lunedì 29 marzo 2021

LA SCOMPARSA DI PIPPI CORBI

Ed è venuto a mancare, improvvisamente, dopo aver superato due interventi chirurgici, e appena dimesso dal Gemelli di Roma, il nostro caro amico Pippi, per l’anagrafe Giuseppe Corbi, presenza fissa per il paese, soprattutto per Cori valle, figura molto popolare ed amico di tanti, conoscente di quasi tutti. 



Sono grato a Renzo Dolci che mi ha chiesto di ricordarlo, e lo faccio con vero piacere. L’ho conosciuto quando ero un ragazzino, e lui presiedeva la Pro Loco ed era molto vicino al Gruppo degli Sbandieratori dei Rioni di Cori. Poi con lui ho iniziato a fare politica attiva. Ebbe la felice intuizione di dar vita al Movimento Giovanile DC di Cori, che poi ho diretto. Aveva una fissa per i giovani e voleva davvero il rinnovamento del partito, insieme al compianto Luciano Sneider, ed anche al segretario di sezione  Domenico Cecinelli. Consigliere comunale della Democrazia Cristiana per tre lustri (1970-1985), sempre schierato con la sinistra DC (corrente di Base, con Giovanni Galloni, Rodolfo Carelli, e Federico Fauttilli) ed io ne ho seguito le orme; fu anche dirigente provinciale del partito, e poi rappresentò per anni la DC nella USL di Cori-Cisterna-Roccamassima, di cui fu amministratore. Uomo dai modi gentili, sempre garbato, pacato, amicone, un vero signore: e i signori veri li vedi non solo quando hanno il vento in poppa, ma soprattutto quando nella vita non tutto va sempre per il verso giusto, ma riescono a mantenere intatto il loro rapporto con la dignità, in ogni momento. Persona sempre generosa ed amico di tutti: casa sua era sempre aperta, e ricordo i tanti medici e dipendenti dell’Ospedale (che andavano per lui e per la cara mamma, Pasqualina, ostetrica di varie generazioni di coresi), e le feste con tanti amici e scouts e giovani della parrocchia. Aveva la politica dentro, ed era un raffinato analista delle vicende politiche, che spesso commentavamo: e lui le guardava con un’ottica da tifoso, da perenne militante del filone che nasce dalla sinistra dc ed il cattolicesimo democratico, passando per il partito popolare e la Margherita, sino a Prodi, l’Ulivo e poi fino al Partito Democratico. Rispetto a me era più ortodosso, lo ammetto. Attendevo il suo ritorno per commentare le dimissioni di Zingaretti; non ho fatto in tempo; e mi sarebbe piaciuto commentare con lui il ritorno di Enrico Letta, chiamato alla guida del PD, perché sapevo che era il suo personaggio politico preferito (da buon democristiano di sinistra). Ci mancherà il caro Pippi, e mancherà alla sua famiglia, cui va il cordoglio mio, di Renzo e di tutto Il Corace.

Scritto da Antonio Belliazzi - Pubblicato sul numero 3 del 2021 del Il Corace

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