mercoledì 1 luglio 2020

EMPATIA, ARTE E SOCIALITÀ

L'empatia è la capacità di comprendere appieno lo stato d'animo altrui, sia che si tratti di gioia, che di dolore. Empatia significa sentire dentro ed è una capacità che fa parte dell’esperienza umana. Si tratta di un forte legame interpersonale e di un potente mezzo di cambiamento. Il concetto può prestarsi al facile riduttivismo mettersi nei panni dell’altro, mentre invece significa andare non solo verso l’altro, ma anche portare questi nel proprio mondo. È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti. L’empatia è un’abilità sociale di fondamentale importanza e rappresenta uno degli strumenti di base di una comunicazione interpersonale efficace e gratificante. Nelle relazioni interpersonali l’empatia è una delle principali porte d’accesso agli stati d’animo e in generale al mondo dell’altro, ecco dunque perché, senza empatia non costruiremmo amicizie, senza empatia ci sentiremmo in un mare sconfinato di solitudine. In un’epoca nella quale le relazioni e gli scambi tra persone avvengono soprattutto per chat e attraverso i social network, si rischia di diventare sempre più aridi nei sentimenti e sempre meno empatici. Si corre soprattutto il rischio di restare intrappolati scambiare l’effimero mondo relazionale della rete, e di non sentire, invece, il forte senso di solitudine che nella vita reale può caratterizzare l’esistenza di alcuni. Dunque riportare la relazione ad uno scambio reale tra persone, fatto di contatto e di empatia soprattutto, appare la via privilegiata per combattere la solitudine e le diverse forme di isolamento sociale. Un aiuto importante in questo senso, può arrivare dall’arte e in senso più generale, dalla creazione artistica, essendo l’arte nelle sue varie forme (pittorica, fotografica, teatrale, musicale, ecc.), capace di facilitare proprio quel rispecchio e coinvolgimento emotivo, tipico dell’empatia, e di essere quindi un ponte di relazioni sociali. Per meglio comprendere tale affermazione, basti pensare al fatto che, chi nel momento in cui produce un’opera artistica, proietta sulla stessa il proprio vissuto emotivo, realizzando dunque un prodotto che è al contempo capace di suscitare anche la reazione emotiva degli altri. Nella condivisione artistica, nel riflesso del proprio sentire nelle creazioni dell’altro, si genera un canale di comunicazioni che hanno il potere aggregante di conferire senso unitario di identità, di somiglianza, di relazione, quindi anche di accettazione e di rispetto. Auspicabile sarebbe dunque, che la scuola di oggi e di domani, nell’assolvere alla sua fondamentale funzione civile di agenzia educante e socializzante, sia sempre più nutrita di approcci didattici e pedagogici che sappiano valorizzare, accanto alla didattica, le competenze empatiche, apprese proprio attraverso l’attività creativa ed artistico-espressiva.


Scritto da Francesca De Rinaldis - Pubblicato sul numero 5 del 2020 nel "Il Corace"

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