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mercoledì 3 novembre 2021

LE DONNE E LA POLITICA

Nei giorni 3 e 4 ottobre 2021 molte città sono state chiamate alle urne per rinnovare il sindaco e l'amministrazione comunale. Un dato che mi lascia perplessa è la scarsità di candidate donne e di conseguenza di elette. Basti pensare che su 20 capoluoghi di provincia su 164 candidati sindaco solo 29 erano donne. Inoltre le poche candidate non erano sostenute da quelle coalizioni con la più alta probabilità di vittoria, ma perlopiù da piccoli partiti sfavoriti nei sondaggi. Già questo dovrebbe bastare per farci pensare alla situazione italiana in materia di pari opportunità e pertanto di cariche pubbliche presiedute da donne. Questa situazione evidenzia come ci sia la necessità di rafforzare la parità di genere in ambito politico.

Il tema delle donne in politica è un dato che ha origini storiche, è stato (ed è ancora oggi purtroppo!) motivo di lotta e di rivendicazione da tempi ormai remoti. È sicuramente uno dei temi che viene tirato in ballo quando si parla proprio di pari opportunità. Ed il centrosinistra, che è storicamente il più sensibile su questo tema, dovrebbe interrogarsi maggiormente su come migliorare la rappresentanza di donne nelle amministrazioni comunali e negli enti pubblici. Riequilibrare la parità di genere è un'urgenza che riguarda tutte le forze politiche, che dovrebbero, a mio avviso, coalizzarsi per dare, finalmente, il giusto posto alle donne di valore e le stesse opportunità nell'interesse democratico del Paese. Come ben sappiamo le donne hanno ottenuto il diritto al voto solo nel 1946 e la loro partecipazione alla vita politica è andata sempre crescendo. Certo è che grazie ad alcune norme il divario che esisteva fino a qualche anno fa è stato ridimensionato, ma purtroppo è ancora esistente. Ma in questo caso non stiamo parlando di partecipazione alla vita politica del Paese ma alla sua rappresentanza, al potere in generale.


Dunque mi viene da chiedermi: è davvero sorprendente che nel 2021 ancora dobbiamo riflettere su questi temi di parità e valutare come solo una piccola quantità di donne viene candidata a cariche importanti come quella di sindaco? Probabilmente no. Diventerà un fatto strano quando vivremo in una società dove il sesso di una persona sarà super partes, quando diventerà (finalmente!) concreto il concetto di pari opportunità. Fino ad allora per quanto riguarda la carriera politica resterà, purtroppo, per noi donne solo “una tantum”.

Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 8 del 2021 del "Il Corace"

martedì 2 novembre 2021

VERGOGNOSO!

 Il 27 ottobre 2021 nell'aula del Senato della Repubblica italiana si doveva discutere della legge “Ddl Zan” contro l'omotransfobia. Ma ciò non è successo. No perché il Senato ha votato a maggioranza per la “tagliola”, in pratica quella procedura (che esiste solo in Senato) che consente di evitare la discussione di una legge. La tagliola ha praticamente segnato la fine del Ddl Zan, bloccando l'iter, bocciando per intero il disegno di legge e rimandando la possibilità di avere un'altra proposta di legge contro l'omotransfobia non prima di sei mesi.

Dirvi quanto io sia indignata non è possibile (ho dovuto aspettare qualche ora per farmi sbollire la rabbia prima di scrivere questo articolo, altrimenti avrei usato un altro tipo di linguaggio). Io mi chiedo ancora come sia possibile affossare così una proposta di legge senza avere il minimo riguardo per tutte quelle persone vittime di violenze. La cosa più scandalosa sta nel fatto che i nostri cari senatori abbiamo anche optato per il voto segreto. Senza neanche avere la decenza di metterci la faccia. Non sto parlando di schieramenti politici sia chiaro, perché si sapeva benissimo che la destra avrebbe votato contro questo disegno di legge come ha continuato a fare nei mesi precedenti, la cosa che mi lascia basita sono quelli di sinistra che lo hanno fatto. Non vi dichiarate i paladini della democrazia e delle cose giuste? Dove eravate oggi? Come i peggiori codardi che esistano, i nostri senatori si sono nascosti dietro l'anonimato, non hanno avuto neanche il coraggio di assumersi la responsabilità delle loro azioni.

Vogliamo poi parlare degli applausi, dei cori come fossimo allo stadio e non in un aula del Parlamento italiano? Sì perché in aula c'era gente felice per quanto accaduto, contenti di aver affossato l'omotransfobia, che purtroppo però per coloro vittime di violenza resterà. Non c'è nulla di male a essere contro a un disegno di legge, se ne può discutere, parlare, modificare. Ma non è accettabile deridere e affossare chi invece ha voglia di fare qualcosa e lotta per i diritti degli altri.



E così si chiude un altro capitolo della nostra democrazia. Non può un Paese dichiararsi civile e poi votare per bocciare, senza alcuna possibile discussione, una legge che poteva in qualche modo difendere le vittime di violenza. E invece no. Hanno vinto loro. Coloro che picchiano, bullizzano, odiano. I violenti. Coloro che con questa legge avrebbero avuto ripercussione ben più gravi di quelle che hanno ora. Purtroppo hanno vinto loro. E ha perso la civiltà. Hanno dato uno schiaffo a tutte quelle persone che negli anni sono state vittime di violenza e continuano ad esserlo. È vergognoso vedere un Senato esultare per quanto accaduto. È vergognoso non avere una legge che tuteli (come si deve) le vittime di violenze. È vergognoso ciò che è accaduto in aula. Ed è ancora più vergognoso che esista ancora gente che non è libera di essere se stessa, di amare chi vuole. Ed io mi vergogno di vivere in un Paese dove c'è gente che si proclama paladina della giustizia e calpesta i diritti di tutti (e non solo dei pochi). In un Paese democratico e civile tutti dovremmo essere uguali, senza alcuna distinzione. Eppure no. In alcuni paesi (purtroppo anche l'Italia oggi si dimostra tale) non siamo tutti uguali. Secondo una persona vissuta “qualche” anno fa bisognava “amare il prossimo tuo come te stesso”, purtroppo però ancora non è così, nonostante siano passati più di 2000 anni. A meno che tu non sia uomo, bianco ed eterosessuale. E questo è vergognoso!

Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 8 del 2021 del "Il Corace"

martedì 5 ottobre 2021

CAMBIAMENTI CLIMATICI

I cambiamenti climatici possono essere definiti come una variazione all’interno del sistema ambientale. Tale variazione si verifica quando l’equilibrio alla base del sistema viene meno e cioè quando l’energia in entrata non eguaglia più l’energia in uscita. La suddetta variazione, quindi, si traduce in un incremento medio della temperatura terrestre ad opera dei gas ad effetto serra.

Il pianeta Terra, nel corso della sua lunga storia geologica, ha attraversato diverse fasi di cambiamento climatico, le quali hanno determinato l’alternanza di periodi glaciali e periodi interglaciali. Tali cambiamenti si sono sempre verificati a causa di fattori naturali, come la variazione nell’inclinazione dell’asse terrestre, le variazioni nell’eccentricità dell’orbita e la precessione degli equinozi, e si sono sempre attuati in migliaia di anni, permettendo così alle diverse specie animali e vegetali di adattarsi alle nuove condizioni ambientali. Il cambiamento climatico, quindi, non rappresenta assolutamente una novità per il Pianeta. L’attuale fase di riscaldamento climatico che sta caratterizzando la Terra, invece, desta preoccupazione e allarme a causa dell’estrema velocità del processo in atto.

Il clima della Terra sta cambiando e gli effetti sono visibili anche, spesso in misura accentuata, nell’ambiente urbano a causa della concomitanza di pressioni diverse: aumento delle temperature, modifica dei regimi delle precipitazioni e aumento degli eventi climatici estremi. Anche l’esposizione ai rischi derivanti dai cambiamenti climatici è molto elevata nelle aree urbane a causa della concentrazione di persone e di assetti economici produttivi. Gli ecosistemi urbani rappresentano l’ambito più a rischio per le conseguenze dei cambiamenti climatici. Le città sono, quindi, i luoghi in cui si evidenziano maggiormente detti problemi, ma anche aree in cui più efficacemente si possono individuare e sperimentare soluzioni su larga scala.

I cambiamenti climatici possono avere impatti importanti su molti settori della società come la gestione delle risorse idriche, l’agricoltura, la salute umana, le zone costiere, le infrastrutture, la gestione degli ecosistemi, ecc… Inoltre questi cambiamenti causano effetti sia diretti sia indiretti sulla salute umana e sugli animali. Gli effetti diretti provocano o favoriscono la diffusione di patologie prevalentemente legate ad alterazioni dell'omeostasi e della fisiopatologia. Dal punto di vista zootecnico e veterinario, invece, si sono evidenziate variazioni nella qualità e quantità delle produzioni animali.


Gli effetti indiretti sono correlati alle trasformazioni degli ecosistemi e della distribuzione della biodiversità provocati dal clima e possono determinare focolai epidemici o pandemie, soprattutto nelle aree urbane, per malattie precedentemente confinate in territori a distanza dai principali insediamenti umani. L’innalzamento della temperatura, le correnti transfrontaliere e altre variabili meteorologiche causano un incremento del numero delle specie (nuove e infestanti), della distribuzione temporale (anticipo fioriture) e di conseguenza, della distribuzione geografica di allergeni, influenzando la durata stagionale delle allergie e il rischio di nuove sensibilizzazioni tra la popolazione.

Alcuni inquinanti atmosferici come l’ozono, l’ossido nitrico, l’anidride carbonica e il particolato derivato da traffico veicolare sono in grado di indurre nei pollini un aumento nella espressione di proteine allergeniche o di sostanze dotate di attività immuno-modulatoria; tale attività è enfatizzata da stress climatici come disidratazione o repentine variazioni di temperatura e pressione atmosferica. L’innalzamento del livello del mare originerà un notevole impatto sulle zone costiere in quanto determinerà inondazioni intense, erosione costiera, mareggiate e l’incremento di intrusione salina. La riduzione delle precipitazioni associata con l’aumento del livello del mare causerà una diminuzione del volume utilizzabile di acqua.

Il clima sta cambiando, i fenomeni metereologici estremi aumentano e a soffrirne di più sono soprattutto le grandi città non in linea con le strategie di adattamento per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Ecco perché gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono importanti e in grado di cambiare il mondo, certamente necessitano della cooperazione tra governi, organizzazioni internazionali e leader mondiali. Le Nazioni Unite, però, ci ricordano che il cambiamento inizia dai comportamenti di ciascuno di noi, infatti, ogni essere umano sulla Terra, persino il più indifferente e pigro, è parte della soluzione.

Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 7 del 2021 del "Il Corace"

lunedì 29 marzo 2021

IUS SOLI

 Dopo l'elezione di Enrico Letta come nuovo segretario del Partito Democratico, successivamente alle dimissioni di Zingaretti, si è tornati a parlare dello Ius soli. Non so se tutti voi sappiate cosa sia, ma non posso che trovarmi d'accordo con Letta per quanto riguarda questo tema. Lo Ius soli in latino significa diritto di suolo, pertanto viene utilizzata tale espressione per indicare l'acquisizione della cittadinanza di un determinato paese come solo fatto giuridico di essere nati in quel territorio. Questo indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori, che invece si acquisisce con lo Ius sanguinis, cioè il diritto di sangue. In questo caso infatti la cittadinanza viene data secondo la discendenza e non dal luogo di nascita. Ora vi chiedo una cosa. È mai possibile che un bambino nato in Italia debba o essere orfano o risiedere stabilmente nel nostro Paese per tutti e 18 anni di età per poter ricevere la cittadinanza italiana? Ma attenzione questa persona ha un anno di tempo dal raggiungimento della maggiore età per richiedere la cittadinanza italiana, concluso il termine decade la possibilità di richiederla. Sarò strana io ma per me è impensabile una cosa del genere. Perché non dovrebbe avere in automatico la cittadinanza italiana qualsiasi bambino nato in Italia? Non credo che gli Stati Uniti siano più intelligenti di noi. Infatti in America lo ius soli è automatico. Il XIV emendamento prevede infatti che chiunque nasca sul territorio statunitense (tranne alcune eccezioni come i diplomatici o truppe straniere d'occupazione) ne è automaticamente cittadino. Ovvio che il nostro caro Matteo ha avuto a che ridire su questa cosa. Dicendo che non si possono "regalare" le cittadinanze agli immigrati. Qua non stiamo parlando di metterci a dare a destra e manca la cittadinanza italiana, ma semplicemente di dare il diritto di suolo (ius soli) ai nati nel nostro territorio. Non mi sembra una cosa tanto strana. Tranquillo Matteo sappiamo che queste tue affermazioni sono dettate solo dalla paura che i tuoi consensi stanno diminuendo e quindi perché non tornare a fomentare l'odio nei confronti degli immigrati? Per concludere volevo fare il mio in bocca al lupo al nuovo segretario del PD. Sono molto fiduciosa nella sua guida del partito. Poi vedremo cosa succederà...

Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 3 del 2021 del Il Corace

UN MESE CON DRAGHI

È passato poco più di un mese da quando Mario Draghi si è insediato a Palazzo Chigi come nuovo Presidente del Consiglio. Non so voi ma a parte alcuni nomi e alcune misure differenti, mi pare molto simile al governo precedente. È vero che molti ministri sono gli stessi, ma il nuovo esecutivo sembra seguire una linea di continuità con le stesse misure e decreti per il quale però Conte veniva ampliamente criticato. Tutto questo però sembra che dette da Draghi abbiano un sapore diverso, che siano facilmente accettabili. È rimasta la divisione delle regione per colore, la didattica a distanza e l'emanazione continua dei Dpcm. Prendiamo in esempio proprio i tanto criticati Dpcm. Durante il governo Conte bis non piacevano a nessuno, anzi c'era chi parlava di dittatura sanitaria. Ora però c'è un cambiamento. Sì quello che sono anche loro al governo e pertanto ora va bene tutto. È vero anche che nel decreto del 6 marzo assomigliano tanto ad un nuovo lockdown, ma senza utilizzare questa parola. Per carità non è mia intenzione criticare queste scelte, anche perché a fronte di quello che stiamo vivendo mi pare il minimo da fare. Ma come al solito quello che non tollero è l'incoerenza di alcuni politici. Prima erano i primi a criticare ed oggi che fanno parte della squadra di governo hanno deposto le armi e aiutato perché questi decreti venissero approvati. Per esempio la neoministra di Forza Italia Mariastella Gelmini è passata dal definire i dpcm uno strumento discutibile a trattare con le Regioni. Per non parlare di Salvini che come al solito vuole tenere il piede in due scarpe. Da una parte ha finito di attaccare il governo (dato che anche lui ne fa parte) e dall'altro pretende che si riapra tutto. Come se questo fosse possibile dato che gli ospedali sono di nuovo in esubero per le varianti. L'unica che continua a rimanere coerente con le sue idee è Giorgia Meloni, essendo rimasta l'unica all'opposizione. Con questo non voglio assolutamente criticare l'operato del Presidente del Consiglio. Anzi. Come ho già ampliamente considerato nel mio articolo precedente sono convinta che se c'è una persona in grado di risollevare il Paese è sicuramente lui.

Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 3 del 2021 nel Il Corace

martedì 1 dicembre 2020

IL NATALE SI AVVICINA

Dall'ultimo DPCM sono passate alcune settimane e con i dati alla mano, il numero dei contagiati è fortunatamente diminuito, il trend è sceso ma la quantità di deceduti resta ancora alto. Speriamo bene... Si avvicinano le festività. Cosa deciderà il Governo in merito ancora non lo sappiamo. Quello che però mi lascia molto perplessa è la mancanza di memoria e di giudizio che popola la mente di tante persone. D'altronde viviamo in un periodo dove l'individualismo la fa da padrone. Durante l'estate c'era stata data l'occasione per fare delle vacanze usando discrezione e responsabilità. Vi ricordate com'è finita? Non è andata per niente bene e siamo stati vittime della seconda ondata del virus. Ora, considerando questo, credete sia davvero possibile riaprire per le festività natalizie? 

Ovviamente qui la politica c'entra poco. Qui la colpa è del menefreghismo, l'individualismo e le persone che sembrano del tutto fuori dalla realtà. Ma sì, riapriamo! Tanto poi alla fine se dovessero riaumentare i casi, la colpa la diamo al Governo. Esso doveva sia proteggere il popolo che farci fare cenoni e spendere soldi per comprare inutili regali di Natale. Sembra proprio che l'italiano non può vivere senza cenoni, feste interminabili, smancerie varie. Non c'è dubbio che le festività natalizie potrebbero risanare il bilancio annuale di molti imprenditori, negozianti, ristoratori. Sicuramente questi commercianti vanno aiutati, ma non bisogna camuffare il vero problema con una retorica di finto buonismo. Se a Natale fossimo tutti più buoni, penseremmo al benessere comune e non a quello individuale. E tutti quelli che misteriosamente hanno riscoperto il senso religioso del Natale? Aggrappandosi anche a questo pur di attaccare il Governo. Questa "illuminazione" sembra dettata dagli episodi già noti del capo della Lega, il caro Matteo. Anche lui si è riscoperto un bravo cattolico. Certo a me fa un po' ridere questa cosa. Coloro che da sempre lottano contro gli immigrati ma ora vogliono tutelare l'aspetto religioso del Natale. D'altronde in questo giorno si festeggia la nascita di Gesù, che in fin dei conti era un palestinese. Non ci vedete dell'ipocrisia in questa cosa? 

Per non parlare poi di coloro che si lamentano perché quest'anno non potranno andare a farsi la settimana bianca. C'è chi accusa il Governo di non fare nulla per gli operatori delle piste sciistiche e per la loro apertura con le entrate contigentate. Non vi ricorda qualcosa circa la riapertura delle discoteche di qualche mese fa? Vi ripropongo la domanda di prima, vi ricordate com'è andata a finire? Non metto in discussione che il Governo dovrebbe aiutare economicamente anche questo settore. Però le riaperture secondo me sono insostenibili. Non possiamo rischiare di mandare in fumo, nuovamente, tutte le privazioni e le restrizioni che abbiamo dovuto sostenere in questi mesi. C'è chi sostiene di avere dei diritti senza però fermarsi a pensare ai doveri che hanno nei confronti dei loro concittadini e del loro Paese. Non esiste più il concetto di comunità, di unione. Siamo solo in grado di giudicare, di polemizzare. Ormai il nostro Paese sembra diviso in due. Da una parte ci sono coloro che rispettano tutte le restrizioni e le regole, con la speranza di uscire presto da questa situazione diventata soffocante. Dall'altro, purtroppo, ci sono coloro che ignorano la gravità della situazione. Addirittura chi rinnega del tutto della sua esistenza. 

Per concludere, non so se quest'anno potremmo passare le festività con i nostri cari, però proprio perché diciamo di amarli non dovremmo rischiare di farli ammalare. Quindi sapete che vi dico? Che persistano le restrizioni così che per il nuovo anno tutto questo possa essere solo un lontano ricordo.


Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 8 del 2020 del "Il Corace"

sabato 31 ottobre 2020

CI RISIAMO...

Nuovo Dpcm, nuove restrizioni, nuove chiusure e soprattutto nuove polemiche. O dovremmo dire vecchie? Perché le chiacchiere sono sempre le stesse e la colpa è sempre degli altri, in questo caso del Governo. Il Governo chiude. Il Governo è cattivo. Il Governo non pensa ai cittadini. Il Governo impone una dittatura sanitaria. Siete sicuri di questo? La colpa è realmente di Conte e del Governo o forse le responsabilità sono anche dei cittadini? Dopo maggio Conte aveva lasciato al buonsenso dei suoi cittadini il fatto di non commettere errori, di rispettare delle semplicissime regole, il tutto per cercare di non ricadere in una seconda ondata. Le regole erano semplici: indossare la mascherina, igienizzarsi le mani e mantenere il distanziamento fisico. E gli italiani cosa hanno fatto? Mi verrebbe da dire esattamente l'opposto. Le mascherine danno fastidio e fanno male. Sì è vero. Ma almeno questa semplicissima mascherina ti permette di non venire infettato. Abbiamo svaligiato supermercati alla ricerca di ogni tipo di disinfettante e ora neanche ne facciamo più uso? Siamo stati obbligati a stare due mesi chiusi in casa e una volta liberi siamo tornati a fare tutto quello che volevamo senza alcuna limitazione. Assembramenti, vacanze, cene, aperitivi, la movida che torna. 

Ma il Covid-19 non si è fermato, non è sparito magicamente, è sempre stato lì. Ma durante l'estate non interessava. Non importava a nessuno di mantenere le distanze o di indossare la mascherina. C'è chi mi dice che il Governo ha dato il Bonus Vacanze e quindi la colpa è la loro se la gente è andata in ferie e si è infettata. Sicuri? Il Governo, data la crisi economica che il Coronavirus aveva portato, ha cercato in qualche modo di aiutare quella classe di lavoratori che ne avevano subìto un danno. Quindi va bene andare in ferie, ma in quanti se ne sono approfittati e sono andati all'estero? Oltretutto fregandosene di aiutare l'economia italiana? 


Vogliamo poi parlare dei negazionisti? Quest'ultimi i più pericolosi di tutti. Certo è più facile dire che non esista nessun virus, che è stata tutta una macchinazione dei governi piuttosto che prendersi ognuno la propria responsabilità. I negazionisti amano l'odio, credono che la colpa sia di qualche complotto o dei migranti. Hanno anche indetto delle manifestazioni per divulgare le loro idee secondo il quale il Governo li abbia privati dei loro diritti e abbia imposto una dittatura sanitaria. E in quanti continuano a ribadire che i morti per Covid-19 sarebbero meno rispetto ai morti per altre cause? Questa deplorevole voglia di ridimensionare e rivalutare gli effetti, purtroppo, devastanti di questa pandemia. Sono davvero basita da queste dichiarazioni. Perché la questione importante non è questa ma il fatto che questo virus sia imprevedibile. Mi sembra che l'italiano oltre che stupido, ha sempre più la memoria corta. Avete dimenticato la fila interminabile dei camion dell'esercito che trasportava le bare? Come si stava costretti in casa? Il fatto di non poter vedere amici, parenti, fidanzati? Il non poter andare a trovare una persona in ospedale o semplicemente stargli vicino? Io no. E chi poteva essere a favore di questa massa di imbecilli se non il caro “amico” Matteo? Colui che ha la capacità di cambiare opinione in un battito di ciglia, a seconda di ciò che fa più notizia in quel momento. Prima bisognava riaprire tutto, poi chiudere, poi riaprire, ecc.. 

Ma tranquilli gli italiani sono uguali a lui. Prima dicono una cosa e poi il suo esatto opposto. Se si chiudono le attività è perché il Governo vuole far morire l'economia, ma se invece vengono riaperte si fanno morire le persone. Questo è solo un esempio. Quindi se ci troviamo oggi a dover richiudere le attività per cercare di contrastare il virus, la colpa non è solo del Governo, ma dei cittadini. Se le attività rischiano di fallire non puntate il dito sempre verso il Governo ma verso quelle persone che non hanno obbedito a tre semplicissime regole. Si sa che ci rimettono sempre i più deboli e coloro che invece hanno rispettato quelle regole. Nonostante tutto io continuo ad indossare la mascherina, a disinfettarmi le mani, a mantenere il distanziamento dagli altri, semplicemente perché ho voglia di poter riabbracciare i miei cari, di poter vivere serena senza questo incubo, libera di poter partecipare ad un evento, e soprattutto perché amo i miei cari e se non rischio di infettarmi di sicuro non rischio di infettare loro. E voi?

Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 7 del 2020 del "Il Corace"

mercoledì 30 settembre 2020

LA SCUOLA A CORI

Dopo lunghi mesi di didattica a distanza a causa del Covid-19 e al relativo lockdown, il 24 settembre hanno riaperto le scuole nel nostro territorio. Numerose sono state le regolamentazioni (con le relative polemiche) che gli istituti hanno dovuto seguire per il ritorno in classe dei vari studenti. Il Sindaco di Cori Mauro Primio De Lillis ha omaggiato gli alunni con una lettera di augurio per l'inizio del nuovo anno scolastico ricordando che con l'aiuto di tutti, anche dei più piccoli, si può contenere questo virus. Noi del "Il Corace" abbiamo avuto il piacere di parlare con il nuovo Dirigente Scolastico dell'Istituto Comprensivo Statale "Cesare Chiominto" di Cori, la Dott.ssa Michela Pirrò. Quest'ultima, in carica dal 1 settembre 2020, dopo 25 anni di insegnamento ha deciso di intraprendere una nuova avventura, continuando però a fare quello che più le piace, mettere tutta se stessa a disposizione dei più piccoli. Quello che si è trovata davanti è stata una realtà che metterebbe tutti a dura prova. La gestione di ben 7 plessi scolastici: 3 di Cori (la Scuola Primaria "V. Laurenti", la Scuola d'Infanzia "A. Marchetti" e Scuola Secondaria I Grado "A. Massari"), 3 di Giulianello (la Scuola Primaria "Don S. Radicchi", la Scuola Materna "G. Rodari" e la Scuola Secondaria I Grado "S. Marchetti") e 1 del Boschetto (Scuola d'Infanzia "R. Marchetti"). Per un totale di quasi 1.000 studenti e circa 140 persone tra assistenti, docenti, personale ATA, ecc.. Insomma una bella sfida attende il nuovo Dirigente Scolatisco che però ci ha riferito come tutto il personale scolastico e le Amministrazioni Comunali di Cori e Roccamassima siano stati molto gentili e sempre disponibili per cercare, insieme, di garantire al meglio il diritto all'istruzione e alla formazione degli studenti, il tutto nel rispetto delle nuove normative del Ministero dell'Istruzione per contenere il virus Covid-19. Lo scopo ora è quello di rielaborare il piano ripartenza calandolo nel territorio, a tale scopo è stato istituito una commissione regolamenti per un controllo di tutti i protocolli e le discipline e il riadattamento in base alle esigenze di questo Istituto Comprensivo, nel quale ci sono anche membri del Consiglio d'Istituto. Le regole di base sono le stesse. Gli ingressi sono scaglionati e separati con orari differenti in base alla scuola di riferimento, al numero di studenti, al numero di uscite, al servizio trasporti. Tutto questo è ancora in fase di rotaggio, un continuo work in progress, che viene aggiornato e sistemato al meglio giorno per giorno. La cosa che si chiede alle famiglie è comprensione per eventuali disagi arrecati e senso di responsabilità, ad esempio nel controllare quotidianamente febbre o eventuali sintomi, al fine di evitare eventuali contagi. Numerose sono le iniziative intraprese e gli acquisti effettuati dalla Dott.ssa Pirrò per l'inizio di questo anno scolastico. Innanzitutto l'acquisto dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuali) come le mascherine chirurgiche e gli igienizzanti per i docenti, il personale amministrativo e ausiliario, un igienizzante apposito per la sterilizzazione dei giocattoli, degli strumenti musicali e di quelli digitali. Per la Scuola d'Infanzia sono state previste, oltre alle mascherine, ai camici e i copriscarpe, anche delle visiere per permettere ai docenti di poter gestire al meglio le esigenze dei più piccoli. Inoltre in ogni Istituto è stata predisposta un'Aula Covid per eventuali contagi (sul sito è spiegata tutta la procedura). Sono stati acquistati dei software per la didattica a distanza degli alunni con disabilità, delle lavagne e dei pannelli multimediali, molte strumentalizzazioni tecnologiche anche per la didattica a distanza. Inoltre è stato istituito per tutto il personale scolastico un corso di Pronto Soccorso per affrontare al meglio eventuali difficoltà. Si sta procedendo per il ripristino della mensa scolastica, che dovrebbe essere riaperta il 5 ottobre 2020, salvo eventuali ritardi, sperando che non aumenti come il Servizio Scuolabus (passato da € 25,00 a € 30,00). Il Dirigente Scolastico insieme al Comune di Cori ha provveduto ad un ampliamento nella linea telefonica, così da permettere di averne una differente per ogni piano dell'Istituto. Inoltre sempre il Comune di Cori sta accellerando tutti i lavori di manutenzione di cui avevano bisogno i vari Istituti, come il ripristino del cancello presso la Scuola Primaria di Giulianello. La gestione della comunicazione con le famiglie degli alunni è molto importante, ci dice il Dirigente scolastico, ecco perché si sta provvedendo, ove non fosse possibile degli incontri in presenza, a migliorare la comunicazione tramite il sito. Sarà utilizzato quest'ultimo per le circolari più importanti, pertanto si invitano le famiglie a rimanere sempre aggiornati. Insomma la collaborazione di tutti sta facendo in modo che i nostri figli, fratelli, nipoti, cugini, ecc. riescano ad affrontare un nuovo anno scolastico, pieno di insidie, nel migliore dei modi. La Dott.ssa Pirrò ci tiene a ringraziare tutti per l'impegno e la costanza che hanno messo fino ad ora, ed in particolare Fiorella Marchetti, che nonostante sia in pensione ha dato un aiuto molto importante. Per quanto mi riguarda ci tengo a ringraziare la Dott.ssa Pirrò per la sua disponibilità, le faccio il mio in bocca al lupo per questa nuova avventura e sono sicura che riuscirà al meglio data la sua tenacia e la sua intraprendenza. E a tutti voi studenti e docenti auguro un buon inizio anno scolastico. Uniti ce la faremo anche stavolta.
Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 6 del 2020 del "Il Corace"

mercoledì 1 luglio 2020

SALVINI E L'INCOERENZA

Questa pandemia ci renderà tutti più buoni... questo periodo ci migliorerà... Quante volte in questi mesi ho sentito queste frasi. Peccato però che non ci vedo niente di vero. Le persone a mio avviso sono anche peggiorate. Sono tornate in un battito di ciglia ad essere, se possibile, ancora più frenetiche ed indisponenti di prima. Per non parlare del quasi totale annullamento delle misure di contenimento del virus. Gli assembramenti sono tornati ad essere normali, il distanziamento sociale non esiste più e le mascherine siamo rimasti in pochi ad usarle. Insomma tutto sembra tornato alla normalità. Ma attenzione che il virus non se ne è andato. Certo i contagiati e le vittime sono in diminuzione, ma comunque continuano ad esserci. Viviamo ancora costantemente sotto minaccia da questo infimo essere che potrebbe tornare a colpirci più forte di prima. Sicuramente la nostra cara classe politica non ci aiuta in questo. I leader di destra in primis non hanno alcun decoro. Selfie senza mascherine e manifestazioni con assembramenti. Così come un genitore, dovrebbe venire dall'alto il buon esempio. Ma così purtroppo non è. Il 2 giugno la manifestazione alla fine l'hanno fatta e come avevo pronosticato anche gli assembramenti ci sono stati. Era inevitabile. La cosa che mi ha lasciato davvero allibita però sono stati, oltre alla manifestazione in generale, i numerosi selfie che il nostro caro Matteo ha fatto a destra e manca con la mascherina abbassata e oltretutto abbracciato con il diretto interessato. Perché lui fa sempre quello che vuole, come vuole, senza che nessuno gli dica niente. Purtroppo caro Matteo non puoi permetterti di fare ciò che ti passa per il cervello, se con questo ledi anche alla mia incolumità. Perché come diceva Martin Luther King "La mia libertà finisce dove inizia la vostra". E tu sei libero di fare ciò che vuoi se con questo non metti a repentaglio la mia di libertà. E poi hai la faccia tosta di fare una polemica inutile sulla tua privacy per scaricare un'applicazione per la tutela della salute pubblica? Ora voglio fare una domanda a tutti. Come mai la riservatezza della vostra privacy viene fuori solamente quando il Governo vi chiede di scaricare un'app (che ha ottenuto il giudizio positivo della Garante Privacy) che permette di sapere se siete entrati in contatto con persone che hanno riscontrato il virus, in maniera del tutto anonima, senza prendere alcun dato personale? E poi però andate sui social a scrivere cosa fate, dove andate, con chi, quando, ecc. Come potete essere così incoerenti? Vuoi tutelare la tua privacy? Bene. Non ti metti a fare selfie e foto, pubblicandole sui social costantemente ogni giorno. E poi caro Matteo non scarichi l'app Immuni per la privacy e perché è di un cinese e poi sei giornalmente sui social e anche iscritto all'app TikTok di proprietà cinese? La coerenza dov'è?
Oltre che incoerente secondo me sei anche maleducato. Dal mio punto di vista durante un'intervista pubblica non è educato mettersi a mangiare. Che siano ciliegie, un panino, patatine o che dir si voglia. Non si fa. Punto. Mentre poi si parla di neonati morti. Ma scherziamo?! E il più bello è che quando una giornalista fa notare a Salvini quanto detto, lui ha anche la presunzione di ritenersi adirato da questa accusa, dicendo inoltre che lui non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere. Il caldo ti fa male per caso che non ti ricordi più quello che fai? Anzi no. Tu ricordi ciò che fai, perché inizialmente cerchi in tutti i modi di spostare l'attenzione su ciò che hai fatto e tiri in ballo i cassintegrati, dopo sui social ironizzi sul fatto che avessi fame e per quello avessi mangiato le ciliegie. In più dicendo che quelle polemiche "inutili" erano state tirate in ballo da comunisti di sinistra solo per screditarti. Non ho più parole. Anche perché qualche giorno prima avevi usato la stessa scusa per distogliere l'attenzione quando Floris ti aveva semplicemente ricordato, che per legge non ci si può abbassare la mascherina quando si è a meno di un metro di distanza da un'altra persona, tirando fuori anche quella volta i cassintegrati. Volevo ricordarti che le persone in cassa integrazione, così come i neonati morti, non devono essere in alcun modo strumentalizzati da te per fare propaganda politica. Non puoi sempre rigirare la frittata a tuo piacimento pur di non ammettere di aver fatto un errore. Bastava che, almeno per una volta, chiedessi scusa e mostrassi pentimento. Invece no. Salvini non si abbassa davanti a nessuno. Anzi come tanti italiani, purtroppo, punta il dito sugli altri e sui loro errori senza guardare quello che fanno loro.
È pur vero però che ogni tanto il tuo cervello, caro Matteo, ragiona e ti fa dire cose sensate ma che sicuramente in un momento di lucidità non avresti mai detto. Come quando in Senato hai dichiarato che "I porti chiusi condannano a morte migliaia di persone". È vero caro Salvini. Io l'ho sempre sostenuto. Peccato però che per te sia stato solo un lapsus. La cosa però più assurda sai qual è? Che i tuoi sostenitori in aula abbiano applaudito. Quindi o tu ti sei circondato di marionette che annuiscono a tutto quello che dici o neanche loro ascoltano una parola di quello che dici. Spero vivamente che gli italiani abbiano aperto gli occhi e che stiano finalmente capendo che razza di persona sia realmente il leader della Lega Matteo Salvini. Perché io veramente sono ogni giorno più allibita e senza parole.

Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 5 del 2020 del "Il Corace"

sabato 30 maggio 2020

SENZA PAROLE...

Sono passati più di due mesi da quel fatidico giorno in cui l'Italia intera si è fermata. Abbiamo dovuto sconvolgere le nostre abitudini, la nostra quotidianità, le nostre vite. Questo però ci ha portato dei risultati. I casi di contagio sono calati, così come i decessi e abbiamo visto salire il numero dei guariti e diminuire i casi in terapia intensiva. Insomma un piccolo traguardo. Abbiamo vinto una battaglia ma di certo non la guerra. Perché il nemico è sempre lì, in agguato, pronto ad attaccarci quando abbassiamo la guardia. Ecco perché l'allerta deve restare alta, ecco perché bisogna continuare con le misure di distanziamento ed evitare gli assembramenti. La pandemia non è finita, non abbiamo ancora un vaccino per combattere questo virus, non si può correre il rischio che tutto torni come due mesi fa perché altrimenti tutto quello che abbiamo fatto finora, le limitazioni, le restrizioni e le privazioni sono state vane. Tutto sarebbe stato vano e bisognerebbe sicuramente reiniziare da capo, con il rischio che l'ondata questa volta sia molto più forte della precedente.
La speranza era che con tutto quello che abbiamo passato le persone si fossero riappropriate della propria vita, avessero ripreso coscienza delle cose realmente importanti, degli affetti, della quotidianità. Un'illusione. Perché la maggior parte degli italiani non ha smesso un minuto di criticare, di puntare il dito, di giudicare. In questo periodo tutti esperti di politica, economia e medicina. Eravamo in lockdown? E la gente si lamentava perché costretta a stare a casa, come se non dovessero farlo per salvaguardare la propria salute e quella degli altri ma solo per un capriccio del Governo. Dopo l'inizio della fase 2 e dopo il 18 maggio le attività hanno ripreso il loro lavoro anche se con delle limitazioni e delle direttive da seguire per il benessere di tutti? La gente ora sarà contenta... non direi proprio. Ora tutti a puntare il dito perché così non si può riaprire, perché le limitazioni non portano guadagno. Tutti a criticare chi prende le decisioni. Io vorrei sapere solo una cosa: davvero voi sareste stati in grado di prendere decisioni migliori? Di salvaguardare la salute di quasi 60 milioni di persone e al contempo riuscire a gestire i cittadini, le contrattazioni con l'Europa per ottenere i fondi necessari per combattere l'emergenza, cercare di dare fondi e buoni ai cittadini più in difficoltà, cercare di accorciare i tempi burocratici, trovare le soluzioni più adeguate per riuscire a far ripartire l'economia del Paese... io non credo proprio. Non sarebbe stato facile per nessuno. E non perché uno è meglio o peggio di un altro, ma perché trattasi di una situazione che nessuno di noi ha mai dovuto affrontare. Gente fatevi un esame di coscienza e vedete di mettervi almeno per una volta nei panni del nostro Presidente del Consiglio e chiedetevi sinceramente: avrei potuto fare qualcosa di meglio?
Lasciando da parte questo, volevo farvi riflettere su un'altra questione che mi ha lasciato davvero senza parole. Io capisco che i politici lottino tutti i giorni per ottenere quanti più consensi in tutte le maniere possibili. Il tutto senza un po' di coerenza ovviamente. Il giorno prima si dice una cosa e quello successivo il suo esatto opposto. Ma mi spiegate come sia possibile che due politici (Matteo Salvini e Giorgia Meloni), che si dicono sempre dalla parte dei cittadini, inducano gli stessi ha recarsi in piazza il 2 giugno per una manifestazione, andando peraltro contro la legge che vieta assembramenti? C'è stato anche un dibattito con un cantante proprio su questa questione. E Salvini ha prontamente risposto dicendogli che chi ama l'Italia il 2 giugno sarà a Roma a manifestare. Secondo me è il contrario caro Matteo. Chi ama l'Italia e gli italiani non cerca in alcun modo di mettere a repentaglio la loro salute e sicurezza, non incita i cittadini a scendere in piazza andando contro la legge e rischiando di contrarre il virus. Chi ama l'Italia resta a casa. Non so poi come quei due sperino di ottenere i permessi necessari per fare questa manifestazione, dato che le stesse sono vietate così come gli assembramenti, ma forse tutto questo è soltanto una trovata politica. Se fosse negato loro di fare questa manifestazione, avranno la possibilità per puntare nuovamente il dito contro il Governo accusandolo di aver impedito di esprimere la loro opinione e di manifestare liberamente.
Così come quando un po' di tempo fa fecero la stessa cosa perché sempre il Governo li obbligava a rimanere in casa e non uscire, e a detta loro violava l'articolo 16 della Costituzione. Caro Salvini e cara Meloni, vi inviterei a rileggere quell'articolo, in quanto proprio in esso viene espresso il chiaro concetto che la libertà di circolazione può ottenere limitazioni per motivi di salute o di sicurezza. Secondo voi una pandemia non rientra in questi casi?
Altro argomento molto discusso è stato il "famoso" Mes. I due amiconi si sono dichiarati innocenti ed hanno accusato l'attuale Governo e Conte in primis, di aver firmato tale accordo. Mi dispiace miei cari, ma visto che avete la memoria corta vi rammento come sono andate realmente le cose. Era il lontano 2011, in Italia c'era il Governo Berlusconi di cui, guarda caso, facevano parte sia Salvini che la Meloni. Ed è stato proprio questo governo ad aver dato il via libera al Fondo Salva Stati, meglio conosciuto come Mes. A quell'epoca i due erano alleati di Berlusconi. Quindi miei cari signori voi eravate coalizzati e sedavate allo stesso tavolo di chi ha orchestrato questo fondo. Pertanto ora non venite a fare i finti buonisti, non cercate di ottenere consensi a discapito dei cittadini che in questo periodo hanno altri problemi da affrontare. Non tutti siamo come voi che dimentichiamo ciò che facciamo e diciamo.
Noi italiani stiamo cercando di rialzarci, di farci forza, e non abbiamo di certo bisogno di due persone che come unico scopo hanno quello di ottenere consensi per ottenere una poltrona più prestigiosa, creare caos, confondere la gente e criticare sempre tutto. Questo sarebbe proprio il momento di mettere da parte tutte le avversità, fare fronte comune e cercare tutti insieme di risollevare l'Italia.

Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 4 del 2020 del "Il Corace"

giovedì 9 aprile 2020

CONTE E LA GESTIONE CORONAVIRUS

Stiamo attraversando un periodo particolare, un nemico invisibile che ci ha costretti a cambiare le nostre abitudini, il nostro stile di vita, il nostro modo di affrontare le situazioni. Da quando il Coronavirus è entrato nelle nostre vite, il mondo si è capovolto. E oltre quella per la pandemia, la mia paura più grande era per come avrebbero gestito la situazione i nostri politici. Chi mi conosce e mi legge lo sa che non ho mai avuto una buona considerazione del nostro Presidente del Consiglio e dei politici attuali, pertanto potete immaginare il mio sconforto. Speravo che le critiche, le lotte per il potere, si fermassero e lasciassero il posto al doveroso senso civico. Perché come si può fronteggiare questa situazione delicata dal punto di vista sanitario ed economico continuando a criticare e non fare fronte comune? Insomma nella mia mente questa si sarebbe rivelata una vera catastrofe, dovuta alla debolezza della nostra classe politica.

Poi però qualcosa è cambiato. Giuseppe Conte ha preso in mano la situazione e ha iniziato a prendere decisioni, spesso difficili, per cercare di fare fronte a questa emergenza. L'ho ascoltato, ho guardato come si comportava e, nonostante tutti gli altri gli remassero contro, lui è andato avanti a testa alta, perché in quel momento il Paese aveva la priorità. Ha lasciato perdere le critiche e ha cercato di fare quello che andava fatto per aiutare il suo Paese. Posso dire che mi sono ricreduta. Lo credevo un burattino nelle mani degli altri, uno che non era in grado di scegliere e prendere le decisioni per suo conto. Invece questa emergenza mi ha aiutato a conoscerlo meglio. Sì perché nel bene e nel male sta cercando di fare del suo meglio. Ci sarà sempre chi lo critica e chi non è d'accordo con le decisioni prese. Ma vorrei ricordare a queste persone che la vita è fatta di scelte, ed è sempre meglio fare qualcosa piuttosto che criticare e parlare senza fare nulla. Mi ha stupito la sua tenacia, la sua emotività, e ho iniziato a credere in lui. A guardarlo con occhi diversi. Devo riconoscere che ha una grinta che non credevo avesse. È riuscito a tenere testa ai membri dell'Unione Europea, a prendere decisioni anche se impopolari andando contro a tutto e tutti pur di salvaguardare la nostra salute. Sta tentando di coprire tutte le categorie più deboli, sta cercando di diminuire i tempi burocratici. Insomma, ci sta dimostrando realmente chi è. Una persona che è capace di prendere decisioni scomode, di reagire e non subire. Noi siamo a casa, sul nostro divano, a giudicare. Lui è sempre lì. Con la massima trasparenza. A parlarci, a incoraggiarci, a ripeterci le cose a oltranza, a battersi per noi. Forse avrà fatto degli errori, ma sfido chiunque a trovarsi in una situazione del genere e riuscire ad avere il coraggio di affrontarla come sta facendo lui. I miei complimenti Presidente e grazie per quello che stai facendo!

Colgo l'occasione anche per ringraziare tutti i medici, gli infermieri, i paramedici, gli operatori e i volontari della protezione civile, i ricercatori e tutti coloro che sono in prima linea per aiutarci a superare questa emergenza. Ce la faremo!

Scritto da Costanza Placidi

Pubblicato sul numero 3 del 2020 del "Il Corace"

lunedì 4 marzo 2019

MA LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI?

Cosa non si fa per il posto fisso o la poltrona in Parlamento, che in questo caso è la stessa cosa... anche le migliori intenzioni, i buoni propositi, le promesse fatte, vengono messi da parte da chiunque posi il suo posteriore su quella poltrona, deve essere proprio comoda! Ed è così che anche il partito "dei cittadini", quello onesto, contro tutti i favoritismi, che fino a qualche anno fa puntavano il dito contro tutto e tutti, ora fa crollare il muro e con esso uno dei pilastri fondamentali della sua campagna elettorale e non. Sì, perché dopo essere stati all'opposizione a gridare e sbraitare contro tutti i privilegi di cui beneficiava la casta, martedì 19 febbraio 2019 Luigi Di Maio & Company hanno votato per evitare al loro compagno di giochi Matteo Salvini, un normale processo per il caso Diciotti.
Facciamo un passo indietro e vediamo cosa successe e perché era stato indagato. Il 16 agosto del 2018 la nave Ubaldo Diciotti della guardia costiera italiana ha soccorso a largo di Malta nelle acque internazionali circa 190 persone, in quanto la barca era in difficoltà e stava iniziando ad imbarcare acqua. Il 20 agosto dopo varie contestazioni tra Italia e Malta per scegliere il porto di sbarco della nave, la Diciotti attracca al porto di Catania, dove il comandande riceve l'ordine di non far scendere i migranti dalla nave. Questi ultimi, infatti, hanno avuto il permesso discendere dalla nave solo il 26 agosto. Questa decisione è stata presa dal Ministero dell'Interno, pertanto la procura di Agrigento, dopo un'attenta indagine, ha iscritto il Ministro Matteo Salvini nel registro degli indagati, con l'accusa di sequestro di persona aggravato. All'interno della nave Diciotti vi erano disperati che sono stati salvati in mare, non si trattava di uno scafista o di trafficanti, erano praticamente già in Italia, perché vorrei ricordare al caro Salvini che le navi militari italiane sono esse stesse territorio italiano, e lui ha deciso volontariamente di bloccare e sequestrare circa 190 persone bisognose di aiuto a bordo della Diciotti. Subito dopo quanto successe, il Ministro Salvini pieno di spavalderia disse che avrebbe rinunciato alla sua immunità parlamentare, perché non aveva paura di essere processato in quanto convinto delle proprie idee. Ma a me sembra che abbia cambiato idea. Oppure la spavalderia del momento è stata sostituita dalla paura perché ha capito che il rischio che il reato fosse stato compiuto era alto?
Comunque anche in questo caso abbiamo appurato che, nonostante il "governo dei cittadini", la legge non è uguale per tutti. I ministri, durante il loro mandato, se compiono reati sono sottoposti alla giurisdizione ordinaria, salvo autorizzazione del Senato o della Camera. Solo in un caso è possibile negarla, nel caso in cui il ministro in questione "abbia agito per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o per il proseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio delle funzioni di governo". A me sembra evidente che tenere in ostaggio 190 persone per circa 10 giorni a bordo di una nave non è di certo interesse pubblico, anzi io lo valuto come un atto a dir poco disumano e anticostituzionale, contro i diritti garantiti alle persone su tutto il territorio nazionale senza distinzione di sesso, razza e religione. Al Governo gialloverde darei un suggerimento: rileggete almeno gli articoli fondamentali della nostra Costituzione!
Ma vediamo anche come i grillini hanno espresso il loro voto sulla piattaforma online. Già sulla domanda avrei da che ridire "Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per ridistribuire i migranti nei vari Paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato?". Ma le ipotesi di risposta sono le mie preferite: Sì per votare no e No per dare l'autorizzazione a procedere. I Cinque Stelle non erano quelli chiari e semplici? Il Sì per votare No? Stiamo scherzando?
Abbiamo appurato che i grillini si stanno sabotando da soli e che ormai stanno decisamente perdendo la loro credibilità, erano nati come i paladini della giustizia ma si stanno rilevando dei pecoroni che si mettono a difendere un leghista da un semplicissimo processo. Come dice un vecchio detto: tutti i nodi vengono al pettine. Ed è così che anche il Movimento Cinque Stelle si sta facendo vedere per quello che è realmente, il potere ha dato alla testa anche a loro e cercano tutti i modi per restare al Governo e mantenersi il posto sulla "famosa" poltrona.
Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero di Febbraio 2019 del Il Corace

venerdì 2 marzo 2018

RIBELLIAMOCI VOTANDO

Il 4 marzo noi italiani siamo chiamati alle urne per esprimere attraverso il nostro voto a chi donare la nostra fiducia. Che bella parola ma in politica, negli ultimi anni, non è più così scontata. La fiducia dovrebbe essere alla base di ogni rapporto, accordo, patto.. le varie promesse che ci sono state fatte in questo periodo di campagna elettorale potrebbero diventare solo parole al vento se dalla parte dei cittadini non vengono accolte con fiducia. Perché quest’ultima non si può comprare, non si può ottenere semplicemente chiedendola, ma bisogna saperla conquistare.
Sapete quale è il dramma in tutto questo? Che i cittadini la fiducia l’hanno perduta, una mancanza di fiducia che ci porta a pensare che i nuovi politici siano meglio dei vecchi, nonostante non sappiano chi sono, se saranno in grado di fare qualcosa perché non esistono elementi che ci permettano di valutarli. Un tempo era diverso, i vecchi politici erano una carta vincente sapevi chi fossero, cosa avessero fatto e cosa ti saresti potuto aspettare. Ora la politica ha perso il suo valore, è diventata sinonimo di corrotto, di marcio, di compromessi, pensiamo che sia tutto inutile e questo cinismo purtroppo fa più male al Paese che a noi stessi. Molte persone pensando al momento in cui dovranno andare a votare dicono “ma perché dovrei andare a votare? Tanto sono tutti uguali.. Non cambia nulla.. io non vado a votare..” Quando sento queste parole vorrei ricordare a queste persone che i nostri predecessori hanno lottato, a volte anche con il sangue, per ottenere questo diritto al voto che noi oggi tanto ignoriamo. Proprio per quelle persone dovremmo considerare questo diritto anche come un dovere. 
Purtroppo in questa società si sono persi anche gli ideali, in alcuni casi i politici in primis, l’orgoglio di sentirsi italiani, il vero senso di appartenenza alla nazione o ad un partito politico. La crisi nella politica ha portato gli individui ad essere semplici consumatori e non portatori di valori. Bisogna ricordarsi che la politica è fatta di persone e che sono quest’ultime ad essere sbagliate, lo spirito che fa di una persona un politico dovrebbe essere quello di mettere al centro di tutto i bisogni dei cittadini. Una volta i politici anche con ideali diversi si rispettavano perché portavano avanti lo stesso concetto di politica, oggi invece il potere e i privilegi che ne scaturiscono mettono in secondo piano l’amore per il proprio popolo. Fino a quando la politica sarà percepita dai cittadini un mondo di disonesti che pensano solamente al proprio interesse, fino a quando sarà identificata come partiti tutti uguali, fino a quando la politica sarà solo confusione, la crisi politica ed economica non potrà rialzarsi. Abbiamo la necessità di recuperare i nostri valori, i nostri ideali, i nostri principi.
Una volta a scuola già alle elementari ti facevano studiare educazione civica, quest’ultima ti iniziava ad avvicinare al mondo politico, a capirne i vari meccanismi, a far capire come venivano fatte le cose. Ora non è più così. I giovani di oggi sono lontani dalla politica e dalle sue vicende, non conoscono più i valori per i quali i loro genitori hanno lottato.. Questo purtroppo porta anche a non avere un cambio generazionale dei politici, ormai viviamo in una società che ci porta a pensare che chiunque può fare politica, non deve necessariamente avere delle basi. Questo è un disastro, se chiunque può fare politica, allora chiunque potrebbe fare il falegname, il meccanico, la maestra.. 
Purtroppo menti brillanti che potrebbero avvicinarsi al mondo della politica e portare benefici, se ne disinteressano, perché questa non è più concepita come un modo per incidere nella società, ma una cerchia di persone volte a pensare ai propri interessi. A mio avviso questo è un modo per eludere dalle responsabilità, queste persone che potrebbero essere in grado di fare qualcosa invece che nascondersi dovrebbero uscire dalla loro tana e provare a fare qualcosa. Come diceva Obama nella sua campagna elettorale “Yes, we can”, perché noi possiamo fare la differenza, ma solamente stando uniti e lottando, ricominciando a fidarci degli altri, riscoprendo i nostri ideali e soprattutto prendendoci le nostre responsabilità, cercando di fare qualcosa per portare il cambiamento e non rimanere solo dei semplici spettatori a giudicare.
Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 2 del 2018 nel Il Corace

giovedì 1 marzo 2018

I TRENT'ANNI

Per noi nati nel 1988 sarà l’anno in cui entreremo a tutti gli effetti nel mondo degli adulti. È arrivato il momento di salutare la nostra vita da ventenni, calarci nella parte degli uomini e donne maturi e smettere di fare cazzate, perché arrivati a trent’anni non abbiamo più scuse.. siamo adulti!
Ci troviamo in quel momento della vita in cui dovremmo magicamente risvegliarci dal sonno adolescenziale e mettere la testa sulle spalle ed è proprio in questo periodo che ci rendiamo conto che è giunta l’ora di fare un resoconto della nostra vita, degli obiettivi raggiunti e di quelli rimasti in sospeso, di cosa dovremmo fare per migliorare la qualità della vita, delle amicizie, degli amori, della carriera.. adesso è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e iniziare  a fare seriamente i fatti, cercando di creare una società nuova e produttiva, sapendo di essere noi gli artefici del futuro.. ma dobbiamo ricordarci che a 30 anni non finisce il mondo, eppure la società comincia a farcela pesare.. A 30 anni uno dovrebbe aver trovato un lavoro, essere fidanzato e in procinto di sposarsi, essere pronto a costruire una famiglia.. ma se sfortunatamente non hai un lavoro, la società ti farà capire che ormai sei vecchio per il mondo lavorativo, o casomai ti ritroverai a qualche evento con la tua famiglia e sarà una vera tortura perché se sei single cominceranno a chiederti quando ti fidanzi, se sei fidanzato quando ti sposi e se sei sposato quando avrai un figlio. A 30 anni comincerai a sentirti chiamare signore o signora, per noi donne sarà necessario aver imparato a cucinare, non potrai più spendere soldi in cose futili ma dovrai cominciare a pensare al futuro, sarai addossato di ansia da quelli più grandi su cosa dovresti fare e cosa dovresti già aver fatto. Ma nonostante tutto questo dovremmo ricordarci che a trent’anni il mondo non finisce, inizia.. si aprirà un nuovo decennio che sicuramente ci porterà qualcosa, se non vi sentite pronti per gli obiettivi che la società ci impone non preoccupatevi, ognuno ha i propri tempi e ognuno di noi è unico anche per questo.
Concludo quindi facendo i miei migliori auguri a tutta la classe 1988 (me inclusa)!! Andiamo ragazzi questo è il nostro momento, andiamo e spacchiamo il mondo!!
Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 1 del 2018 nel Il Corace

mercoledì 8 novembre 2017

LO ZENZERO


Influenza stagionale? Disturbi gastrici? Ecco un rimedio naturale per combatterli.

La calda stagione è ormai alle spalle e ci stiamo imbattendo nei primi freddi e con quest’ultimi ecco le prime influenze stagionali. Tosse, raffreddore o febbre che sia, sono molto fastidiose e pertanto cerchiamo di combatterle con qualsiasi cosa. Ma perché riempirci di medicinali quando potremmo usare rimedi naturali? Per questo problema ci viene in aiuto una radice di origine orientale: lo zenzero.

Cos’è questa spezia? Lo zenzero è una pianta erbacea originaria dell’estremo Oriente: viene coltivata in tutta la fascia tropicale e subtropicale. Molto usato nella cucina orientale, nelle preparazioni di zuppe e varie pietanze, nella preparazione dell’esame tisane. Una spezia dotata di numerose proprietà curative e dimagranti, nelle pratiche orientali viene anche indicata come una pianta dai molteplici effetti miracolosi. Da qualche anno si è diffusa anche in Occidente: si usa prima principalmente per insaporire pietanze, ma anche per i suoi effetti legati ai disturbi gastrici e nevralgici. Infatti stimola la digestione e la circolazione periferica. La possiamo trovare sia sotto forma di radice fresca che essiccata o in polvere.

Scopriamo tutte le proprietà dello zenzero. Questa spezia ha ottime proprietà digestive, ideale per chi ha problemi di reflusso gastrico e gastriti; è anche usato frequentemente per dispepsia e coliche. Aiuta a combattere la flautolenza ed il meteorismo, o i disturbi intestinali come la diarrea e la stitichezza. Per chi soffre di mal d’auto provate a masticare un pezzo di radice prima di viaggiare per aiutarvi contro la nausea. Lo zenzero è utile per dolori muscolari, come strappi e distorsioni, in quanto questa radice aiuta a far assorbire il trauma e contrasta sia il gonfiore che i dolori. Grazie a queste proprietà antinfiammatorie è utile anche contro le ustioni ed eruzioni cutanee. Inoltre ha ottime proprietà anticoagulanti e aiuta ad abbassare il colesterolo, pertanto può essere utile per il trattamento delle cardiopatie. Lo zenzero essendo un ottimo antinevralgico aiuta a combattere il mal di testa ed il mal di denti, basterà preparare un decotto con 250 gr. di acqua e 10 gr. di radice di zenzero fresco, far bollire per una decina di minuti e bere il contenuto. Per prevenire e curare influenza, mal di gola, infiammazione delle vie respiratorie ed raffreddore, è possibile fare una tisana con zenzero, miele e limone.

Effetti collaterali. Lo zenzero, così come tutte le altre erbe officinali, va usato con cautela, in quanto un uso improprio potrebbe avere ripercussioni nel nostro organismo: bruciori di stomaco, gonfiori all’intestino ed acidità di stomaco. Sconsigliato inoltre per chi soffre di calcoli biliari in quanto stimola il rilascio della bile. Le donne in gravidanza dovrebbero evitare di assumere zenzero in quanto il gingerolo contenuto in questa spezia, ha proprietà abortive, le quali stimolano contrazioni uterine e dilatazione.


Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 8 del 2017 nel "Il Corace"

martedì 3 ottobre 2017

SCOPRIAMO I SEMI DI CHIA

La parola chia deriva da chian, che nella lingua uto-atzeca nahuatl, significa oleoso. L’attuale stato messicano del Chiapas deriva proprio il suo nome dall’espressione acqua chia o fiume chia.
La mitologia narra che gli Aztechi traessero dalle sementi di questa pianta la forza per affrontare e vincere le loro battaglie. Inoltre anche i Maya consumavano i semi di chia e li utilizzavano nelle celebrazioni religiose come offerta propiziatoria agli dèi.

Questi semi sono ricchi di proprietà nutrizionali, il contenuto di calcio presente nei semi di chia è circa 5 volte superiore a quello del latte, inoltre sono ricchi di omega3, pari dei semi di lino, vitamina C, circa 7 volte superiore rispetto a quello delle arance, il potassio, il doppio rispetto alle banane, e la presenza di ferro tripla rispetto agli spinaci. Ma non è tutto!
I semi di chia contengono altri minerali, come il selenio, lo zinco ed il magnesio, le vitamine A, E e B6. I semi di chia sono anche ricchi di aminoacidi e di antiossidanti, presenti in quantità 4 volte superiore rispetto ai mirtilli.
Questi semi sono in grado di svolgere un’azione di controllo del livello degli zuccheri nel sangue e benefici per l’apparato cardiovascolare, regolare la pressione sanguigna e tenere sotto controllo i livelli del colesterolo nel sangue, pulire l’intestino e per favorire il suo funzionamento.

Come utilizzarli in cucina?
I semi di chia sono molto piccoli e croccanti, il sapore piuttosto neutro li rende abbinabili a diverse ricette. Ideali come aggiunta ai muesli della colazione, accompagnati a cereali e altri semi per uno spuntino o utilizzati come condimento per numerosi piatti tra cui insalate, pasta, risotti, orzo, miglio, quinoa, legumi ed altri cereali a piacere. Molto gustosi nelle macedonie o nei frullati di frutta e verdura, inoltre possono essere utilizzati come decorazione su biscotti, crostate, ma anche su tartine e finger food.

E voi avete mai utilizzato questi semi?

Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 7 del 2017 nel "Il Corace"