lunedì 5 febbraio 2018

CONTRASTO AL DISSESTO IDROGEOLOGICO

Il dissesto idrogeologico rappresenta un’urgenza divenuta emergenza, su cui noi oggi lavoriamo nella consapevolezza di essere di fronte, quando parliamo di messa in sicurezza, a un dovere morale prima ancora che politico e istituzionale.
Il Comune di Cori è stato inserito nella graduatoria definitiva dei progetti finanziabili e attinenti al dissesto gravitativo, graduatoria Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo - Area Difesa del Suolo e Consorzi di Irrigazione, per un progetto che punta a mitigare il pericolo di frane del versante sottostante via delle Rimesse e via Ninfina, al quale è stato accordato uno stanziamento di 4 milioni e mezzo di euro nell’ambito del programma POR-FESR 2014-2020. La comunicazione ufficiale dalla Pisana è arrivata pochi giorni fa. “La Regione Lazio ha riconosciuto la fattibilità delle nostre idee per il paese – spiegano il Sindaco di Cori, Mauro De Lillis, e l’Assessore ai Lavori Pubblici, Ennio Afilani – in questo caso usufruiremo di risorse importanti da investire in un settore chiave come il contrasto al dissesto idrogeologico, compiendo un altro passo verso la realizzazione di interventi fondamentali per la sicurezza del nostro territorio”.

Si tratta di un lavoro corposo e impegnativo, molto atteso dalla popolazione che abita le zone interessate. Un intervento che andrà a rispondere alle legittime esigenze di sicurezza dei cittadini. Le criticità geologiche e geomorfologiche della zona soprastante una delle sponde del Fosso della Catena rendono necessario il consolidamento strutturale dell’intera area, ma anche e soprattutto la bonifica dei movimenti franosi diffusi che la rendono particolarmente sensibile, perché pronti a riattivarsi nelle situazioni di intensa piovosità. Si interverrà con ancoraggi, palizzate, tecniche ed opere di ingegneria naturalistica che possano contenere gli smottamenti del terreno, ma si tratterà anche di captare, drenare e convogliare adeguatamente le acque meteoriche. A tutto questo, seguirà un’operazione di recupero ambientale e di rinverdimento con la piantumazione di essenze vegetali autoctone. Non dimentichiamo che viviamo in un Paese “fragile” dal punto di vista della difesa del suolo: quello del dissesto idrogeologico è un problema che in Italia produce numeri importanti e che ha interessato e interessa vari territori della nostra stessa provincia.
L’obiettivo principe è, dunque, la prevenzione e, accanto ad essa, la rimozione delle situazioni di rischio. Con il cospicuo finanziamento ottenuto dalla Regione potremo compiere un passo decisivo in tal senso e portare a termine un’operazione rilevante e concreta diretta alla tutela e alla conservazione del territorio, che consideriamo di primaria importanza e su cui continueremo a mantenere alta l’attenzione. Vogliamo, però, fare di più. Cercheremo, infatti, di porre in essere un intervento di carattere più ampio, che metta sì in sicurezza l’intera area, ma che sia anche funzionale in termini di riqualificazione del centro storico. Pensiamo, ad esempio, alla realizzazione di un percorso che dalla torre sillana di piazza della Croce arrivi fino alla zona delle vecchie Acli e di piazza Ninfina con delle arterie di accesso al centro storico che consentano ai coresi e ai visitatori di inoltrarsi agevolmente in alcune parti del centro abitato di Cori valle magari finora meno battute ma che meritano invece di essere riscoperte e apprezzate da chi ancora non le conosce.

Scritto dal Capogruppo di maggioranza Elisa Massotti - Pubblicato sul numero 1 del 2018 nel "Il Corace"

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