martedì 1 dicembre 2020

IL NATALE SI AVVICINA

Dall'ultimo DPCM sono passate alcune settimane e con i dati alla mano, il numero dei contagiati è fortunatamente diminuito, il trend è sceso ma la quantità di deceduti resta ancora alto. Speriamo bene... Si avvicinano le festività. Cosa deciderà il Governo in merito ancora non lo sappiamo. Quello che però mi lascia molto perplessa è la mancanza di memoria e di giudizio che popola la mente di tante persone. D'altronde viviamo in un periodo dove l'individualismo la fa da padrone. Durante l'estate c'era stata data l'occasione per fare delle vacanze usando discrezione e responsabilità. Vi ricordate com'è finita? Non è andata per niente bene e siamo stati vittime della seconda ondata del virus. Ora, considerando questo, credete sia davvero possibile riaprire per le festività natalizie? 

Ovviamente qui la politica c'entra poco. Qui la colpa è del menefreghismo, l'individualismo e le persone che sembrano del tutto fuori dalla realtà. Ma sì, riapriamo! Tanto poi alla fine se dovessero riaumentare i casi, la colpa la diamo al Governo. Esso doveva sia proteggere il popolo che farci fare cenoni e spendere soldi per comprare inutili regali di Natale. Sembra proprio che l'italiano non può vivere senza cenoni, feste interminabili, smancerie varie. Non c'è dubbio che le festività natalizie potrebbero risanare il bilancio annuale di molti imprenditori, negozianti, ristoratori. Sicuramente questi commercianti vanno aiutati, ma non bisogna camuffare il vero problema con una retorica di finto buonismo. Se a Natale fossimo tutti più buoni, penseremmo al benessere comune e non a quello individuale. E tutti quelli che misteriosamente hanno riscoperto il senso religioso del Natale? Aggrappandosi anche a questo pur di attaccare il Governo. Questa "illuminazione" sembra dettata dagli episodi già noti del capo della Lega, il caro Matteo. Anche lui si è riscoperto un bravo cattolico. Certo a me fa un po' ridere questa cosa. Coloro che da sempre lottano contro gli immigrati ma ora vogliono tutelare l'aspetto religioso del Natale. D'altronde in questo giorno si festeggia la nascita di Gesù, che in fin dei conti era un palestinese. Non ci vedete dell'ipocrisia in questa cosa? 

Per non parlare poi di coloro che si lamentano perché quest'anno non potranno andare a farsi la settimana bianca. C'è chi accusa il Governo di non fare nulla per gli operatori delle piste sciistiche e per la loro apertura con le entrate contigentate. Non vi ricorda qualcosa circa la riapertura delle discoteche di qualche mese fa? Vi ripropongo la domanda di prima, vi ricordate com'è andata a finire? Non metto in discussione che il Governo dovrebbe aiutare economicamente anche questo settore. Però le riaperture secondo me sono insostenibili. Non possiamo rischiare di mandare in fumo, nuovamente, tutte le privazioni e le restrizioni che abbiamo dovuto sostenere in questi mesi. C'è chi sostiene di avere dei diritti senza però fermarsi a pensare ai doveri che hanno nei confronti dei loro concittadini e del loro Paese. Non esiste più il concetto di comunità, di unione. Siamo solo in grado di giudicare, di polemizzare. Ormai il nostro Paese sembra diviso in due. Da una parte ci sono coloro che rispettano tutte le restrizioni e le regole, con la speranza di uscire presto da questa situazione diventata soffocante. Dall'altro, purtroppo, ci sono coloro che ignorano la gravità della situazione. Addirittura chi rinnega del tutto della sua esistenza. 

Per concludere, non so se quest'anno potremmo passare le festività con i nostri cari, però proprio perché diciamo di amarli non dovremmo rischiare di farli ammalare. Quindi sapete che vi dico? Che persistano le restrizioni così che per il nuovo anno tutto questo possa essere solo un lontano ricordo.


Scritto da Costanza Placidi - Pubblicato sul numero 8 del 2020 del "Il Corace"

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