mercoledì 8 novembre 2017

PARCO FRATELLI CERVI: IPOTESI DI RECUPERO


Il nostro paese è ricco di storia e di monumenti, ha una struttura urbana molto interessante. Il centro storico sorge su una collina molto ripida con due fossi che lo fiancheggiano (fosso della Pezza e del Formale), un tempo erano le difese naturali del paese, legata tramite una sorta di "sella" ai monti Lepini (con accesso diretto dall’attuale piazza Signina). Attraverso le carte IGM (cartografie dell’ Istituto Geografico Militare), sappiamo che il centro storico di Cori alto (monte) e Cori basso (valle) hanno mantenuto nei secoli e tutt'oggi, una porzione importante di verde non edificata che divide il paese in due distinti nuclei.

Il centro di Cori monte, se lo osserviamo bene dall’alto, è circondato da una "cintura" verde, composta più a nord dal parco Fratelli Cervi (noto come "l’impero" per noi coresi) e tra sud ed ovest da aree adibite ad orti lungo i tratti della circonvallazione di Via Matteotti e Via dei Lavoratori, chiudendo questa cinta fino in piazza Signina dove ci sono gli attuali "giardini bianchi". L’area più consistente del verde la troviamo nel tratto di pendenza esposto a Nord, più precisamente il tratto che va dall’attuale "Museo della Città e del Territorio", fino a raggiungere piazza Signina (un lembo verde di circa 2,7ettari). Parliamo del Parco Fratelli Cervi o meglio conosciuto come "l’impero" (che presenta un’orografia decisamente in pendenza, trovandosi sul fianco nord del centro storico), basti pensare che dal punto più alto nei pressi di Piazza Signina fino al punto più basso sul curvone della circonvallazione Gramsci ci sono circa 60 metri di dislivello.
Data la sua particolare pendenza, l’ipotesi più accreditata per un possibile recupero è ricavare dei terrazzamenti, come fu già anticipato da un primo progetto risalente agli anni ‘50-’60 e tuttora visibile dove oltre a dei campi per il gioco delle bocce, era stato realizzato un campo da calcetto con annesso spogliatoio, insieme a degli spazi di sosta con funzione di luogo di riposo e dello stare.
Ma da 20 anni a questa parte, l’intera area è in stato di forte degrado, dove un’illuminazione quasi assente, staccionate divelte, erba alta, rifiuti etc.. rendono il luogo poco decoroso, difficile da vivere appieno e poco sicuro soprattutto di notte.
Se ci soffermiamo a pensare alle sue potenzialità di certo quest’area ha molto da offrire, non solo a livello urbanistico, ma soprattutto sull’impatto della vita sociale e collettiva. E’ un punto focale che connette l’area del Comune e piazza Signina una delle due piazze principali di Cori. Per la popolazione è importante avere un’area verde attrezzata per il proprio benessere psicofisico, dove poter ritrovare un "locus amenus", socializzare, assistere a spettacoli, e perché no magari fare dello sport… un luogo dove ne gioverebbero tutti, grandi e piccini.

Voglio mostrarvi un possibile progetto di recupero, partendo dalla base esistente: implementando nuovi percorsi di collegamento, installando una nuova illuminazione con tecnologia a led e sviluppando nuovi terrazzamenti dove poter creare spazi attrezzati per l’attività sportiva (anche all’aperto), un piccolo anfiteatro dove poter assistere a spettacoli di vario genere e soprattutto un ripensamento efficace sulla piantumazione del verde. L’area è esposta a nord, quindi nel periodo invernale è quasi priva di luce solare diretta mentre nel periodo estivo rimane soleggiata fino al tramonto.
Per quanto riguarda la vegetazione, gli alberi presenti attualmente sono dei tigli (Tilia corda L.), con fronde molto alte, che pur essendo caducifoglie riducono l’irradiazione solare, per ovviare a questa mancanza di comfort climatico si può optare su una scelta di piante molto più basse oppure basterebbe avere una maggiore manutenzione delle specie presenti. Infine per rendere più sicuro e fruibile il posto (anche per i pedoni) andrebbe aggiunto un collegamento diretto fra l’area museale e piazza signina, magari con un attraversamento nel cuore del parco. Tutto ciò fa parte di un sistema di ripensamento delle aree verdi del centro storico di Cori, ormai da anni in abbandono o con poca manutenzione, che possano in un domani essere il punto di ritrovo di attività ludico/sportive per molti cittadini e non solo. Un tema che se affrontato oggi verrà vissuto/ mantenuto dalle generazioni di oggi e future.

Scritto da Fernando Bernardi - Pubblicato sul numero 8 del 2018 del "Il Corace"

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