martedì 5 ottobre 2021

COME L'ESERCIZIO FISICO PUO' MIGLIORARE LE TUE PRESTAZIONI LAVORATIVE

L'esercizio fisico regolare, in particolare l'esercizio aerobico, migliora: la velocità, l'efficienza e l'accuratezza del funzionamento cognitivo, migliora la concentrazione, migliora la tua attenzione per ciò che stai svolgendo. Andare in palestra prima o dopo il lavoro (o nella pausa pranzo) può fare miracoli in termini di prestazioni lavorative. 



Ecco come: 

  • Più efficienza
    •  I dipendenti che si esercitano regolarmente, almeno 150 minuti a settimana, sono meno spesso in malattia, hanno più energia, e sono molto più concentrati durante il lavoro, dice Michael Mantell, scrittore e psicologo. Tutto ciò può tradursi in un aumento complessivo della produttività del 15 per cento, secondo la ricerca di Leeds Metropolitan University del Regno Unito. Ecco che in una giornata lavorativa di otto ore abbiamo guadagnato un ora e dodici minuti… et voilà, trovato il tempo per la palestra! 
  • Più creatività 
    • L'attività fisica favorisce un equilibrio mentale più oculato, più autocontrollo, meno stress, un approccio più rilassato in situazioni difficili; questo è necessario per il pensiero creativo, dice sempre Mantell. 
  • Aumenta la performance 
    • del tuo cervello L’attività fisica esalta le aree del cervello che sono responsabili per le interazioni sociali, la memoria, la navigazione, e la regolazione delle emozioni, dice una recensione della Neurobiology of Aging. In sostanza, l'esercizio fisico può aiutarvi ad uscire dalle situazioni lavorative più difficili con nonchalance. 
  • Più sicurezza 
    • I dipendenti che si vedono più in forma hanno un’immagine di sé più positiva e più fiduciosa in sé stessi. Sono anche considerati meglio dai colleghi di lavoro. 
  • Riduce lo stress da lavoro 
    • Una ricerca pubblicata sul “Journal of Cardiopulmonary Rehabilitation and Prevention” ha studiato gli effetti antistress da esercizio fisico. I ricercatori hanno preso in considerazione 57 lavoratori a dieta che dovevano perdere peso e smettere di fumare; chi si esercitava regolarmente ha accusato meno stress rispetto al gruppo di controllo. 
  • Diminuisce della sindrome da “burnout” 
    • L'esercizio fisico produce una proteina chiamata PGC-1alpha, che si scinde in chinurenina, una sostanza che si accumula a causa dello stress", dice Mantell. "Questo riduce il rischio di depressione e dall’effetto “burnout da lavoro. 
  • Ti rende più flessibile 
    • In un altro studio i ricercatori hanno diviso 118 adulti più anziani in due gruppi. Un gruppo frequentava un corso di Hatha Yoga e un gruppo frequentava un corso di stretching. Quelli che hanno fatto lo Yoga ha avuto tempi di reazione più brevi per il passaggio dei compiti rispetto ai loro colleghi di stretching. Ciò significa che questi avranno un tempo di adattamento più breve a nuovi incarichi lavorativi. Lo studio è stato pubblicato sulle riviste di Gerontologia. 
  • Ti aiuta ad elaborare più rapidamente le informazioni 
    • Se vuoi essere (o rimanere) più svelto e più sveglio nelle sale riunioni, aumenta il tuo passo e non rallentare mai. Numerosi studi hanno collegato la velocità di elaborare le informazioni all’energia che ci metti nella tua attività fisica. Quindi non rallentare. In effetti, sempre lo studio Gerontologia ha rilevato che il rallentamento della velocità di andatura può pronosticare un decadimento mentale. 
  • Ti rende resiliente 
    • Una atleta sa benissimo cosa vuol dire “non mollare”. Quanto è grande la tentazione a mollare quando i muscoli bruciano? La resilienza, cioè la capacità di rialzarsi dopo un forte stress può servire bene in ufficio o in fabbrica. Una ricerca pubblicata sul “Journal of Sports Sciences” ha scoperto che gli atleti affrontano tre tipi di stress: personali, organizzativi e competitivi. 
I benefici psicologici dell'esercizio fisico, cioè la positività, la motivazione, la fiducia e la concentrazione ti aiutano a spingerti oltre per raggiungere i tuoi obiettivi. Buon allenamento!

Scritto da Andrea Pistilli - Pubblicato sul numero 7 del 2021 del "Il Corace"

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