martedì 2 maggio 2017

ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Campagna elettorale per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale sicuramente più soft del passato, probabilmente figlia dei tempi (che sono grami per la considerazione che la gente ha per la politica). Di certo la campagna per le elezioni del 2012 ebbe momenti di punta molto più vivaci, ed anche aspri, tra la lista di centrosinistra guidata dal sindaco uscente Tommaso Conti, che rientrò con gran messe di consensi, e quella di centrodestra guidata da Cristina Ricci, che si spese molto e con grande piglio e generosità, pur non conseguendo il consenso degli elettori.

Questa volta, invece, che pure a chiusura di un ciclo (i 10 anni del sindaco Conti) si apre una fase tutta nuova, c’è minore presa tra la gente, più distacco, la politica interessa sempre meno, anche se qui si parla dell’amministrazione cittadina, e sono convinto che la partecipazione al voto sarà alta come sempre.
La coalizione di centro-sinistra, guidata da Mauro De Lillis, uscito molto bene dalle primarie che lo hanno consacrato candidato (e lì c’è stata grande partecipazione popolare nella sfida con Chiara Cochi), è riuscita ad essere compatta ed inclusiva, come prima ed anche più (vista la entré di Antonio Betti, indipendente di centro), ed appare – inutile dirlo – la squadra da battere, anche perché è la diretta emanazione dell’amministrazione passata (con Afilani uomo di punta della squadra), anche se non mancano molte figure nuove che fanno pensare ad un serio tentativo di rinnovamento; in caso di vittoria bisognerà vedere però se ci sarà autentico ricambio anche nella stanza dei bottoni, e cioè nella giunta.
La lista di centrodestra, che ha per candidato Angelo Sorcecchi, ha sicuramente puntato ad un rinnovamento nei nomi proposti, e tiene molto a definirsi civica e senza sigle politiche di riferimento, ma comunque sempre di emanazione del centro-destra si tratta e qui la lista sembra muoversi su ambiti più ristretti rispetto per esempio alla coalizione che Cristina Ricci riuscì ad imbastire sul proprio nome. Cinque anni fa la Ricci riuscì a mettere insieme tutte le forze del centrodestra, il centro di area UDC (quello di Dolci, Betti, Canale ad esser chiari) e provò anche ad aprire la lista in senso civico, riuscendo a ricomporre le vecchie lacerazioni del 2006. Oggi invece sembra quasi che le ruggini del passato siano ricomparse, visto che non si ha notizia di contatti intrapresi con l’area centrista, né a Cori né a Giulianello dove pure Bruno Canale si era mosso sin dall’inizio, manifestando di voler essere della partita, ed anzi affermando di puntare a fare il candidato sindaco; anche la parte forzista del centrodestra appare a ranghi molto ridotti, mentre è la destra qui a farla da padrona (anche quella più radicale, con Palliccia, che nel 2012 fece una propria lista).

La compagine dei consiglieri che uscirà dalle urne – quale che sia il risultato – risulterà comunque quasi del tutto rappresentata da volti nuovi. Si ha l’impressione che la lista del centrodestra (o della destra?) abbia lasciato dietro di sé uno spazio di rappresentatività per una fetta di elettori chiamati ad astenersi o a rivolgersi in campi altrui, e di questa “assenza” credo possa ottenere vantaggio soprattutto lo schieramento di centrosinistra, più strutturato e pluralista, legato anche al potere in tutti questi anni, con un candidato sindaco già rivelatosi in grado di saper pescare bene nei settori di area moderata.

Va anche citato quanto capitato alla lista – di fatto formalmente mai nata – del Movimento Cinque Stelle, che non è riuscita a presentarsi con il numero minimo di candidati consiglieri (12) oltre alla candidata-sindaco (Paola Piacentini), e non è stata ammessa alle elezioni: qui sicuramente si è evidenziato un problema politico (esiguità dei candidati) oltre ad un certo dilettantismo col quale ci si è mossi nella fase della presentazione della lista, ma al di là di ciò spiace tutto sommato non aver avuto un’interlocutrice in più nel confronto cittadino, che non fa mai male.
E comunque sarebbe bene che il movimento esplicitasse comunque i punti programmatici essenziali della lista che non c’è, auspicando interesse e disponibilità da parte delle altre liste alle tematiche dei cinque stelle, sempre se reputate utili ed interessanti.

Scritto da Antonio Belliazzi - Pubblicato sul numero 5 del 2017 nel "Il Corace"

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