giovedì 9 aprile 2020

QUALE FUTURO?

Analizzando il quadro generale, la maggior parte delle persone sono in quarantena e non lavorano; altri lottano contro questo orrendo virus ed altri aiutano queste persone malate a lottare ed altri ancora lavorano per cercare di mandare avanti il Paese. Questa è la nostra suddivisione sommaria. La gente esce di casa solo per la spesa o per situazioni di necessità o per lavoro, gli altri a casa. Grandi contraddizioni nelle decisioni del Governo (Non mi riferisco all'orientamento politico, ma ad alcune scelte fatte), molta confusione e poco appoggio agli imprenditori. Ripeto, non ne sto facendo una questione politica, solo analitica. Da cittadina italiana vorrei più tutela, più aiuti, più controllo..razionalmente capisco che sono cose non facili da realizzare o da gestire, non siamo pochi e le sfaccettature di ogni aspetto sono molteplici. Alcune cose potevano essere sistemate prima, a prescindere dal periodo che stiamo vivendo attualmente, perché magari erano importanti anche in tempo non sospetti. Pensiamo ad esempio agli ospedali chiusi ed alla scarsità delle attrezzature mediche, qualunque esse siano.

Si poteva pensare ad un sistema di tutela dei titolari di partita Iva, non dandoli mai per scontati; alle imprese, che magari sceglievano di pagare gli stipendi piuttosto che una scadenza fiscale, confidando in tempi migliori. Per i lavoratori dipendenti, tutela e sostegno, più interventi utili a sostegno dei diritti, invece che escamotage. Tutto questo attualmente si aggiunge all'emergenza medica che viviamo. La popolazione risente della chiusura degli ospedali, in quanto ora ė importante avere un piccolo punto dove rivolgersi in caso di emergenza, non solo da Covid-19, perché la gente può farsi male mentre lavora, può non sentirsi bene e potrebbe avere patologie da tempo che necessitano di cure ed assistenza; ai medici sarebbe utile ora avere strumenti necessari per svolgere il loro lavoro, in sicurezza ed in modo efficiente; ai titolari di partita Iva potrebbero sentirsi meno soli e più tutelati. 
I lavoratori dipendenti meno sfruttati e non in balia di leggi ambigue. Le conseguenze di tutto ciò, nei vari ambiti ed applicazioni, implicano dei comportamenti e delle situazioni che non sto qui ad elencare, poiché credo siamo lampanti e scontati. Nessuno poteva immaginare la venuta di questo orrendo virus e la devastazione generale che ha portato con sé, ma potevamo essere più efficienti a prescindere da questo. 

È facile pensare che va sempre tutto bene e quindi, umanamente, siamo portati a pensare che una cosa non serve, di un'altra non ne abbiamo bisogno, quella cosa si può ridurre.. Non dovrebbe essere così a prescindere. Ogni scelta a qualsiasi livello venga presa, che sia in famiglia od a livello nazionale, ha le sue conseguenze, presto o tardi presenta il conto. Non mi sto riferendo solo od in gran parte dalla Sanità; le scelte “rilassate" riguardano tutti gli aspetti che ci circondano la qualsiasi livello di analisi. Oggi ci sentiamo più italiani, più vicini, più combattenti, più uniti.. dovevamo esserlo a prescindere. Nel rispetto di tutto e tutti, per il principio che se una cosa non riguarda me non significa che non interessi nessuno. Dobbiamo essere uniti oggi, per combattere insieme questo periodo ed uscirne al più presto possibile, ma dobbiamo continuare ad esserlo. 

Scritto da Eleonora Angelini

Pubblicato sul numero 3 del 2020 del "Il Corace"

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