lunedì 29 marzo 2021

CHIAMATI ALLA VITA PIENA

In questo nostro mondo, malato e stanco oltremodo sfiancato, oserei dire, dalla Pandemia e da tutti i problemi ad essa legati, il rischio di scoraggiarci e di abbatterci è annidato in qualche modo dentro ciascuno di noi. Nonostante tutto dobbiamo dirci che l'evento che trascende la storia e che è venuto a sconvolgere ancora una volta tutta la storia umana siamo chiamati ad annunciarlo con ogni mezzo anzitutto noi a noi stessi: Cristo è Risorto! Questo “fatto” che da secoli celebriamo, pervenutoci da testimonianze dei Vangeli e degli stessi Apostoli che videro la tomba vuota, ci parla anzitutto del desiderio di vita che abita il cuore dell'uomo: desideriamo vivere e vivere in pienezza! Cristo Risorto dà speranza e forza a questo desiderio dicendoci con la sua resurrezione che il nemico per eccellenza della vita è stato distrutto! La morte, la nemica antica entrata nel mondo dopo il peccato di Adamo, non fa più paura perché definitivamente sconfitta. Ma quando possiamo dire che la Pasqua e la Resurrezione di Gesù vive in mezzo a noi? Ogni volta che non sprechiamo occasione per fare il bene a chi ci è accanto: pensiamo agli infermieri, ai medici, alle famiglie che lottano per non far mancare il necessario a casa, pensiamo a chi si sforza per dire una parola di conforto a chi sta attraversando la notte buia della solitudine o della malattia o ancora per la perdita di lavoro; ogni volta che appare sul volto il sorriso al nostro prossimo per opera nostra, bene stiamo vivendo lo spirito della Resurrezione! Allora a tutti oggi sono rivolte le parole con le quali nel mattino di Pasqua l’Angelo rassicurò i cuori intimoriti delle donne che erano presso il sepolcro: “Non abbiate paura! Non è qui. È risuscitato” (Mt 28,5-6). Alziamo gli occhi al cielo, teniamo fisso lo sguardo interiore oltre quella morte che ci portiamo dentro perché? Perché Cristo è Risorto e la vita trionfa! In questo contesto di terrore continuo, di timore e sospetto perfino nei confronti di chi ci ama perché probabili fonti involontarie di contagio, in un mondo dove i bambini stanno crescendo senza il "pane dell'amore" cioè gli abbracci e il contatto fisico, dove gli anziani e i più debilitati muoiono senza respiro e la giustizia e la politica rischiano di fare il loro sporco gioco, in nome dello “sterco del demonio” come usava definire i soldi san Basilio... bene in questo triste scenario (che non ha nulla da invidiare a quello dei regimi totalitari di inizio secolo scorso) la freschezza del mattino di Pasqua, proprio come la primavera, insegna all'uomo di sempre, senza usar parole, tanta speranza di vita buona, bella, piena! Sia la Pasqua la spinta necessaria per riprendere il cammino verso quei valori che possono cambiare in meglio la nostra storia, sia la Pasqua ad infondere speranza contro ogni speranza, sia Cristo risorto a passare attraverso le porte chiuse del mio e del tuo cuore, stanco e affannato, per dirci ancora una volta "shalom" pace!

Scritto da Giovanni Grossi - Pubblicato sul numero 3 del 2021 del Il Corace

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