mercoledì 6 ottobre 2021

RICOMINCIO DA TE

Sono qui, ti penso, la mia mente spazia in quel tempo lontano, lontano da noi e lontano da tutti. L’estate è ormai finita, quest’anno mi sembra sia stata più breve del solito. Non so perché. Il tempo, già, questo strano elemento, che scorre e non si ferma mai. A volte sembra dilatarsi all’infinito, altre volte sembra che le ore corrano come le lancette dei secondi di un orologio. Un orologio del tuo tempo. Un orologio personalizzato con il tempo sincronizzato sugli eventi. È strano, è difficile da comprendere. Eppure, è sempre li che scorre inesorabile. 

Che ne pensate? Qual è il vostro tempo? Siete sicuri di conoscerlo? Io no, lo vedo lo subisco, ma non lo conosco. Forse adesso ho imparato, ma in effetti è una storia forse troppo complicata per essere raccontata. Sì, ok avete ragione. Cosa posso dirvi ancora? Vi vedo qui davanti a me, sì tutti proprio di fronte. Oramai si rientra tutti a lavoro in presenza. Il lavoro da casa sta ormai volgendo al termine. Occorre, serve, è necessario, forse indispensabile un ritorno alla normalità. Una normalità distorta dalle idee. Dalle idee di non sapere cosa fare. Di pensare ad un domani come ieri, ma diverso da oggi. 

Sarà mai possibile? Sì, ne sono sicuro, in effetti tra qualche giorno avremo tutti necessità del lasciapassare obbligatorio. Il lasciapassare. Servirà sempre per più cose. Gli irriducibili dovranno fare qualcosa. Forse alla fine si adegueranno tutti? Tutti uguali ed allineati ad un qualcosa che non si conosce, o che forse si conosce fin troppo bene. Poco, anzi molto poco è lasciato all’immaginazione. Voi che ne dite? Si riuscirà mai a trovare una quadra? Sinceramente non penso, ma in fondo diciamo di sì. La massa. La massa, questa sconosciuta, con il più alto grado di potere, un potere che esercita senza saperlo, un potere che non esercita e forse consapevolmente rimette nelle mani di qualcun altro. Chi è questo qualcun altro? Qualcuno che passa le giornate a vedere cosa fai. A vedere come può convincerti a fare quello che lui vuole. Non so. Quello che vi posso dire è solo una cosa: fate attenzione. Forse non è tutto come sembra, forse non è tutto quello che voi vedete. 

Siete pronti? Alla fine, c’è poco da fare. Pieno di benzina e si parte. Si parte all’avventura di un cambio, di un ritorno, di un futuro, di un presente senza il passato. D’altronde almeno per il momento un altro metodo non c’è. Io non riesco a vederlo, se voi ci riuscite o avete un piccolo spunto fatevi avanti. Fatevi avanti con le vostre idee, idee sensate per un futuro migliore. Ne avete? Condividetele. Quello che vedo, quello che ascolto in effetti sono le poche idee di pochi, rilanciate da molti. Con un tam, tam chiaro e forte. Forse siamo tutti uguali, forse non lo siamo. Forse proviamo soltanto ad esserlo. Vi ricordate la quadra? Ecco, secondo me non la troveremo mai. Si avvicina la mezzanotte. È ora di andare a dormire. È ora di addormentarsi immaginando un risveglio migliore. Io ne sono sicuro. Pian piano lo capiremo, pian piano ci arriveremo. Domani è un altro giorno.

Scritto da Antonio Moroni - Pubblicato sul numero 7 del 2021 del "Il Corace"

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