sabato 31 ottobre 2020

CORONAVIRUS: TORNA LA PAURA, ANCHE A CORI

Dopo un’estate quasi tranquilla, la tanto temuta “seconda ondata” di Covid-19 sembra aver colpito l’Italia. Ma stavolta pare non essere prevalentemente concentrata nel nord. Dati aggiornati ad oggi dicono come Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Campania e Lazio siano alcune tra le regioni dove il virus circola con maggiore facilità. Per questo è stato necessario varare nuove misure restrittive, che al momento non prevedono serrata generalizzata come avvenuto in primavera. 

La provincia di Latina è stata tra le prime in Italia a sperimentare il cosiddetto “mini lockdown”. Il 9 ottobre infatti con Ordinanza Regionale è stata disposta la chiusura anticipata dei locali alle 24, contingentamento di persone che possono frequentare contemporanea-mente palestre, scuole di ballo e altre attività di natura sportiva effettuata in luoghi chiusi, numero massimo di 20 persone alle feste legate ad eventi di natura civile e religiosa, divieto di accesso presso strutture sanitarie per visite a parenti e amici ricoverati, e richiesta di optare per lo smart working, dove possibile. 



Pochi giorni dopo, quando si è raggiunto il ritmo di 10.000 nuovi positivi al giorno, è arrivato l’ultimo DPCM del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha imposto restrizioni sulla movida. Bar, pub e ristoranti devono chiudere alle 24, al tavolo non potranno esserci più di 6 ospiti, feste come matrimoni non potranno avere più di 30 persone. Sono stati disposti inoltre orari scaglionati per l’ingresso a scuola, e sono stati vietati i convegni. Non è bastato e l’ultimo DPCM datato 25 ottobre ha imposto chiusura di palestre e piscine, chiusura anticipata per bar e ristoranti alle 18, divieto di fare feste anche a seguito di eventi religiosi o civili. 

Per quel che riguarda Cori, fino al 26 ottobre, i contagiati erano 57, di cui 4 persone ricoverate e 53 in isolamento domi-ciliare. Tuttavia alcuni positivi risultano provenire dalle scuole. Per questo il sindaco Mauro De Lillis nei giorni scorsi ha disposto la chiusura dei plessi scolastici per sanificazione, mentre a Giulianello è stato allestito un drive-in per circa 120 persone tra studenti, insegnanti e personale al lavoro presso la scuola Cesare Chiominto. Dai tamponi è risultato un solo positivo. Una situazione che è seria e da non sottovalutare. Per affrontarla è bene ricordare alcune norme: lavare spesso le mani, usare la mascherina, rispettare le distanze sociali. Ma il sindaco di Cori è andato oltre, invitando la cittadinanza ad evitare incontri con parenti e amici se non necessari. Perché questo virus subdolo a quanto pare si trasmette soprattutto in famiglia, quello che consideriamo il luogo sicuro per eccellenza, dove le precauzioni vengono meno. È bene attenersi a queste poche e semplici regole, anche in vista del Natale che nessuno vorrebbe trascorrere tra le restrizioni.

Scritto da Eleonora Spagnolo - Pubblicato sul numero 7 del 2020 del "Il Corace"

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