La Banda è stata accolta dal sindaco, Mauro De Lillis, a piazza Signina, dove i musicisti hanno dunque salutato la città prima di salire al santuario. Come detto, ampia è stata la partecipazione del popolo corese, sempre nel rispetto delle norme anti-Covid, che ha potuto apprezzare il programma proposto: Inno Pontificio, Cuore Abruzzese (Marcia Sinfonica) di Orsomando, Carmen (Ouverture) di Bizet, Ave Maria di Gounod, Omaggio a Ennio Morricone, Guglielmo Tell (Ouverture) di Rossini, Rapsodia Napoletana, Fratelli d'Italia.
Alla direzione si sono alternati il M° Giuseppe Cimini e il M° Stefano Iannilli e, a chiusura del concerto, è stata eseguita una speciale versione di ‘Mira al tuo popolo’, l’inno sacro per eccellenza con cui sempre i coresi si rivolgono alla Madonna del Soccorso. Al termine dell’esibizione, scambio dei doni tra il sindaco De Lillis - che, a nome della città, ha regalato la apprezzate stampe di Giovambattista Piranesi, quelle del Carosello Storico e il libro ‘La Processione’ curato da Piero Manciocchi – e i Maestri Cimini e Iannilli – che hanno fatto omaggio di un volume sulla storia della Banda Musicale del Corpo della Gendarmeria Vaticana.
Nei prossimi mesi continueranno i festeggiamenti legati all’importante ricorrenza del cinquecentenario, a dimostrazione del forte legame dei coresi con la loro “Protettrice” e con il santuario e di quanto la Madonna del Soccorso faccia parte dell’identità di ogni corese. “Il concerto – così il sindaco Mauro De Lillis e l’assessore alla Cultura Paolo Fantini - fa parte del programma di iniziative che si stanno articolando nel corso di questi mesi grazie alla collaborazione tra amministrazione comunale, istituzioni religiose e tante associazioni della Città. Un evento eccezionale che dà il giusto riconoscimento ad una ricorrenza così importante per la Città”.
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