mercoledì 3 novembre 2021

PARIGI, UN PO' DI STORIA E LETTERATURA

La Biblioteca Storica della Città di Parigi permette al pubblico di scoprire la storia di Parigi che risale all'anno 53 a.C. quando si chiamava Lutèce ed era abitata dal popolo gallico dei Parisii. La città ha conosciuto un grande sviluppo nel corso della sua storia, anche grazie alla possibilità di effettuare commerci fluviali sulla Senna, il fiume che attraversa la capitale francese.



Ancora oggi la Senna rappresenta una grande risorsa per Parigi, non solo in termini di spostamenti sul fiume ma anche in termini di orientamento geografico, infatti, per facilitare gli spostamenti in città, è diventata pratica comune dividere la capitale prendendo come riferimento le sponde, sponda destra e sponda sinistra della Senna. Ognuna di queste rive ospita diversi monumenti.

Sulla riva destra c'è il quartiere di Montmartre dove sulla sua collina sorge il Sacré-Coeur, basilica costruita tra il 1876 e il 1914 e che domina tutta Parigi; e il Louvre, uno dei musei più importanti del mondo.

Sulla riva sinistra: la "Dame de fer", ovvero la Torre Eiffel, simbolo della città; e la stazione d'Orsay, un'antica stazione trasformata in museo d'arte impressionista nel 1986 dall'architetto italiano Gae Aulenti.

Il periodo storico-letterario in questione è quello del Naturalismo, periodo a cui appartiene il famoso scrittore parigino Émile Zola. Zola definisce il Naturalismo come "la formula della scienza moderna applicata alla letteratura". Negli anni dal 1870 al 1893 scrisse una serie di romanzi nell'ambito del ciclo “Les Rougon-Macquart”, in cui sono descritti gli stili di vita delle persone delle classi sociali più povere al tempo del Secondo Impero, con uno stile vigoroso e innovativo che caratterizza al meglio la trama. L'Assommoir è uno dei romanzi di questa raccolta. Questo contiene tredici capitoli: i primi sei raccontano come la protagonista, la lavandaia Gervaise, desideri una vita propria e indipendente anche se piena di difficoltà, il settimo racconta della festa di compleanno di Gervaise in cui si vede al culmine del suo obiettivo, mentre negli ultimi capitoli si parla della situazione che ha determinato il suo destino. Il titolo del romanzo deriva dal nome di uno dei club di Belleville, un quartiere di Parigi, e si concentra principalmente sulla piaga dell'alcol per le persone di questo periodo.

Scritto da Natalino Pistilli - Pubblicato sul numero 8 del 2021 del "Il Corace"

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