martedì 1 dicembre 2020

NATALE E ACQUISTI ONLINE: COME TUTELARSI

 Il periodo natalizio coincide con l’acquisto di regali ad amici e parenti. Un dono per esprimere il proprio pensiero l’uno all’altro. Negli ultimi anni sono cambiate di molte le nostre abitudini di acquisto. Con l’avvento di internet e dei grandi negozi online, moderni centri commerciali ove i venditori occupano spazi digitali come occuperebbero locali fisici e mettono in vetrina i loro prodotti, sempre più spesso gli acquisti passano dal web anziché dal negozio fisico. Non solo, le grandi opportunità di sconti offerti dalla vendita all’ingrosso di internet permette a intere famiglie di non dover rinunciare a fare qualche regalo per problemi di budget. Ciononostante non sempre ciò che si acquista e ciò che si riceve coincidono. Controlli, attenzione e fiducia sul venditore non sono sempre garanzia di sicurezza. 

Come difendersi allora dagli acquisti sbagliati? Come tutelarsi da possibili truffe? A cosa fare attenzione soprattutto nel periodo degli sconti folli? Il primo passo da compiere è raccogliere quante più informazioni possibili sul venditore, in particolare la verifica della partita IVA, della sede legale, del numero telefonico di riferimento e dei dati utili per contattare l’autore dell’annuncio. Se tutti questi elementi non sono disponibili probabilmente il venditore non è in buonafede. Per ricavare indizi sull’affidabilità del venditore, è sempre buona abitudine, leggere le recensioni degli acquirenti effettuando una semplice ricerca su Google o ricorrendo all’ausilio delle applicazioni che consentono di esprimere un giudizio sull’azienda o sul suo prodotto comperato. Inoltre, è sempre buona abitudine, cercare informazioni dagli altri utenti del Web, tramite le applicazioni che consentono di recensire l’azienda o il suo prodotto, da cui è possibile ricavare indizi sull’affidabilità e garanzia di chi vuol vendere prodotti online. Un secondo elemento è rappresentato dalla buona tenuta del computer. È importante utilizzare sempre un antivirus in grado di individuare siti potenzialmente dannosi, informandoci sulla pericolosità dell’accesso ad essi. Inoltre, occorre utilizzare un programma per la navigazione (browser) aggiornato e affidabile, in grado di fornirci informazioni sulle pagine Web che stiamo visitando. 

Altro elemento da tenere in considerazione, le condizioni che disciplinano la vendita riportare nella piattaforma e-commerce: 

1. termini e condizioni per il recesso, è opportuno verificare che sul sito internet siano presenti le condizioni, i termini e le procedure per esercitare il diritto di recesso; 

2. modalità e tempi di consegna, tra le condizioni di vendita deve essere indicato il termine entro il quale il venditore si impegna a consegnare il bene. Tale termine, ai sensi del Codice del Consumo, non può essere superiore a 30 giorni dalla data d’acquisto; 

3. garanzia legale di conformità ed assistenza post-vendita, in presenza di vizi di conformità, il consumatore, ha diritto, a sua scelta, alla riparazione, alla sostituzione del bene difettoso o alla riduzione del prezzo. La garanzia legale dura due anni, decorrenti dalla consegna, e deve essere fatta valere dal consumatore entro due mesi dalla scoperta del difetto. Il venditore deve indicare, se previsti, i servizi di assistenza post-vendita; 

4. risoluzione bonaria della controversia, da ultimo, il venditore deve specificare gli eventuali strumenti di risoluzione bonaria della controversia in caso di lite con l’acquirente. Se a seguito dell’acquisto online ci si accorge di essere stati vittima di una truffa contrattuale, occorre presentare querela alla polizia postale entro 90 giorni dalla data della scoperta. Inoltre, gli utenti del Web, possono anche segnalare siti sospetti alla polizia, che procederà agli accertamenti necessari ad individuare attività potenzialmente illegali. Oltre alla querela, l’acquirente ha diritto ad ottenere la restituzione di quanto pagato nonché il risarcimento degli eventuali danni patiti potendo citare, in sede civile, il venditore, per inadempimento contrattuale.

Scritto da Francesca Palleschi - Pubblicato sul numero 8 del 2020 del "Il Corace"

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