lunedì 29 marzo 2021

TRANSIZIONE DIGITALE EUROPEA

Come è risaputo, la digitalizzazione sta diventando un fattore sempre più importante per lo sviluppo della comunicazione e contribuisce per il lavoro nella maggior parte dei settori esistenti, specialmente nell’ultimo periodo, per via della situazione pandemica legata al Sars-Cov-2, che da un anno imperversa sul mondo intero, distruggendo la popolazione di tutte le nazioni anche al di fuori dell’Unione Europea. Proprio per questa ragione, la transazione digitale è un argomento sempre più essenziale poiché è strettamente connesso con la progressione generale del pianeta e del proseguimento dell’evoluzione che riguarda lo stile di vita di ogni cittadino.

NUOVE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE VECCHIE E NUOVE

Il nuovo approccio con il sistema digitale fa in modo che vengano favoriti tutti quanti i tipi di imprese già esistenti, oltre al fatto che aiuti a creare nuove attività imprenditoriali date le facilità che offre per mezzo di una rete sempre nuova e sicura. In effetti, il contatto con il web è uno dei tanti motivi che permettono alle società che investono verso prodotti digitali di fare breccia nel mercato europeo e mondiale e, forse, è classificabile come il più importante di tutti. Certo è che ogni impresa al giorno d’oggi abbia sempre più bisogno di un sistema digitale che gestisca non solo la parte comunicativa, come il sito aziendale o i vari social network che si occupano semplicemente di far conoscere al cliente i prodotti venduti; ma anche tutta la parte organizzativa e dirigenziale, data la velocità e la quasi totale assenza di periodi di elaborazione che servono per comprendere come effettuare una prossima eventuale mossa. Molte imprese, specialmente quelle di vecchia data, sono propense a dire che un sistema gestionale digitale per un’attività commerciale molte volte sia obsoleto e inutile. Purtroppo però tale affermazione è data da una scarsa conoscenza delle capacità che veramente possono offrire gli attuali sistemi digitali e quanto possano risultare utili dal punto di vista delle vendite e del profitto. Questo deve essere dunque un monito che permetta al mondo di rinnovarsi ma per fare ciò, è necessario che si creino le condizioni ottimali a far sì che ci sia progresso per amore del progresso, senza creare quel muro di ignoranza agli occhi delle persone che non riescono a vedere la complessità dello sviluppo mondiale e delle facoltà che, per mezzo di ciò, ci vengono date.

Vorrei approfittare per citare un famosissimo scrittore italiano, Pier Paolo Pasolini, che ha donato ai lettori una personale interpretazione di Sviluppo e Progresso:

  • […] Chi vuole infatti lo “sviluppo”? Cioè chi lo vuole non in astratto e idealmente, ma in concreto e per ragioni di immediato interesse economico? È evidente: a volere lo “sviluppo” in tal senso è chi produce; sono cioè gli industriali.

  • […] Chi vuole, invece, il “progresso”? Lo vogliono coloro che hanno interessi immediatamente da soddisfare, appunto attraverso il “progresso”: lo vogliono gli operai, i contadini […].

È chiara quale sia la differenza tra Sviluppo e Progresso per Pasolini, è altrettanto vero il motivo per cui molti ancora abbiano paura del progresso date le conseguenze che possono portare sia dal punto di vista economico, ma anche dal punto vista sociale. Ritengo dunque sia nostro dovere di cittadini indugiare ancora una volta su questo pensiero e riconoscersi dalla parte che più riteniamo corretta, sia essa la parte dello Sviluppo o del Progresso. Tra le due infatti, intercorre uno spazio molto ampio che ci mostra il nostro vero pensiero politico ma anche il nostro, ancor più importante, pensiero etico.

INCORAGGIAMENTO DELLE TECNOLOGIE AFFIDABILI

Legato al discorso della sicurezza nel mondo digitale, è bene fare riferimento all’affidabilità che possiamo concernere per quanto riguarda il settore tecnologico e digitale. Questo argomento infatti, è molto legato al settore scolastico e all’istruzione in generale, senza dimenticare i bambini e l’infanzia che stanno diventando sempre più omologati nel concetto di “digitalizzazione sicura”.

Per fare in modo che l’infanzia sia aiutata e non rovinata dall’innovazione tecnologica e digitale bisogna favorirne la crescita nella maniera più corretta, cercando di sviluppare un sistema di sicurezza e salvaguardia infantile attraverso applicazioni innovative che possano limitare la navigazione sul web, specialmente su siti poco adatti a persone di età non avanzata.

In relazione a ciò, è opportuno creare ponti di connessione con la scuola tradizionale, senza la quale, realizzare questo progetto risulta impossibile, infatti, è risaputo che ogni scuola europea e mondiale si stia adattando sempre di più all’innovativa “Didattica Digitale Integrata”, attraverso cui si rende possibile portare l’istruzione a casa, eliminando problemi di trasporto e il conseguente inquinamento legato ai veicoli come autobus e treni che favoriscono lo spostamento all’andata e al ritorno degli studenti che frequentano istituti scolastici al di fuori proprio comune di residenza. Inoltre, è importante identificare nei dispositivi digitali anche una risorsa a livello di materiali didattici che ogni docente può condividere con i propri studenti; un esempio importante è visibile dalle applicazioni legate a “Google”, come “Classroom” e tutte quelle di supporto che vengono concesse per mezzo di questa. Ognuna di queste tipologie di servizio tecnologico permette di infrangere quelle barriere che già dal secolo scorso si cerca di eliminare.

Legato al concetto di istruzione, vi è la questione basata sulla sicurezza in generale per la navigazione online per bambini, ma anche per gli adulti. In effetti, si è potuto notare nel corso del tempo un drastico innalzamento degli attacchi informatici da parte degli hacker, così, in parallelo a tale sviluppo, si sono mobilitati gli organi predisposti alla salvaguardia della privacy e della sicurezza di rete. Ad oggi, tutti quei problemi che questo tipo di situazione ci poneva davanti, sono stati circoscritti e sempre più ridotti, tanto che se ne contano ogni anno di meno e questo è certamente un bene data l’enorme quantità di informazioni, anche private e personali, che riversiamo in internet dal momento dell’acquisto di un nuovo dispositivo elettronico.

Oltre a tutto questo, è essenziale vedere quanto l’ambiente sia favorito nell’implementazione dei dispositivi digitali nel contesto quotidiano, lavorativo e scolastico, poiché nell’ultimo decennio si è registrato un forte calo percentuale dell’inquinamento dai rifiuti e dai trasporti, reso possibile dallo “smart working”. La comunicazione viene, infatti, facilitata attraverso questi dispositivi che rendono inesistenti tutte le barriere geografiche, linguistiche e sociali, cosa che ha dato innumerevoli soddisfazioni nel periodo iniziale di chiusura dei confini nazionali a causa della pandemia di Sars-Cov-2, situazione tuttora esistente e che arreca danni al mondo intero, ma che ci proponiamo di sconfiggere quanto prima, anche grazie alle ricerche mediche che si stanno effettuando da un periodo abbastanza cospicuo e che potranno dare quello slancio in più per la generale ripresa dell’Europa e delle Nazioni che ne fanno parte.

CONSENTIRE UN’ECONOMIA DINAMICA E SOSTENIBILE

Un dettaglio molto importante è tratto da una situazione economica alquanto difficile già di per sé, senza contare il problema pandemico in corso. Deve essere infatti nostra premura cercare di smuovere quanto più possibile tutta l’economia che si è fermata, il vero problema è capire come fare e, eventualmente come renderla quanto più dinamica e sostenibile.

È corretto pensare ad un’Europa innovativa e al passo con i tempi, senza escludere la questione ambientale che influenza sempre più lo sviluppo economico. Bisogna dunque attuare delle azioni strategiche che comprendano la digitalizzazione e tutto quello che fa parte di essa. Per fare ciò, è necessario prendere sotto esame tutti i vantaggi che il web può dare a questa causa, è infatti possibile sviluppare una serie di punti in merito a cui l’Europa deve fare riferimento, che descrivano gli obiettivi di un’economia dinamica e sostenibile:

  • consentire a una comunità dinamica di start-up innovative e in rapida crescita di avere accesso a finanziamenti ed espandersi;

  • aumentare la responsabilità delle piattaforme online proponendo una legge sui servizi digitali e rendendo più chiare le norme sui servizi online;

  • fare in modo che la normativa dell'UE sia adeguata all'economia digitale;

  • garantire una concorrenza leale tra tutte le imprese in Europa;

  • migliorare l'accesso a dati di elevata qualità, assicurando nel contempo la protezione dei dati personali e sensibili.

A tutto ciò si aggiunge la necessità di creare un’Europa che miri a formare una società aperta, democratica e, comunque, sostenibile, la quale si prodighi a dare vita ad un nuovo modo di affrontare tutte le problematiche che ogni nazione contemporanea si trova davanti.

Tutto questo può essere articolato su una serie di punti che trovano sviluppo insieme alla mentalità delle persone ma, al contempo, che aiutino le stesse persone a fare questo decisivo passo:

  • utilizzare la tecnologia per aiutare l'Europa ad avere un impatto climatico zero entro il 2050;

  • ridurre le emissioni di carbonio del settore digitale;

  • offrire ai cittadini un controllo e una tutela maggiori riguardo ai loro dati;

  • creare uno "spazio europeo dei dati sanitari" per promuovere attività di ricerca, diagnosi e trattamenti mirati;

  • combattere la disinformazione online e promuovere contenuti mediatici diversificati e affidabili.

È bene notare come la sostenibilità sia un pilastro portante del settore economico attuale, tanto che, senza questa, risulti impossibile creare dinamicità dal punto di vista finanziario. Essendo dunque due argomenti che vanno ad incrociarsi in più parti, la transizione digitale e la sostenibilità possono essere quasi intese come un solo argomento, tanto che si possa parlare di “transizione digitale ecologica”, ed è bene classificarla come tale, data la necessità che ha il Governo di aiutare nella responsabilizzazione dei cittadini verso questo argomento da molti criticato.

Nel far sì che si vengano a creare le condizioni giuste di soddisfacimento di queste necessità, è nostro dovere promuovere tutto ciò che aiuti a far scuotere il mercato digitale che può dare dei riscontri molto positivi dal punto di vista etico, oltre che economico.

È infatti, dovere di ogni persona, cercare di seguire la più corretta linea di sviluppo, facendo in modo di evitare gli ostacoli che la vita al di fuori del digitale ci propone.

SOLUZIONI POSSIBILI LEGATE AL TRANSIZIONE DIGITALE E AI SUOI PROBLEMI

Come tutto il resto, anche questo argomento possiede dei lievi aspetti negativi e problemi di vario genere, i quali possono essere raggruppati in:

  • problematiche legate alla trascrizione di testi dal cartaceo al digitale;

  • duplicazione involontaria di file e documenti durante il passaggio da un dispositivo ad un altro;

  • criticità ancora irrisolte su questioni di hackeraggio e protezione della privacy;

  • costi elevati per alcuni modelli di dispositivi digitali non facilmente accessibili a chiunque;

  • connessione a internet obbligatoria per alcune funzioni fondamentali;

  • diffusione incontrollabile di fake news attraverso siti web.

Per ognuna di queste problematiche è possibile fare qualcosa per eliminarle o, quantomeno, circoscriverle e diminuirne l’impatto generale.

Infatti, per quanto riguarda la trasposizione dalla forma cartacea alla forma digitale, si sta cercando di far evolvere i sistemi analoghi a questo tipo di situazione facendo progressi giorno per giorno, potenzialmente visibili, anche per quanto riguarda il problema legato alla duplicazione involontaria di file e documenti al momento del passaggio da un dispositivo ad un altro per mezzo di chiavette USB e piattaforme Drive, che effettivamente risultano essere molto comodi, fatta eccezione di questo tipo di problema già in via di estinzione.

Come già detto, anche gli hacker sono un problema alquanto sgradevole e, spesso, diventano una minaccia per l’incolumità della privacy e di tutti i dati personali che utilizziamo per lavorare con un PC o un tablet, ma anche con un cellulare. È sicuramente rassicurante sapere che si stanno investendo sempre più risorse per limitarne l’espansione con effettivi e notevoli risultati nell’arco di breve tempo, cosa che è possibile velocizzare se si concedessero dei finanziamenti ulteriori agli organi che se ne occupano tanto scrupolosamente.

Certo è che il costo di determinati dispositivi è pressoché elevato ma, data l’importanza che questi dispositivi hanno, si potrebbe pensare di arginare questo problema concedendo dei finanziamenti a tasso agevolato per le aziende che forniscono determinati servizi, facendo in modo che i dispositivi non siano un bene utopico ma accessibile un po’ a tutti.

Un problema certamente difficile da superare è la connessione ad internet obbligatoria per molte funzioni dei dispositivi, purtroppo ad oggi è difficile venire incontro a questo dettaglio, dunque si attendono evoluzioni dal punto di vista tecnologico per superare questo ostacolo difficilmente controllabile.

Infine, troviamo il problema delle fake news che si cerca di eliminare senza però troppi risultati, dato che, in questo caso è necessario anche il buonsenso delle persone per capire come distinguere la notizia vera da quella falsa, è però compito del Governo istruire i cittadini su dove cercare informazioni e, nel caso, allertare i lettori di notizie online di un’informazione non reale che sta circolando.

Scritto da Natalino Pistilli - Pubblicato sul numero 3 del 2021 del Il Corace

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