Sono tanti i dubbi che si addensano su
questa tornata elettorale, inizio ad analizzare quelli che si sono
evidenziati in casa PD riguardo al candidato a Sindaco. Prima sia De
Lillis che Afilani si ritirano dalla corsa, poi Afilani torna ma ci
ripensa, si ritira di nuovo e torna De Lillis. Tornato De Lillis
incomprensibilmente assistiamo alla candidatura di Afilani a
Consigliere Comunale (e in caso di vittoria ad Assessore).
Ma se ha
rinunciato alla candidatura a Sindaco, perché oggi si presenta
candidato a Consigliere Comunale e aspirante Assessore? Quali sono le
vere motivazioni della sua rinuncia a candidato a Sindaco?
Un fatto
comunque è certo, prendere i voti è diverso dal saper dirigere una
squadra! Altri dubbi sorgono valutando la composizione della lista di
destra. Parlo di lista di destra perché in campo ci sono solo due
liste, una di sinistra, che non è altro che la continuità
dell’amministrazione Conti, ed una di destra. Non si può
assolutamente parlare di centrodestra e di centrosinistra, in queste
elezioni manca un vero e proprio riferimento per un’area moderata
di centro, riferimento di centro conquistato nel tempo da chi lo ha
rappresentato assumendo sempre una posizione coerente e chiara nei
confronti dell’elettorato.
Torniamo ai dubbi della lista di destra.
Per comprendere il nostro ragionamento si deve partire da un dato
certo, la lista di destra è stata composta nella consapevolezza che
a partecipare alla tornata elettorale sarebbero state tre liste
definite: centrosinistra, centrodestra e Movimento 5 Stelle.
Come
detto è stata presentata una lista di destra non conoscendo gli
esiti successivi alla presentazione delle liste, tra l’altro non
completa, infatti sono stati presentati a candidati a Consigliere
Comunale quindici nominativi anziché sedici. Con una gara a tre
appare inspiegabile che non si sia provveduto a coinvolgere forze
politiche o persone rappresentanti di quell’area moderata di centro
in grado anche di poter attingere voti nell’elettorato di
centrosinistra.
È stata formata a prescindere, per favorire la
sinistra, prevedendo che il M5S avrebbe comportato una incognita sul
risultato elettorale? Chi potrebbe essere l’artefice di questo
paranoico, tortuoso e deviato disegno portato a termine magari per
tornaconti personali?
Purtroppo questo disegno è svanito nel momento
in cui il M5S non rappresenta più un pericolo essendo stato escluso
dalla competizione elettorale. L’unica cosa positiva è che il
perdente avrà comunque cinque Consiglieri Comunali. Immaginiamo
quale risultato si sarebbe potuto avere se la lista di destra avesse
dovuto competere con la lista di sinistra e con quella del M5S.
I
dubbi che ho verso la lista di destra sono gli stessi, con
motivazioni diverse, riguardo il M5S.
Nel marzo scorso un suo
qualificato rappresentante ebbe a dire pubblicamente che la lista era
pronta, mancava solo la certificazione da parte del Movimento. A
certificazione avvenuta tutto sarebbe stato a posto, invece un errore
macroscopico e grossolano (la presentazione di soli undici candidati
a Consigliere Comunale), ha provocato l’esclusione della lista.
Dall’esterno questa esclusione è apparsa come un fatto normale,
quasi come una liberazione, anche qui per favorire la sinistra? Siamo
in una competizione elettorale locale dove sappiamo che il tutto si
riduce e si intreccia a rapporti personali e a interessi locali, i
dubbi che sono stati manifestati sono sicuramente frutto di una
personale frettolosa valutazione, chiedo scusa per questo, ma
appaiono fondati perché derivano da azioni, fatti e circostanze
inequivocabili.
Cosa potrebbero nascondere i ripensamenti, i non
coinvolgimenti e gli errori? Ritorni ad personam?
Lo vedremo,
Andreotti diceva che il tempo è galantuomo! L’elettorato di Cori e
Giulianello va rispettato, non merita questo. Prepariamoci alla
prossima campagna elettorale anche per poter rappresentare in maniera
seria ed autentica quell’area dell’elettorato moderato di centro
oggi ignorato.
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