venerdì 10 aprile 2020

CARA COSTANZA...

Gentile redazione, dato l'argomento, mi sento in dovere di chiedere ancora spazio sulle vostre pagine per rispondere all'articolo "CARO MATTEO..."
Cara Costanza, premesso che non voterei Salvini proprio perchè si è espresso in difesa della L.194, anche se non ai livelli di estremismo abortista di Zingaretti, vorrei farti riflettere su quello che hai scritto. Se per una donna abortire significa portarsi dietro il "trauma per tutta la vita" bisognerebbe impedirglelo sempre! In realtà, le leggi abortiste che "garantirebbero" la libertà delle donne sono leggi volgarmente maschiliste che lasciano la donna ancora più sola...
Ma vorrei andare oltre e arrivare al cuore della verità... "Esaminare il fenomeno laicamente" significa distorcere ideologicamente la realtà! Quando Papa Francesco ha parlato dell'aborto come il NAZISMO DAI GUANTI BIANCHI non parlava con "pregiudizi religiosi", bensî con pragmatica ed amara verità... Per farti capire di cosa stiamo parlando rispondimi a questa domanda: -I nazisti bruciavano negli inceneritori i corpi dei deportati uccisi nelle camere a gas...
I corpicini dei bambini abortiti legalmente e costituzionalmente negli ospedali delle moderne democrazie che fine fanno?
Rifiuti organici o speciali?
Ludovico De Santis

Salve signor Ludovico, innanzitutto la ringrazio per l'attenzione riservata verso un mio articolo.
Comincio con il dirle che a livello politico il caro Salvini è molto incoerente a volte e, pertanto, anche se un giorno è pro aborto quello dopo accusa le donne, soprattutto immigrate, proprio per questo. Politica a parte, mi permetta di dirle che le donne hanno lottato anni per ottenere questo diritto di scelta, proprio perché esistono persone nella nostra società che non credono che codesto diritto debba essere reso tale. Come già detto nel mio articolo, per molte donne non è una passeggiata, ma non per questo bisogna impedire loro di avvalersi di tale possibilità. Quando si arriva a tale scelta, le posso garantire, che è stata ponderata a lungo, si cerca di trovare altre vie da intraprendere, perché spesso non ce ne sono. Prenda per esempio una donna vittima di violenza, se decide di prendere la strada dell'aborto, casomai non lo fa perché non vuole un figlio, ma non vuole il "frutto di una violenza". O casomai ragazze giovani o giovanissime, che si ritrovano da sole a dover affrontare una scelta del genere in grado di cambiare la loro vita per sempre. Come ha detto lei, le donne sono spesso lasciate da sole, ma la colpa non è della Legge sull'aborto che, a suo dire, è maschilista, ma della società. Una società ignorante che giudica senza comprendere, che punta il dito senza capire il perché una donna arriva ad una tale scelta. Non sono laica, sia chiaro. Però ritengo di essere una persona che riesce a vedere con lucidità le varie vicende della vita. Credo che Dio ci guardi, ci comprenda molto meglio di come fanno le persone, ricordiamoci che gli uomini giudicano ma Dio no. Lui ci sta vicino, ci aiuta a superare momenti complicati e fare le scelte giuste.  
I bambini sono la cosa più bella del mondo e per questo dovrebbero vivere sempre nell'amore e circondati da genitori che li vogliono e che li amano incondizionatamente. E proprio per questo la scelta di avere un figlio deve essere ben ponderata non può essere presa alla leggera. Pensi a tutti quei genitori che maltrattano i loro figli, li struprano, li vendono, li fanno vivere in situazioni precarie, e alle volte, purtroppo, addirittura arrivano a ucciderli, o abbandonarli dentro i cassonetti gettati via come immondizia. Questo non deve essere fatto. Concludo dicendole la mia visione della vita. Non credo che nella vita tutti siamo perfetti, la perfezione non esiste. Ognuno di noi cerca di fare del suo meglio. Ognuno di noi prova a prendere le decisioni migliori. Ognuno di noi deve rispettare e non giudicare.

Ricevuto e pubblicato sul numero 3 del 2020 del Il Corace

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