Le potenzialità della
tecnologia sono note, e la vita quotidiana di ogni utente radicata
nelle relazioni sociali, ha modificato la sua ragion d’essere. Il
rapporto tra le persone e internet o più comunemente con i Social
Network ha nettamente alterato le abitudini degli utenti, portandoli
ad una febbre Social che fa connettere 6 italiani su 10. L’ISTAT ha
rivelato il rapporto tra le famiglie italiane e le nuove tecnologie,
ammettendo che sono collegate quotidianamente al web 15 milioni e 138
mila nuclei familiari. I Social Network restano in vetta alla
classifica, mostrando una presenza di utenti altissima.
C’è un
però: l’uso indiscriminato di Internet ha risvolti negativi per le
nuove generazioni con annessa perdita della memoria culturale. La
verità è che per molti utenti, Internet è una fonte di svago e di
distrazione, che li allontana dalla vita comune e dalle relazioni
sociali, sostituite da quelle virtuali.
Non più ricerche con manuali
ed enciclopedie che producevano effetti benefici sulla memoria e
sulla cultura, ma ricerche copiate e incollate da internet che non
fanno altro che degenerare il quoziente intellettivo, rendendo tutto
più disponibile, semplice e intuitivo. Non più giochi nel cortile
di casa con gli amici del paese, ma giochi in virtuale con sfide
anche tra chi abita a due metri di distanza. Non più inseguimenti
dell’amata/amato nel locale che frequenta con la speranza di
trovarla/a, ma contatti Facebook, che rendono più semplice
l’approccio e il corteggiamento. L’amore ai tempi di internet è
meno personale e intimo e l’idea di identità viene oscurata da
un’icona che identifica l’utente. Il timido ha più possibilità
di approcciarsi attraverso il Social, ma limita la possibilità di
migliorare le sue potenzialità perché nascosto dietro al monitor
del pc è meno capace di relazionarsi nel mondo reale. Non più
curriculum portati a mano bussando alla porta dell’agenzia, ma
invii random spersonalizzanti. La comunicazione tradizionale del
faccia a faccia è stata sostituita da metodi più semplici e
intuitivi, ma superficiali e opposte al senso comune di identità
sociale.
Internet è un modo per crearsi una seconda identità, ma
allo stesso tempo uno strumento che non ci fa individuare punti di
riferimenti condivisi come le piazze, il bar, la piazzetta del
vicinato, la casa dell’amico dei giochi, ma un nuovo luogo di
ritrovo mediatico che limita fortemente la personalità. E’ vero
che Internet e i Social ci aiutano a trovare persone che non si
trovano da tempo e a stringere nuovi legami, ma il cyberspazio è una
realtà virtuale, non reale. Non dimenticatelo.
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