sabato 31 ottobre 2020

SESSUALITA' E AFFETTIVITA'

Buongiorno, scrivo per avere un consiglio in merito alla situazione che sto attualmente vivendo. Frequento un uomo di 38 anni (io ne ho 35) da qualche mese, siamo entrambi sposati ma con situazioni matrimoniali infelici. Ci vediamo poco, perché viviamo lontani ed abbiamo impegni familiari e lavorativi ma ci sentiamo continuamente e ci vediamo appena possibile sul web. Quando ci vediamo passiamo splendide giornate insieme e stiamo benissimo, solo che c’è un aspetto nella sfera sessuale che mi lascia perplessa. Ogni volta che lui sta per raggiungere il piacere, si ferma e finisce da solo. La prima volta che gli ho chiesto perché mi ha risposto un po’ imbarazzato e ridendo che non ci si può lasciare andare così, e che “se fossimo stati sposati sarebbe stata un'altra cosa”. Lui riferisce di non avere rapporti con la moglie da diverso tempo, perché non ne è più attratto. È accaduto ancora e chiedendo ancora perché, mi ha detto che lui si sente più a suo agio così, che lo ha sempre fatto anche con la moglie in passato, e che non è naturale per lui fare diversamente. Mi chiedo se sia qualcosa su cui riflettere o a cui dare importanza. Gli ho chiesto se possiamo provare a fare diversamente, mi ha risposto forse, ma lo vedo molto restio a lasciarsi “andare”. Non so cosa pensare, e ammetto che la risposta che mi ha dato la prima volta continua a lasciarmi perplessa. Non credo di essere un’avventura per lui, la nostra storia richiede impegno e rischi che sarebbe sciocchi sostenere per una sola avventura; inoltre, progettiamo spesso il nostro futuro insieme. Vorrei qualche chiarimento in merito, se possibile, e sapere come possa approcciare questa situazione sinceramente un po’ strana. Grazie, Flaminia

Gentile Flaminia, la situazione che descrive in queste sue righe fa pensare ad una tendenza, da parte di quest'uomo, a non vivere "fino in fondo" (in senso simbolico) un aspetto relazionale importante, quale quello della condivisione sessuo-affettiva. Dal momento che la vita sessuale comprende aspetti sia fisici che emotivi, è plausibile pensare che nel momento in cui il piacere aumenta e raggiunge un picco massimo questi si senta impossibilitato nel condividere con la partner questo spazio condiviso. L'orgasmo infatti, sia nell'uomo che nella donna, sebbene sia associato a grande piacere, porta anche con sé l'idea del lasciarsi andare e di “perdere il controllo”. Per qualcuno, questa perdita di controllo può essere un'esperienza carica di ansia e angosce (più o meno consapevoli). Di conseguenza, se da un lato è possibile che andando avanti con la costruzione dell'intimità le cose possano gradualmente migliorare, è anche possibile dall'altro lato che lui abbia questa modalità da sempre e che quindi ci siano ragioni e cause più profonde alla base del comportamento stesso. Da quello che riporta, non sembra quindi che dipenda strettamente dalla sua persona ma dal significato che per lui assume lo stare in una relazione intima con qualcuno. Infine, andrebbero anche esplorate eventuali motivazioni (più o meno inconsce) che rimandano alla paura di una gravidanza indesiderata. Sperando di aver risposto in maniera esaustiva alla sua richiesta le ricordo che al numero 0645540806 è attivo il servizio di consulenza telefonica anonimo e gratuito, dove esperti psico-sessuologi potranno ascoltarla. Un cordiale saluto

Gaetano Gambino

Società Italiana di Sessuologia e Psicologia (SISP)

 Ogni mese diversi esperti risponderanno alle vostre domande su qualsiasi tematica legata alla sessualità e all’affettività, che potranno essere inviate all’indirizzo e-mail: corace@sisponline.it

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