sabato 31 ottobre 2020

COSA CAMBIA IN REGIONE CON IL NUOVO DPCM

Il Dpcm del Governo firmato il 24 ottobre e in vigore fino al 24 novembre introduce delle misure restrittive, primi provvedimenti per contrastare la diffusione del coronavirus, che continua a far registrare numeri in costante crescita. Nel Lazio una prima stretta è arrivata il 21 ottobre, con l'ordinanza firmata dal governatore Nicola Zingaretti, con durata di trenta giorni, che ha imposto alcune misure prima che si pronunciasse il premier, in vista all'aumento dei contagi all'interno del territorio della regione. Per quanto riguarda la Capitale, è di venerdì scorso l'ordinanza della sindaca Virginia Raggi che vieta la vendita di alcolici da asporto in città dalle ore 21. Ecco le differenze, tema per tema, tra ordinanza regionale e Dpcm e cosa cambia nel Lazio a partire da lunedì 26 ottobre con le nuove misure annunciate domenica pomeriggio in conferenza stampa. Chiusure anticipata delle attività commerciali. Il Dpcm del 24 ottobre a differenza dell'ordinanza della Regione Lazio prevede la chiusura anticipata alle ore 18 di ristoranti, bar, pizzerie, pasticcerie che potranno aprire alle 5 di mattina. I ristoranti potranno essere aperti la domenica a pranzo. Stop a sport, cinema e teatri. Le chiusure riguarderanno palestre, piscine, centri termali, sale gioco sale bingo discoteche e parchi divertimento, cinema, teatri e sale da concerto. Resteranno invece aperti i musei. Le feste restano vietate, insieme ai festeggiamenti in occasione delle cerimonie religiose, che prima invece erano concessi fino ad un massimo di trenta persone. Sospesi anche convegni e fiere, così come le competizioni sportive, tranne quelle professionistiche a livello nazionale, mentre è concessa l'attività sportiva non da contatto al di fuori di palestre e piscine. Coprifuoco. Sul fronte degli spostamenti, il Dpcm del 24 ottobre non prevede l'inserimento del coprifuoco sul territorio nazionale. Il premier Conte ha fatto appello "alla responsabilità individuale" raccomandando alla popolazione di limitarli ad "esigenze necessarie di lavoro, studio e salute". Restano inoltre consentiti gli sposta-menti tra regioni. Nel Lazio resta, come da ordinanza, invece valido almeno fino al 21 novembre il divieto agli spostamenti tra le ore 24 fino alle 5 del giorno seguente, eccezione fatta per comprovate esigenze di lavoro e serve munirsi di autocertificazione. Incremento della didattica a distanza fino al 75% e dello smart working. Per quanto riguarda la scuola, il Dpcm come l'ordinanza regionale prevede il mantenimento della didattica in presenza per elementari e medie, mentre un incremento della didattica a distanza per le superiori fino al 75 per cento, a fronte del 50 per cento previsto dal provvedimento di Zingaretti. Sul posto di lavoro caldamente racco-mandato lo smart working per la pubblica amministrazione ma anche per le aziende private.

Scritto da Roberta Adolfi - Pubblicato sul numero 7 del 2020 del "Il Corace"

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