domenica 7 maggio 2017

AZIONE CATTOLICA : 150 ANNI DI STORIA

Qui c’è aria di famiglia: mio papà e mia nonna erano dell’Azione Cattolica”, con queste parole Papa Francesco ha salutato i tanti fedeli che il 30 aprile scorso in piazza S. Pietro hanno festeggiato l’Associazione nel 150° della fondazione.

Quella dell’AC è una storia che inizia nel lontano 1867 quando, poco dopo l’Unità d’Italia, Mario Fani e Giovanni Acquaderni, fondano la prima Società della Gioventù cattolica italiana. Il motto è “preghiera, azione, sacrificio”, il programma è la devozione alla Santa Sede, la testimonianza di vita cristiana, l’esercizio della carità.
L’espansione è rapida, grazie soprattutto al radicamento capillare nelle parrocchie e nelle Diocesi.

Nel 1905 si arriva al nome di Azione Cattolica. Fondamentale sarà il confronto con don Luigi Sturzo e l’affiancamento al suo Partito Popolare e al sindacalismo cattolico ed altrettanto importante lo scontro col fascismo, che dopo aver riconosciuto l’Associazione in vista dei Patti Lateranensi (1929), nel 1931 la esautora dal compito di educare i giovani, chiudendone e saccheggiandone le sedi.
Il regime non tollera una formazione socio-culturale della gioventù italiana, espressa dai vertici cattolici in contrasto col progetto fascista che addestra le nuove generazioni alla guerra, alla violenza, al totalitarismo.
L’Azione Cattolica riesce non solo a sopravvivere ma anche a preparare i futuri quadri della Democrazia Cristiana. L’AC, come la conosciamo oggi, nasce con il Concilio Vaticano II, evento di profondo rinnovamento della Chiesa, con la nomina di Vittorio Bachelet a presidente della Giunta centrale dell’Associazione.

I figli di questa “nuova” AC che ha messo in primo piano la “scelta religiosa” senza dimenticare l’impegno politico e che è legata alla scommessa rinnovatrice del Concilio, si impongono sulla scena pubblica: Aldo Moro e Vittorio Bachelet, uomini di AC, uccisi dalle BR nel 1978 e nel 1980, a dimostrazione di quanto la loro testimonianza di laici impegnati fosse “significativa” agli occhi dei terroristi.
Se è vero che non si può guardare alla storia italiana prescindendo dalla cultura cattolica, è altrettanto vero che l’Azione Cattolica ha scritto pagine importanti di questa storia. Basta scorrere i nomi di tanti uomini e donne legati all’AC: due presidenti della Repubblica, cioè Scalfaro e Mattarella, Moro e Andreotti, Bartali, Bachelet, Falcone, La Pira, il beato Piergiorgio Frassati, nomi noti e meno noti, tantissimi uomini e donne che nel quotidiano continuano a scegliere quella scuola di fede e di vita che è l’Azione Cattolica, presente in tutte le Diocesi italiane con quattrocentomila iscritti di ogni età.

“L’AC – è stata ed è – esperienza forte dal punto di vista della formazione di un laicato adulto che, pur organico alla Chiesa e ai suoi pastori, si assume tutte intere le proprie responsabilità nelle strade di un mondo contemporaneo col quale la Chiesa del Concilio si è trovata dopo secoli di separazione e di diffidenza”. Non ci sono formule già pronte, solo armi culturali per affrontare la vita da cattolici liberi. “Duc in altum” Azione Cattolica e auguri!


Scritto da Letizia Carpineti - Pubblicato sul numero 5 del 2017 nel "Il Corace"

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