lunedì 4 marzo 2019

MATERA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019

Per l’intero anno i riflettori si accenderanno su Matera, designata Capitale Europea della Cultura 2019. La "Città dei sassi" è stata scelta tra candidate d’eccezione quali Ravenna, Perugia, Siena, Lecce e Cagliari e da subito appare chiaro che il titolo, oltre ad essere un’occasione di sviluppo e promozione dal forte impatto economico, assume un importante valore simbolico di riscatto del Sud. Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio Conte e il Ministro per i Beni Culturali Bonisoli, l’ha così ribadito il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia di inaugurazione del 19 gennaio “Questa città è un simbolo del Mezzogiorno italiano che vuole innovare e crescere, sanando fratture e sollecitando iniziative”.
Matera 2019 Open Future” lo slogan che sintetizza lo spirito del progetto volto a “costruire attraverso la cultura che ci tiene insieme un futuro aperto in tutte le sue molteplici declinazioni”, per usare le parole di Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019 “il programma di Matera 2019 è una grande operazione collettiva basata su un processo di cocreazione, ovvero di lavoro fatto insieme a tutti i soggetti coinvolti, a partire dalla scrittura del dossier fino ad arrivare alla progettazione e alla realizzazione di tutte le attività del 2019. Nel loro complesso queste non rappresentano un semplice festival di eventi, ma il frutto di un lavoro inedito per una Capitale Europea della Cultura che vede costantemente dialogare gli operatori della scena creativa locali, i partner europei, le istituzioni, le imprese e i cittadini. Il nostro obiettivo è far sì che questo trend continui a crescere e a portare i suoi frutti anche oltre il 2019”. Lungo le strade si alterneranno 54 bande musicali, nei vari angoli della città si svolgeranno spettacoli, laboratori, dibattiti e iniziative “che avranno l’ambizione di contribuire a prefigurare il futuro cercando di dare risposte alle domande poste dai 5 temi del dossier di candidatura: radici e percorsi, continuità e rotture, futuro remoto, utopie e distopie, riflessioni e connessioni”. Sono previste quattro mostre che condurranno i visitatori in un viaggio dal passato al futuro, “Ars Excavandi” sulle città rupestri, “Rinascimento visto da sud” sulle principali emergenze culturali, “La poetica dei numeri primi” con focus su Pitagora e “Stratigrafie. Osservatorio dell’Antropocene” dedicata all’era geologica definita dalle azioni umane. Filo conduttore della manifestazione sarà la condivisione, la partecipazione attiva della comunità dei materani, cittadini permanenti definiti “abitanti culturali”, e dei turisti, se ne stimano oltre settecentomila, considerati “cittadini temporanei”. La cittadinanza temporanea conferisce, oltre al diritto di vivere l’offerta culturale, anche il dovere di lasciare un oggetto espressione della propria idea di cultura (ad esempio un libro, una foto, un cd musicale ecc.) che verrà esposto nella quinta e ultima mostra di Matera 2019 Open Future.
Quarantotto settimane per abbandonare luoghi comuni e riscoprire un gioiello del nostro paese, con l’augurio che il percorso di sviluppo in atto possa proseguire anche “dopo” questo anno da capitale della cultura.
Scritto da Roberta Adolfi - Pubblicato sul numero di Febbraio 2019 del Il Corace

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