giovedì 1 marzo 2018

L'AMICO DEGLI ANIMALI : DOGO DI BORDEAUX

Antico cane da combattimento, il Dogue de Bordeaux, atleta conclamato, è adatto per la guardia, compito che egli assume con vigilanza e grande coraggio ma senza aggressività. Buon compagno, è molto attaccato al padrone e molto affettuoso. E’ una razza molto antica ma poco conosciuta. Il Dogue de Bordeaux è un cane calmo, equilibrato, dalla corporatura potente e molto muscolosa, quasi statuaria e dalla reazione molto pronta. Ha l’aspetto di un temibile atleta, tarchiato, imponente e fiero.  L’aspetto arcigno e il pesante passato di questo cane da combattimento possono lasciar credere che il Dogue de Bordeaux sia un animale temibile, ma non è affatto vero: secondo i proprietari questi cani sono molto amichevoli e dolci e non desiderano altro se non di stare più tempo possibile con il loro padrone. Il Carattere del Dogue de Bordeaux è equilibrato ma che perfettamente si integra all’interno della famiglia.
Ma vediamo meglio tutte le caratteristiche di questo cane antichissimo, questo atleta nato… ossia quel concentrato di forza, potenza e dolcezza.
Origine e storia
Il Dogue de Bordeaux, la cui storia, come quella di tutti i Doghi, risale alla notte dei tempi, ha avuto l’incomparabile privilegio di essere riconosciuto dalle istanze cinofile del secolo scorso come il Dogue francese più importante.Secondo il collega Medico Veterinario Pierre Mégnin, il Dogue de Bordeaux sarebbe derivato dagli Alani. Gli Alani in Francia sparirono nel V secolo, ma, in Aquitania e nel nord della Spagna i loro celebri molossi, incrociati con altri cani autoctoni dalle caratteristiche abbastanza prossime (se ne sono ritrovate delle strutture ossee che risalgono alla preistoria), avrebbero rispettivamente dato origine al Dogue de Bordeaux e al Dogo di Burgos (presente in Spagna a partire dal Medioevo). Impiegati essenzialmente come cani da combattimento, i Dogue d’Aquitaine - saranno chiamati Dogue de Bordeaux solo nel XIX secolo - attaccavano in muta e sembra anche in modo assai efficace, poiché nel XII secolo contribuirono in larga parte alla disfatta delle truppe inglesi. Fu sempre nel XIX secolo (e questo è un caso quasi generale nella storia della popolazione canina) che la razza si vide riconoscere un’identità ben specifica. Nel 1863, infatti, ebbe luogo, a Parigi, la prima esposizione canina della razza. Primeggiò, in quell’occasione, un maschio di nome Magenta, che misurava 70 cm al garrese. Vent’anni più tardi vinceva il primo premio ancora un maschio chiamato Bataille che non arrivava ai 67 cm; anche altri esemplari della razza presentavano una taglia inferiore a quella dei cani del 1863, per cui si pensò che fosse stato introdotto il sangue del Bulldog inglese.  Imponendosi in fretta di fronte agli altri Doghi di origine francese grazie alle sue evidenti particolarità, specialmente nel tipo, il Dogue d’Aquitaine, che si cominciò a chiamare Dogue de Bordeaux, polarizzò tutta l’attenzione degli allevatori, i quali, durante i successivi 30 anni, dovevano affrontarsi per determinare l’avvenire di questa razza così singolare. Nel 1970, tuttavia, la pubblicazione, sotto l’egida di Raymond Triquet e con la collaborazione del dottor Luquet, di uno standard più completo permise alla razza di essere definitivamente riconosciuta dalla Federazione cinofila internazionale. Dal 1972 la Società degli amatori dei Dogue de Bordeaux ha per scopo quello di diffondere la razza in Francia; fortunatamente dopo il periodo post bellico, particolarmente difficile, si può ritenere che il Dogue de Bordeaux sia al momento ben stabilito su tutto il territorio francese. La razza è ugualmente impiantata in Germania, nei Paesi Bassi, in Italia, in Svizzera, in Spagna e sui continenti americano, africano e asiatico.
Lo Standard del Dogue de Bordeaux: DOGUE DE BORDEAUX
ORIGINE : Francia
DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE : 04.11.2008
UTILIZZAZIONE: guardia, difesa e dissuasione, compagnia Molossoidi
ASPETTO GENERALE: Tipico molossoide brachicefalo dalle linee concave. E’ un cane molto potente, il cui corpo molto muscoloso conserva un insieme generale armonioso. E’ costruito piuttosto vicino a terra, e quindi la distanza sterno-terreno è leggermente inferiore alla profondità del torace. Tarchiato, atletico, imponente, incute rispetto.
PROPORZIONI IMPORTANTI.
La lunghezza del corpo, misurata dal punto della spalla al punto della natica, è superiore all’altezza al garrese, nella proporzione di 11/10. La profondità del torace è superiore alla metà dell’altezza al garrese. La lunghezza massima del muso è uguale ad un terzo della lunghezza della testa. La lunghezza minima del muso è uguale ad un quarto della lunghezza della testa. Nel maschio, il perimetro del cranio corrisponde più o meno all’altezza al garrese.
TESTA: è voluminosa, angolosa, ampia, piuttosto corta, trapezoide quando è vista da sopra e dal davanti. Gli assi longitudinali del cranio e del muso sono convergenti (verso l’avanti). La testa è solcata da rughe simmetriche, da tutti e due i lati della sutura metopica. Queste rughe profonde e tormentate sono mobili a seconda che il cane sia in attenzione o non lo sia. La ruga che va dalla commessura interna dell’occhio alla commessura labiale è tipica.
COLLO: Molto forte, muscoloso, quasi cilindrico. La sua pelle è elastica, ampia e rilasciata. La circonferenza media è quasi uguale a quella della testa.
CORPO: Linea superiore molto solida. Garrese ben marcato. Dorso ampio e muscoloso. Groppa moderatamente obliqua fin verso l’inserzione della coda. Torace potente, lungo, profondo, ampio; disceso oltre i gomiti. È ampio e possente il petto, la cui linea inferiore è convessa verso il basso.
CODA: Molto spessa alla radice.
ARTI: ANTERIORI: forte struttura ossea, arti molto muscolosi. Spalle con muscoli potenti e sporgenti. Media obliquità della scapola (circa 45° sull’orizzontale); angolo scapolo-omerale un po’ più di 90°. Braccio molto muscoloso. POSTERIORI: Gambe robuste, con forte ossatura; bene angolate. Visti da dietro gli arti posteriori sono paralleli e verticali, dando l’impressione di potenza anche se il posteriore è leggermente meno ampio dell’anteriore. Coscia molto sviluppata e spessa, con muscoli evidenti. Andatura molto elastica per un molossoide. È in grado di raggiungere grandi velocità su corte distanze scattando via radendo il terreno. PELLE: Spessa e sufficientemente rilasciata, senza eccesso di rughe.
MANTELLO/PELO: Fine, corto e morbido al tatto.
COLORE: Monocolore, in tutte le gamme del fulvo, dal mogano all’isabella. E’ desiderabile una buona pigmentazione. Sono permesse macchie bianche poco estese sul petto e all’estremità degli arti.
TAGLIA : L’altezza dovrebbe più o meno corrispondere al perimetro del cranio. Altezza al garrese Maschi 60 – 68 cm e Femmine 58 – 66 cm ma 1 cm in meno e 2 cm in più saranno tollerati. Peso: Maschi almeno 50 Kg e Femmine almeno 45 Kg con le stesse caratteristiche dei maschi, ma meno accentuate.
DIFETTI: Qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerato difetto e la severità con cui va penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità e agli effetti sulla salute e il benessere del cane.
CARATTERE: E’ un cane che si adatta subito ai ritmi familiari e soprattutto si affeziona molto a ciascun membro della famiglia dove vive. Essendo un cane inserito nella lista dei cani pericolosi , occorre parlare con il nostro amico Medico Veterinario prima di decidere di adottarne uno. In più ,come detto negli articoli precedenti, va seguito un corso per futuri proprietari di cani potenzialmente pericolosi organizzati dal Ministero e condotto da Medici Veterinari. Questo Dogo è considerato anche un cane da compagnia , ma va considerato ,prima di adottarne uno, in che ambiente andrà e con chi vivrà. Può stare con i bimbi, ma solo sotto stretta osservazione di un adulto preparato e solo per un determinato periodo di tempo. Non è un cane cattivo, ma alcuni comportamenti sgraziati e fuori luogo dei bambini possono farlo irritare con conseguenze spesso pericolose(visto la mole che ha).
A livello sanitario è un cane molto delicato: può presentare problemi cutanei ricorrenti(soffrendo spesso anche la temperatura rigida),displasie di anche e di gomito e tumori di ossa.Vita media,come tutti i molossoidi è molto ridotta(8-10 anni).
SALUTI DALL’AMBULATORIO VETERINARIO SAN VALENTINO ambvetsanvalentino@virgilio.it
Scritto da Stefano Moroni - Pubblicato sul numero 1 del 2018 nel Il Corace

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