lunedì 4 marzo 2019

UN “PIANO DEL VERDE URBANO” PER LA CITTÀ DI CORI

Qualche settimana fa, quando Renzo Dolci mi ha invitato a scrivere su queste importanti pagine de “Il Corace” articoli di opinione sullo stato dell’arte dell’architettura del nostro territorio, ho accolto con molto piacere l’invito e con altrettanto piacere mi sono messo subito a pensare quale fosse stato il tema migliore da affrontare per iniziare questo ciclo di opinioni.
Nel farlo, non ho avuto nessun dubbio che la migliore partenza fosse quella di legare al concetto di “bellezza naturale” offerta quotidianamente dalla città di Cori, una riflessione, dentro la quale, iniziare a coltivare l’idea di redigere un Piano del Verde Urbano come soluzione cardine per la sua tutela e salvaguardia nel tempo.
Al giorno d’oggi non possiamo più trattare il tema dell’urbanistica e quello dell’architettura della città senza avere l’accortezza di farlo inglobando nell’analisi complessiva delle azioni da adottare, anche il tema dell’architettura del verde “strutturale”, perché il tema del verde deve essere inteso come la futura veste di qualità anche di una città di provincia come è quella di Cori. E la città di Cori ha tutte le potenzialità naturali per poter essere una importante capofila del territorio Lepino su questo fronte, se aprirà gli occhi ai nuovi orizzonti offerti dallo strumento del “Piano del Verde Urbano”. Perché è anche conesso che la struttura urbana contemporanea ha le potenzialità per rinnovare attraverso un nuovo disegno, la qualità della vita della città e di tutto il suo territorio.
L’idea di avere una città più sana, più a dimensione di uomo, più bella ed accogliente di quanto, a mio avviso, riesca ad esserlo oggi, solamente con la sua naturale bellezza, è la strada che va percorsa dai cittadini, dai professionisti e dagli amministratori.
Il verde è il colore simbolo della natura e dell’ambiente in cui la vita cresce naturalmente in maniera sana. Il verde è per questo motivo un simbolo di speranza, di opportunità, e forse unica via libera di salvezza che c’è rimasta nel nostro tempo, che possiamo ancora percorrere per desiderare con fiducia, speranza ed ottimismo, una futura qualità urbana migliore, dove chiunque intorno ad essa, senza nessuna restrizione, può abitare, lavorare o semplicemente trascorrere il proprio tempo libero.
Concentrare in ogni parte della struttura urbana della città di Cori il concetto del tema del verde anche come simbolo di una potenziale soluzione da adottare per risolvere il problema del nostro tempo, che riguarda il cattivo uso del suolo, è secondo me un dovere che dobbiamo ai nostri avi ma soprattutto un obbligo che dobbiamo alle nostre future generazioni.
La bellezza di una città non è data da un concetto astratto, ma da un’idea maturata da un disegno lungimirante che deve essere composto da regole, forme e funzioni che ne sappiano gestire nel tempo, in ogni angolo urbano il suo miglioramento.
È per questo motivo che sono convinto che il Piano del Verde Urbano resta lo strumento strategico più efficace che manca alla città di Cori per tutelare il proprio territorio urbano.
Cori non è indubbiamente, l’unica città che non ha ancora adottato questo strumento, anzi, in Italia in generale, a parte qualche comune innovativo, tanti sono i comuni che nonostante riconoscano il “verde urbano” importante, fanno fatica ad inserirlo negli strumenti di pianificazione, perché lo considerano ancora un elemento trascurabile nei processi di programmazione territoriale. Invece lo strumento del Piano del Verde Urbano è innovativo e in quanto tale è molto importante da adottare, perché è conesso che si possono configurare nuove prospettive favorevoli a migliorare con strategie mirate, la qualità della vita nelle città. Cori potrà diventare un esempio per tutto il territorio, se crederà fermamente che la sua bellezza naturale potrà continuare a tutelarla attraverso questo importante strumento di pianificazione territoriale.
Scritto da Emanuel Acciarito - Pubblicato sul numero di Febbraio 2019 del Il Corace

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