Il dissesto idrogeologico
rappresenta un’urgenza divenuta emergenza, su cui noi oggi
lavoriamo nella consapevolezza di essere di fronte, quando parliamo
di messa in sicurezza, a un dovere morale prima ancora che politico e
istituzionale.
Il Comune di Cori è stato inserito nella graduatoria
definitiva dei progetti finanziabili e attinenti al dissesto
gravitativo, graduatoria Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa
del Suolo - Area Difesa del Suolo e Consorzi di Irrigazione, per un
progetto che punta a mitigare il pericolo di frane del versante
sottostante via delle Rimesse e via Ninfina, al quale è stato
accordato uno stanziamento di 4 milioni e mezzo di euro nell’ambito
del programma POR-FESR 2014-2020. La comunicazione ufficiale dalla
Pisana è arrivata pochi giorni fa. “La Regione Lazio ha
riconosciuto la fattibilità delle nostre idee per il paese –
spiegano il Sindaco di Cori, Mauro De Lillis, e l’Assessore ai
Lavori Pubblici, Ennio Afilani – in questo caso usufruiremo di
risorse importanti da investire in un settore chiave come il
contrasto al dissesto idrogeologico, compiendo un altro passo verso
la realizzazione di interventi fondamentali per la sicurezza del
nostro territorio”.
Si tratta di un lavoro corposo e impegnativo,
molto atteso dalla popolazione che abita le zone interessate. Un
intervento che andrà a rispondere alle legittime esigenze di
sicurezza dei cittadini. Le criticità geologiche e geomorfologiche
della zona soprastante una delle sponde del Fosso della Catena
rendono necessario il consolidamento strutturale dell’intera area,
ma anche e soprattutto la bonifica dei movimenti franosi diffusi che
la rendono particolarmente sensibile, perché pronti a riattivarsi
nelle situazioni di intensa piovosità. Si interverrà con ancoraggi,
palizzate, tecniche ed opere di ingegneria naturalistica che possano
contenere gli smottamenti del terreno, ma si tratterà anche di
captare, drenare e convogliare adeguatamente le acque meteoriche. A
tutto questo, seguirà un’operazione di recupero ambientale e di
rinverdimento con la piantumazione di essenze vegetali autoctone. Non
dimentichiamo che viviamo in un Paese “fragile” dal punto di
vista della difesa del suolo: quello del dissesto idrogeologico è un
problema che in Italia produce numeri importanti e che ha interessato
e interessa vari territori della nostra stessa provincia.
L’obiettivo
principe è, dunque, la prevenzione e, accanto ad essa, la rimozione
delle situazioni di rischio. Con il cospicuo finanziamento ottenuto
dalla Regione potremo compiere un passo decisivo in tal senso e
portare a termine un’operazione rilevante e concreta diretta alla
tutela e alla conservazione del territorio, che consideriamo di
primaria importanza e su cui continueremo a mantenere alta
l’attenzione. Vogliamo, però, fare di più. Cercheremo, infatti,
di porre in essere un intervento di carattere più ampio, che metta
sì in sicurezza l’intera area, ma che sia anche funzionale in
termini di riqualificazione del centro storico. Pensiamo, ad esempio,
alla realizzazione di un percorso che dalla torre sillana di piazza
della Croce arrivi fino alla zona delle vecchie Acli e di piazza
Ninfina con delle arterie di accesso al centro storico che consentano
ai coresi e ai visitatori di inoltrarsi agevolmente in alcune parti
del centro abitato di Cori valle magari finora meno battute ma che
meritano invece di essere riscoperte e apprezzate da chi ancora non
le conosce.
Nessun commento:
Posta un commento