Campagna elettorale per il rinnovo di
sindaco e consiglio comunale sicuramente più soft del passato,
probabilmente figlia dei tempi (che sono grami per la considerazione
che la gente ha per la politica). Di certo la campagna per le
elezioni del 2012 ebbe momenti di punta molto più vivaci, ed anche
aspri, tra la lista di centrosinistra guidata dal sindaco uscente
Tommaso Conti, che rientrò con gran messe di consensi, e quella di
centrodestra guidata da Cristina Ricci, che si spese molto e con
grande piglio e generosità, pur non conseguendo il consenso degli
elettori.
Questa volta, invece, che pure a chiusura di un ciclo (i 10
anni del sindaco Conti) si apre una fase tutta nuova, c’è minore
presa tra la gente, più distacco, la politica interessa sempre meno,
anche se qui si parla dell’amministrazione cittadina, e sono
convinto che la partecipazione al voto sarà alta come sempre.
La
coalizione di centro-sinistra, guidata da Mauro De Lillis, uscito
molto bene dalle primarie che lo hanno consacrato candidato (e lì
c’è stata grande partecipazione popolare nella sfida con Chiara
Cochi), è riuscita ad essere compatta ed inclusiva, come prima ed
anche più (vista la entré di Antonio Betti, indipendente di
centro), ed appare – inutile dirlo – la squadra da battere, anche
perché è la diretta emanazione dell’amministrazione passata (con
Afilani uomo di punta della squadra), anche se non mancano molte
figure nuove che fanno pensare ad un serio tentativo di rinnovamento;
in caso di vittoria bisognerà vedere però se ci sarà autentico
ricambio anche nella stanza dei bottoni, e cioè nella giunta.
La
lista di centrodestra, che ha per candidato Angelo Sorcecchi, ha
sicuramente puntato ad un rinnovamento nei nomi proposti, e tiene
molto a definirsi civica e senza sigle politiche di riferimento, ma
comunque sempre di emanazione del centro-destra si tratta e qui la
lista sembra muoversi su ambiti più ristretti rispetto per esempio
alla coalizione che Cristina Ricci riuscì ad imbastire sul proprio
nome. Cinque anni fa la Ricci riuscì a mettere insieme tutte le
forze del centrodestra, il centro di area UDC (quello di Dolci,
Betti, Canale ad esser chiari) e provò anche ad aprire la lista in
senso civico, riuscendo a ricomporre le vecchie lacerazioni del
2006. Oggi invece sembra quasi che le ruggini del passato siano
ricomparse, visto che non si ha notizia di contatti intrapresi con
l’area centrista, né a Cori né a Giulianello dove pure Bruno
Canale si era mosso sin dall’inizio, manifestando di voler essere
della partita, ed anzi affermando di puntare a fare il candidato
sindaco; anche la parte forzista del centrodestra appare a ranghi
molto ridotti, mentre è la destra qui a farla da padrona (anche
quella più radicale, con Palliccia, che nel 2012 fece una propria
lista).
La compagine dei consiglieri che uscirà dalle urne – quale
che sia il risultato – risulterà comunque quasi del tutto
rappresentata da volti nuovi. Si ha l’impressione che la lista del
centrodestra (o della destra?) abbia lasciato dietro di sé uno
spazio di rappresentatività per una fetta di elettori chiamati ad
astenersi o a rivolgersi in campi altrui, e di questa “assenza”
credo possa ottenere vantaggio soprattutto lo schieramento di
centrosinistra, più strutturato e pluralista, legato anche al potere
in tutti questi anni, con un candidato sindaco già rivelatosi in
grado di saper pescare bene nei settori di area moderata.
Va anche
citato quanto capitato alla lista – di fatto formalmente mai nata –
del Movimento Cinque Stelle, che non è riuscita a presentarsi con il
numero minimo di candidati consiglieri (12) oltre alla
candidata-sindaco (Paola Piacentini), e non è stata ammessa alle
elezioni: qui sicuramente si è evidenziato un problema politico
(esiguità dei candidati) oltre ad un certo dilettantismo col quale
ci si è mossi nella fase della presentazione della lista, ma al di
là di ciò spiace tutto sommato non aver avuto un’interlocutrice
in più nel confronto cittadino, che non fa mai male.
E comunque
sarebbe bene che il movimento esplicitasse comunque i punti
programmatici essenziali della lista che non c’è, auspicando
interesse e disponibilità da parte delle altre liste alle tematiche
dei cinque stelle, sempre se reputate utili ed interessanti.
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