Òta, sf, volta; vuota; turno, avvicendamento; vóta (fv), giramento. (Na òta, una volta; la vasca è òta, la vasca è vuota; è la òta te, è il tuo turno; isso òta, lui vóta, esprime il voto; m'è dato de òta jo capo, mi ha preso un giramento di testa). Nel dialetto contemporaneo nel significato di volta, giramento, si sente anche òlta. Vedere anche vòta.
Azzìglio,
sm, pungiglione di insetto, euforia. E, inoltre, fastidio,
irrequietezza, smania, esaltazione, furore improvviso. Anche zzìglio.
Il lemma vale sia per animali, specie bovini, sia per il
comportamento delle persone (a
Pietro c'è pigliato j'azzìglio,
Pietro è stato colto da improvviso furore, da improvvisa
rabbia).
Diasilla,
loc, Dies Irae. Estensivamente morte, funerale. Il termine è
femminile. Il termine viene dal canto "Dies irae, dies illa,
giorno d'ira quel giorno" attribuito con molti dubbi a Tommaso
sa Celano e cantato durante i funerali (a
chìglio ci stao a ddi' la ddiasilla,
a quello gli stanno facendo i funerali).
Mpalà,
v, spalare, prendere con la pala, raccogliere con la pala; impalare;
mettere la pasta del pane a forma di pagnotta in una pala di legno
dal lungo manico e infornarla per poi accudirla e sfornarla appena
cotta. Anche rempalà,
reppalà.
Può essere sinonimo di nfórnà.
Per la pronuncia vedi mpacco.
Mpacco,
sm, impacco. Applicazione diretta sulla pelle di un panno imbevuto
nel liquido tiepido o freddo di sostanze medicamentose tratte da
piante medicinali. Vedi mpiastro.
Si evidenzia che il digramma mp
ha una pronuncia assai vicina al digramma mb.
Mpiastro,
sm e agg, impiastro, cataplasma, poltiglia di erbe, di pane, ecc. da
mettere su una ferita o un foruncolo, ecc.. Si dice di persona che si
comporta male o in modo non corretto, non ordinario; antipatico. Per
la pronuncia vedi mpacco.
Nessun commento:
Posta un commento