività economiche su strada, come negozi, artigiani, ristoranti, bar, attività culturali, e realizzare assieme servizi per i cittadini e per le imprese con iniziative promozionali e di marketing territoriale. A breve sarà convocato un incontro con tutti i soggetti interessati. Saranno incluse in questo progetto anche opere di miglioramento dell’arredo urbano e piattaforme territoriali di attrazione turistica, mettendo insieme artigianato, prodotti tipici, ristorazione e “ bellezza” della città che ricordiamo è stato lo slogan della campagna elettorale di De Lillis.
E’ doveroso ringraziare la Regione Lazio sempre attenta e disponibile alle esigenze e alle richieste del nostro territorio, come è altrettanto doveroso ringraziare tutti i cittadini che hanno scelto Mauro De Lillis quale Sindaco di Cori e, da parte mia, le quasi 400 persone che hanno riposto fiducia nel sottoscritto, facendomi conseguire un ottimo risultato, al di là di ogni aspettativa, frutto di un lavoro ed un impegno esclusivamente personali, nonostante le subdole diffamazioni preelettorali.“Contra facta non valet argomentum”!

Al Sindaco De Lillis, a tutti noi, in particolare ai tanti giovani neoeletti e a tutti i componenti della minoranza auguro un proficuo lavoro amministrativo.
Buone vacanze!

Scritto da Antonio Betti - Pubblicato sul numero 6 del 2017 nel "Il Corace"

Carosello storico edizione 2017: a Porta Furba il Palio Madonna del Soccorso

Il “Carosello Storico edizione 2017” ha preso il via prima col “Giuramento dei Priori” di sabato sera 17 giugno, nella suggestiva cornice di Piazza S. Oliva in notturna, e poi con la celebrazione del “Palio della Madonna del Soccorso” di Piazza Signina di domenica 25 giugno.

Il Palio – preceduto dalla consueta sfilata in ascensione da Piazza della Croce – si è disputato con una gara veramente avvincente, sviluppatasi sino agli spareggi, conclusi intorno alle 22,00 in notturna, in una piazza gremita come da anni non si vedeva, con un ritmo serrato e in un clima teso e affilato fino all’ultimo. Ha vinto Porta Ninfina alla fine, ma Porta Romana non ha certo demeritato, conducendo sempre la gara, fino al momento del decimo anello consecutivo preso in 10 corse (Porta Ninfina rincorreva con 8 anelli), quando però è stato sollevato un problema regolamentare dalle altre porte (pare che la corsa sia iniziata senza il necessario “pista libera”, fatto da verificare, e quando sul terreno di gara c’erano persone), che ha indotto alla fine il giudice di gara a invalidare l’anello preso ed a far ripetere la corsa.
A quel punto, tra il disappunto dei contradaioli di Porta Romana, e la ripresa di speranza di quelli di Porta Ninfina, tra polemiche e turbolenze, il comprensibilissimo nervosismo che si è determinato nei cavalieri di Porta Romana ha portato al pareggio tra le due porte, che poi si sono continuate a lungo a disputare questo palio (opera - il drappo - di Michela Menzocchi) - con eguale perizia e bravura dobbiamo dire - e alla fine aggiudicato da Porta Ninfina (o Furba, come mai come in questa occasione definita dai contradaioli di Porta Romana); e moralmente va tributato un doveroso omaggio ai bravissimi cavalieri di Porta Romana, che la vittoria la meritavano in eguale misura. Discorso a parte per Porta Signina, che con un solo anello non è mai stata in partita, limitandosi a guardare le altre due contendenti.

Sulla manifestazione torneremo alla ripresa dopo la pausa estiva e dopo la disputa del Palio di S.Oliva di fine luglio, che si prefigura combattuto come mai, soprattutto tra Porta Ninfina e Romana, e con Porta Signina in cerca di riscatto. Una sola notazione: il pubblico – a giudicare dal numero dei biglietti – è in crescita (come peraltro avviene da 4-5 anni) e ciò sta a significare che il Carosello Storico rimane la manifestazione più sentita nella nostra città.

Scritto da A.B. - Pubblicato sul numero 6 del 2017 nel "Il Corace"

LATIUM FESTIVAL, pulsa a Cori il cuore del mondo

È ormai partito il conto alla rovescia per l’attesissimo “2017 LATIUM FESTIVAL – Musiche e Danze popolari del mondo per una cultura della Pace” CIOFF®, la più importante kermesse del folklore intercontinentale nel Lazio, che promuove ogni anno a Cori ed in diverse città del Lazio lo scambio e il dialogo tra i diversi popoli della Terra con l’importante sostegno del CIOFF® mondiale (Conseil International des Organisations de Festivals de Folklore et d’Arts Traditionnels. ONG Partner Ufficiale dell’UNESCO, accreditata sempre presso l’UNESCO nel Comitato per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, ONG presente in circa 120 Paesi in tutto il mondo).
Manifestazione turistica di primissimo piano nel panorama degli eventi estivi in regione, il Festival di Cori e del Lazio, si svolgerà come tradizione a cavallo tra i mesi di luglio ed agosto, nelle piazze principali del centro cittadino e delle città aderenti al progetto.

In questa edizione 2017 si partirà mercoledì 26 luglio e si concluderà lunedì 7 agosto. Creato dall’importante esperienza del Festival della Collina, da subito in un contesto intercontinentale, il Festival porta ogni anno in terra laziale centinaia di giovani danzerini provenienti da tutti i continenti, quali festosi messaggeri di pace e fratellanza. Si mescolano così lingue, usi, tradizioni, canti e musiche, fondendosi nei mille colori del palcoscenico e nei cuori partecipi degli spettatori. Quest’ultimi sono chiamati a vivere l’evento in prima persona in occasione de “IL MONDO ALL’OMBRA DEL TEMPIO”, una delle manifestazioni principali del Festival a Cori, quale incontro ed esibizione dei gruppi nelle vie del centro storico e nella piazza antistante il Tempio d’Ercole, nel segno dell’amicizia e della fratellanza.
Il successo che contraddistingue il LATIUM FESTIVAL - CIOFF® sta nell’esaltazione del concetto più profondo del folklore, nell’avvicinamento, nel contatto, nella simbiosi di espressioni folkloristiche di ogni Paese; nella ricerca di paralleli presso qualsiasi popolo, procedendo a dimostrare l’universalità delle primitive forme culturali umane. Nell’anno in cui l’ONU (Assemblea dell’Organizzazione delle Nazioni Unite) ha proclamato il 2017 come Anno Internazionale del Turismo Sostenibile, il MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) ha proclamto il 2017 quale ANNO NAZIONALE DEI BORGHI e l’UNESCO ha lanciato per il 2017 il Progetto “UNITE4HERITAGE” per la salvaguardia del patrimonio culturale e artistico, l’Organizzazione del Festival sta predisponendo come location per le attività culturali e per gli spettacoli alcuni luoghi di elevato valore artistico/architettonico (Colosseo, piazza del Campidoglio e Villa Gregoriana a Tivoli) e Borghi del Lazio che si trovino lungo i Cammini di Fede (Via Francigena del Nord, Cammino di Francesco, Via Francigena del Sud), anche in previsione di una numerosa presenza di turisti e pellegrini lungo questi percorsi nel periodo estivo.

Arriveranno a Cori circa 250 giovani artisti, tutti eccezionali, che giungeranno da tutti i continenti, dall’AFRICA: KENYA, dall’AMERICA: BOLIVIA, COLOMBIA, ECUADOR, MARTINICA, dall’EUROPA: RUSSIA, dall’ASIA: FILIPPINE, SRI LANKA e naturalmente dall’ITALIA con la partecipazione di alcuni gruppi della regione Lazio, come i famosi Sbandieratori di Cori, con i gruppi del “Leone Rampante” e delle “Contrade”. Ospiti d’onore in questa edizione il famoso “POM’KANEL” della MARTINICA, oltre al gradito ritorno di uno dei migliori gruppi equadoriani, il Gruppo Folklórico TUNGURAHUA del M° Carlos Edmundo Quinde Mancero, che arriverà a Cori dopo una lunga tournée di Festival in Spagna.
Quest’anno il Festival e i suoi gruppi internazionali toccheranno diversi territori della regione Lazio: Cori, Roma, Latina, Paliano, Segni, Cisterna, Bassiano, Fondi, Sezze, Pescorocchiano, Piglio, Torvaianica, Valmontone, Vignanello e Tivoli. Quattordici giorni all’insegna della musica e della danza tradizionale (Latium World Folkloric Festival – Musiche e Danze popolari del mondo per una cultura della Pace -), della musica folk ed etnica (Latium Folk & Ethnic Music Fest - Melodie e ritmi popolari del mondo -), delle feste multietniche, “INTERCULTURA IN FESTA”, con l’offerta di degustazioni di pietanze gastronomiche etniche, con l’esposizione e vendita dell’artigianato tipico locale ed internazionale, delle Feste serali con la partecipazione di tantissimi giovani di tutto il mondo che parlano un linguaggio interculturale ed interreligioso.

Serate clou a Cori, nello scenario del Teatro all’aperto della Croce, dal 4 fino al 7 Agosto, con la “FOLKLORIADA MEDITERRANEA”, serate speciali con tutti i gruppi internazionali. La degustazione di VINI DI ECCELLENZA di Cori insieme ai prodotti tipici locali e alle pietanze etniche preparate dai gruppi internazionali e dalla folta Comunità etnica presente nel territorio di Cori è certamente una delle attività interessanti del Latium Festival. Esperti e appassionati vivranno intensamente ogni momento di una speciale degustazione, assaporando i diversi prodotti, che abbina i vini coresi ai sapori locali e a quelli di tutto il mondo. In particolare la degustazione dei vini è un momento di grande concentrazione che meriterà di essere vissuto intensamente per scoprire le caratteristiche più affascinanti dei vini DOC prodotti dai vitigni autoctoni del territorio di Cori. Presenti per l’occasione le Aziende più importanti di Cori, MARCO CARPINETI, PIETRAPINTA e CINCINNATO, che producono vini di alta qualità e hanno fatto conoscere tali prodotti in tutto il mondo.
Nel folto programma di iniziative culturali sarà organizzato il TRADITIONAL GAMES DAY, il tradizionale Workshop sulla rivalutazione dei Giochi Popolari. La peculiarità e l’importanza della tradizione folklorica è stata riconosciuta dall’UNESCO che ha inserito tra le proprie direttive nel 2003 alcuni beni immateriali, tra cui i GIOCHI TRADIZIONALI, tra quei beni definiti «patrimonio dell’umanità».
Molto attesa la Messa Solenne di Domenica 6 agosto celebrata presso la Collegiata di Santa Maria della Pietà da Don Gheorghe Lucaci, con la partecipazione diretta dei gruppi internazionali, con letture e canti, anche di diversa estrazione religiosa all’insegna della pace, cerimonia che anticiperà la partecipazione di tutti i gruppi internazionali all’Udienza con Sua Santità PAPA FRANCESCO presso la Città del Vaticano.

Il Festival anche quest’anno sarà organizzato dal Comune di Cori, dalla Pro Loco Cori, dall’Associazione culturale “Festival della Collina” e dall’Associazione culturale “Latium”, con la coorganizzazione delle associazioni “Tres Lusores” e “Sbandieratori Leone Rampante di Cori”, con la collaborazione della Sezione CIOFF® Italia, del FAI – Fondo Ambiente Italiano - e della Fondazione “Roffredo Caetani” di Ninfa, e di tantissime altre associazioni del territorio, oltre all’importante supporto di istituti di credito ed alcune aziende private del territorio, ma soprattutto grazie a un eccezionale gruppo di giovani volontari che si impegna in modo encomiabile per la perfetta riuscita della manifestazione. Per informazioni sul programma completo, giorni e orari: www.latiumfestival.it

Scritto da Tommaso Ducci - Pubblicato sul numero 6 del 2017 nel "Il Corace"

Al via la nuova amministrazione guidata da Mauro De Lillis tra conferme e novità

Non c’e stata partita nelle elezioni comunali svolte a Cori: Mauro De Lillis ha fatto il pieno (79,01% e 4217 voti), e Angelo Sorcecchi ha raccimolato un modesto 20,98% (con 1120) che nella storia locale rappresenta il punto più basso mai raggiunto dalla minoranza, dall’opposizione.

Merito del nuovo sindaco e della sua coalizione di centro-sinistra della lista “Cori e Giulianello Insieme”? O colpa di una lista di destra-destra (perché questo era il tratto caratteristico della c.d. civica denominata “L’altra Città”)?
Tutte e due le cose: il centro-sinistra di De Lillis ha assunto un ruolo assolutamente centrale negli schieramenti cittadini, molto includendo sia a sinistra che al centro, straripando anche nel tradizionale elettorato moderato, e presentandosi come una squadra affiatata, esperta, rappresentativa della classe saldamente al potere, che però ha fatto un reale sforzo di rinnovamento, che l’elettorato ha apprezzato e favorito, premiando il ricambio e le novità (abbiamo così gli uscenti Chiara Cochi ed Ennio Affilati che fanno man bassa di preferenze, con la prima che si aggiudica il podio più alto, grazie anche alla bella figura delle Primarie; c’è poi il risultato netto e forte di un volto già in politica da tempo ma nuova in consiglio comunale, come Simonetta Imperia, seguita da un rodato Luca Zampi.
Tra i nuovi spicca il bel risultato conseguito da Elisa Massotti – autentica novità – e anche Annamaria Tebaldi, Paolo Fantini e Chiara D’Elia escono bene, insieme agli uscenti e rientranti Sabrina Pistilli e Massimo Felici. Bel risultato anche per Antonio Betti, che di fatto ha apportato nella coalizione il consueto bacino elettorale proveniente dal mondo cattolico e dal centro, anche incrementandolo; mentre non ce l’hanno fatta Fausto Nuglio e Aristide Proietti a tornare in consiglio.
Ottimo risultato del Partito Democratico, ma anche di Chiara Cochi e MAG, mentre sono fuori i piccoli partiti come P. Comunista e P. Socialista.

Nell’altra lista risultati modesti, con l’eccezione di Germana Silvi che svetta con i suoi 269 voti. Anche qui comunque sono stati premiati i volti nuovi (Quintilio Carpineti, Enrica Della Vecchia e Francesco Ducci) a scapito degli ex consiglieri (Angelo Palliccia e Bruno Musa).
A destra si è circondati da macerie, inutile nasconderlo, e pare fatta fuori tutta l’area centrale, sia quella di Forza Italia, che quella del centro tradizionale, con molti elettori passati al centrosinistra, e molti rifugiatisi nell’astensione, risultata in aumento seppur sotto la media nazionale. Nell’astensione anche l’area grillina dopo la défaillance della lista invalidata.

Adesso si attendono i primi passi della neo amministrazione De Lillis, a cominciare con la formazione della giunta che, quando il giornale uscirà, sarà già stata pubblicamente indicata nella prima seduta del consiglio del 30 giugno: possiamo dire che ci saranno le conferme evidenti (Cochi ed Afilani, ma anche Zampi), e le novità evidenti (Imperia), e sembra che ancora – ad oggi lunedì 26 giugno- non sia stata sciolta la riserva per l’ultimo assessorato disponibile (in lizza – dai rumors più insistenti - la neo entrata Massotti, ma anche Betti e Fantini), che si intreccia anche con la figura che andrebbe a ricoprire la carica di Presidente del neo consiglio comunale (si parla insistentemente di Betti, ma anche di Pistilli), con un mix che pare ben assortito tra vecchi e nuovi, uomini e donne, coresi e giulianesi. Ovviamente saranno anche importanti le varie deleghe assegnate agli assessori e forse anche ad altri consiglieri: dalla loro qualità dipenderà molto dell’attuazione del programma del nuovo sindaco e della nuova amministrazione. Ed importante sarà anche riuscire ad avere un’opposizione di autentico confronto e stimolo, chiara e netta ma auspicabilmente non pregiudiziale.

Scritto da Antonio Belliazzi - Pubblicato nel numero 6 del 2017 nel "Il Corace"

domenica 2 luglio 2017

La bellezza salverà Cori?

Il popolo cortese ha così deciso! Giudizio insindacabile! Consenso bulgaro per il flemmatico e navigato De Lillis che surclassa il toniturante Sorcecchi. Troppo netto il radicamento de primo sul territorio... Troppo abbaiare alla luna del secondo. Onore però allo sconfitto. Nessuna soluzione di continuità, quindi, per la guida del comune lepino e questa appare una grande apertura di credito nei confronti di un esponente autorevole della giunta precedente. Ma questa è l' ultima chiamata per il PD locale, credo. Non ci sarà più spazio, se dovesse rivelarsi la prossima amministrazione una guida sterile, per lo scaricabile nei confronti dello Stato - Arpagone che, ahinoi, ha fortemente tagliato i contributi ai Comuni, ma non è più tempo di alibi ad oltranza. È tempo di amministrare con sapienza d lungimiranza, l' io non c' ero non basta..c' eri e dormivi piuttosto... La stagione del pressappochismo ragionieristico è tramontata definitivamente. Qui a Cori ci sono crediti ingenti da riscuotere. Ci si metta in moto immediatamente. Primum vivere, deinde philosophari.. Si ponga fine alla logica del " cappello in mano " nel rispetto chiedere nuovi prestiti, si utilizzino piuttosto i molteplici finanziamenti previsti dall' Unione Europea ai quali sovente non si accede per scarsa tempestività e conferenza. Si rischiano i crediti vantati. De Lillis ha un' opportunità irripetibile. Dimostri di essere "cresciuto" come amministratore. Diventi " primis Inter pares". Risani. Faccia concretamente. Punto. Hic et nunc. Si ricordi che ha sbandierato il vessillo della Bellezza e questo è un altro punto nodale della questione. La Bellezza, se non il mondo, salverà Cori? Mi son chiesto nel titolo di questo articoletto. Saprà la nuova giunta passare dalle suggestive affabulazioni elettorali alla realizzazione di migliorie tangibili? Alla Bellezza si affiancheranno Estetica ed Etica? Mi spiego con un' immagine icastica. Bellezza è il centro storico di Cori..Estetica è la necessità di recuperarne l' uso e valore... Etica è la realizzazione di una nuova vita per il cuore del paese che faccia da volano per un neo rinascimento generale. Tutto qui e qui tutto. Risanamento delle case comunali. Eliminazione del senso di abbandono che si respira nel paese. Ecco la vera sfida. Partire da qui che poi il resto verrà a patto che ci sia una guida illuminata del Sindaco. Altrimenti si sarà scomodata la Bellezza inutilmente. Attenti però che chi la evoca a sproposito dimostra non - amore per la propria gente e un lustro passa in fretta... Facciamolo bello e sano questo borgo!! Tutti insieme. Prospettiva e futuro. Per i nostri vecchi e per i nostri giovani. La Bellezza è una promessa di felicità. Nessuno h mai detto perentoriamente che la promessa sia stata mantenuta. Cori si aspetta che questa triste regola sia confutata.
Articolo di Mario Trifati- pubblicato nell' edizione n. 6 del mese di Giugno.

Elezioni Cori, trionfa Mauro De Lillis, crollo dell'affluenza

Mauro De Lillis è il nuovo sindaco di Cori. Alle elezioni dello scorso 11 Giugno si è imposto con un sonoro 79% contro lo sfidante Angelo Sorcecchi, che si è fermato al 21%. La lista Cori e Giulianello insieme si è aggiudicata così 11 seggi, mentre l' Altra Citta' si è fermata a 5 seggi. Questa la composizione del nuovo consiglio comunale. Per la maggioranza: Chiara Cochi, Ennio Afilani, Simonetta Imperia, Luca Zampi Elisa Massotti, Antonio Betti, Annamaria Tebaldi, Chiara D' Elia, Paolo Fantini, Sabrina Pistilli, Massimo Felici. Per l'opposizione Angelo Sorcecchi, poi Germana Silvi, Enrica Della Vecchia, Quintilio Carpineti, Francesco Ducci. Chiara Cochi, che aveva sfidato De Lillis alle primarie, è risultata la consigliera con più preferenze, 831 voti, e per un pugno di voti ha preceduto Ennio Afilani, che si è fermato a 827. A Cori, su 8.765 elettori attesi ai seggi, hanno votato 5.590 aventi diritto. L' affluenza è stata pari al 63,77%. Il calo dell' affluenza è drammatico. Nel 2012 andarono al voto il 78,35% degli elettori, in questa tornata elettorale il 15% circa ha preferito non esprimersi.

Articolo di Eleonora Spagnolo pubblicato nell' edizione n. 6 del mese di Giugno.

sabato 1 luglio 2017

AL VIA LA NUOVA AMMINISTRAZIONE GUIDATA DA MAURO DE LILLIS TRA CONFERME E NOVITÀ

Non  c'è stata partita nelle elezioni comunali svolte a Cori. Mauro De Lillis ha fatto il pieno (79,01% e 4217 voti),e Angelo Sorcecchi ha racimolato un modesto 20% (con 1120) che nella storia locale  rappresenta il punto più  basso mai raggiunto dalla minoranza,dall' opposizione. Merito del nuovo sindaco e della sua coalizione di centro-sinistra della lista "Cori e Giulianello  Insieme"? O colpa di una lista di destra-destra ( perché questo era il tratto caratteristico della c.d. civica denominata "L'altra Città"? .Tutte e due le cose: il centro-sinistra di De Lillis ha assunto un ruolo assolutamente  centrale negli schieramenti cittadini, molto includendo sia  a sinistra che al c'entro ,straripando anche nel tradizionale elettorato moderato,e presentandosi come una squadra affiatata , esperta, rappresentativa della classe saldamente al potere, che però ha fatto un reale sforzo di rinnovamento, che l' elettorato  ha apprezzato e favorito,premiando il ricambio e le novità (abbiamo così gli uscenti Chiara Cochi ed Ennio Afilani che fanno man bassa di preferenze,con la prima che si aggiudica il podio più alto, grazie anche alla bella figura delle Primarie; c'è  poi il risultato netto e forte di un volto già in politica da tempo ma nuova in Consiglio comunale come Simonetta Imperia, seguita da un rodato Luca Zampieri. Tra i nuovi spicca il bel risultato conseguito da Elisa Massotti-autentica novità- e anche Annamaria Tebaldi, Paolo Fantini e Chiara D' Elia escono bene,  insieme agli uscenti e rientranti Sabrina Pistilli e Antonio Betti, che di fatto ha apportato nella coalizione il consueto bacino elettorale proveniente dal mondo cattolico e dal centro, anche incrementandolo; mentre non ce l'hanno fatta Fausto Nuglio e Aristide Proietti a tornare in consiglio. Ottimo risultato del Partito Democratico, ma anche di Chiara Cochi e MAG, mentre sono fuori i piccoli partiti come P. Comunista e P. Socialista. Nell' altra lista risultati modesti, con l'eccezione di Germana Silvi che svetta con i suoi 269 voti. Anche qui comunque sono stati premiati i volti nuovi (Quintilio Carpineti, Enrica Della Vecchia e Bruno Musa). A destra si è circondati da macerie, inutile nasconderlo, e pare fatta fuori tutta l' area centrale, sia quella di Forza Italia, che quella del centro tradizionale, con molti elettori passati al centro- sinistra, e molti rifugiatisi nell' astensione, risultata in aumento seppur sotto la media nazionale. Nell' astensione anche l'area grillina dopo la défaillance della lista invalidata. Adesso si attendono i primi passi della neo amministrazione De Lillis, a cominciare con la formazione della giunta che, quando il giornale uscirà, sarà già stata pubblicamente indicata nella prima seduta del consiglio del 30 giugno: possiamo dire che ci saranno le conferme evidenti ( Cochi e Afilani, ma anche Zampi), e le novità evidenti (Imperia), e sembra che ancora -ad oggi lunedì 26 giugno- non sia stata sciolta la riserva dell' ultimo assessorato disponibile (in lizza- dai rumors più insistenti- la neo entrata Massotti, ma anche Betti e Fantini), che si intreccia con la figura che andrebbe a ricoprire la carica di Presidente del neo consiglio comunale (si parla insistentemente di Betti, ma anche di Pistilli), con un mix che pare ben assortito tra vecchi e nuovi, uomini e donne, coresi e giulianesi. Ovviamente saranno anche importanti le varie deleghe assegnate agli assessori e forse anche ad altri consiglieri: dalla loro qualità dipenderà molto dell'attuazione del programma del nuovo sindaco e della nuova amministrazione. Ed importante sarà anche riuscire ad avere un' opposizione di autentico confronto e stimolo, chiara e netta ma auspicabilmente non pregiudiziale.

Articolo di Antonio Belliazzi pubblicato nell' edizione n. 6 del mese di Giugno.

RAGIONANDO SU CORI, ASTENSIONI E VOTO NAZIONALE

Con il consiglio comunale di venerdi 30 giugno (seguito dal Corace in diretta streaming),  l’attività amministrativa a guida Mauro De Lillis è ufficialmente partita. Su questa scadenza elettorale abbiamo già detto tutto in varie occasioni. È bene riassumere in due parole: la vittoria del candidato della lista di centrosinistra “Cori e Giulianello  insieme” è stata schiacciante con il 79% dei voti. In senso inverso schiacciante la sconfitta della lista di destra “L’altra città” guidata da Angelo Sorcecchi. Se non si accetta questo punto di partenza come dato inconfutabile diventa complicato ogni discussione che voglia avere un minimo di credibilità. Se invece lo si accetta, allora il confronto politico si apre sul dato politico altrettanto inconfutabile e che sarebbe una grave iattura, soprattutto per la sinistra ma anche per l'opposizione sottovalutare. L' astensionismo a Cori, cittadina storicamente radicata nella politica e con antiche radici si sinistra é notevole. Il dato del 37% di astensione è molto alto, soprattutto se si aggiungono le schede bianche e nulle. E dire che:"è un problema nazionale quello dell'astensione", è certamente vero, ma non giustifica il fatto che non se ne debba tener conto nella realtà locale. Cosa ci sta in quel grande serbatoio del non voto e Delle bianche e nulle? Ci sta una buona parte di quelli che sarebbero stati voti ai "Cinque Stelle" , ci sta la disaffezione alla politica che risente anche del clima nazionale, ci sta un malessere per come negli ultimi anni il paese è stato amministrato: si è avvertito uno stato di abbandono e di incuria, diciamo pure di degrado. E ci sta chi, votare quella lista di centro sinistra, così palesemente targata PD, proprio non gli andava. Per quanto riguarda la destra, era una lista troppo identitaria perché potesse attirare l' elettorato moderato e di centro. Anche perché una parte dell'elettorato di centro da tempo è confluito nel PD Renziano, e poi da perché dal centro,quello testato fedele alla sua vocazione, si è ritenuto di non mobilitare uomini ed energie intorno ad un progetto che è apparso poco chiaro e fumoso nella forma e nella sostanza. Papale papale: la destra non ha presentato una proposta di governo. Una proposta cedibile e fattibile. Una campagna giocata tutta sulla critica alla precedente amministrazione.Con qualche invettiva di troppo e fuori luogo. Lacune che sono emerse anche nel faccia a faccia tra i due candidati in Piazza Sant'Oliva. Ora l' attenzione si sposta sull'attività degli Assessori, ma è soprattutto il Sindaco Mauro De Lillis che dovrà dare prova di autonomia amministrativa e di indipendenza verso il PD di Latina, e soprattutto verso i soliti noti capicorrente, che sicuramente punteranno a condizionare le scelte del primo cittadino. Lo sfondo di questo inizio di consolidatura non può prescindere dal contesto politico nazionale: De Lillis e gran parte del PD locale sono tutti renziani. Il clima di oggi non è lo stesso di quello della vittoria Delle primarie dove i sostenitori del segretario dem risultavano in piazza in compagnia del segretario provinciale Salvatore La Penna e del senatore Claudio Moscardelli. Anche domenica sera erano in prima fila nelle tribune a godersi il Carosello Storico sorridenti, ignari su quanto sarebbe accaduto poche ore dopo. Domenica sera il PD  a livello nazionale ha preso una batosta storica, con sconfitte in città importanti come Genova e simboliche come Sesto San Giovanni. Da sempre di sinistra. Roba che la Waterloo di Napoleone si può ascrivere ad una giornata andata un po' maluccio. Un caporetto per Renzi destinata ad agitare molto le acque del partito, ma soprattutto a spostare i rapporti di forza all'interno della geografia del Nazzareno. Impossibile che un disastro del genere non abbia ripercussioni anche nelle amministrative locali. Non nella gestione della cosa pubblica, ma dietro le quinte della scena politica. Già De Lillis non può contare sul sostegno dell'ex sindaco Tommaso Conti, che di fatto da tempo è in area Pisapia, ma se anche Orlando e Cuperlo (in piazza SS. Apostoli a Roma ad ascoltare Pisapia, Bersani e la Boldrini) faranno le loro scelte, è evidente che il PD di Cori ne risentirà. Gli orlandiani locali saranno chiamati ad adeguarsi, se il loro leader dovesse alzare l'asticella dello scontro. Ecco perché il giovane Primo Cittadino (38 anno compiuti lo stesso giorno della vittoria, auguri!) farà bene a "contare solo sulle proprie forze e a lottare con tenacia" come suggeriva il Grande Timoniere, il presidente Mao.
Articolo di Emilio Magliano pubblicato nell'edizione n. 6 del mese di Giugno.