venerdì 10 aprile 2020

IL GIALLO PASOLINI

Caro lettore, sono le 06:30 del 2 novembre 1975 quando il corpo martoriato e senza vita di Pier Paolo Pasolini viene ritrovato da una donna sulla spiaggia dell'Idroscalo di Ostia. Un delitto, quello dello scrittore friulano, ancora con tanti, troppi punti interrogativi. Dell'omicidio fu accusato e condannato in primo grado l'allora diciassettenne (oggi deceduto anche lui) Pino Pelosi, detto “la rana”. Il caso fu chiuso abbastanza in fretta, come a volersi liberare di una verità parecchio scomoda a tanti. Pelosi raccontò di non voler uccidere Pasolini, ma che fu “costretto” a seguito di una lite dopo diverse insistenze sessuali dello stesso intellettuale e cineasta. Quindi Pino la rana salì a bordo dell'auto dello scrittore e travolse più volte con le ruote il corpo provocandone la morte. Ma davvero un solo uomo, per di più gracilino e malmesso, avrebbe potuto commettere un così brutale assassinio nei confronti di una persona agile e forte come era Pasolini? Possibile che Pelosi quella sera fosse solo? Davvero tutto quanto può ridursi a un semplice incidente, a un semplice episodio di “ragazzi di vita”, o c'è dell'altro dietro? A queste e a tante altre domande cerca di rispondere il romanzo di Massimo Lugli pubblicato recentemente: Il giallo Pasolini. Il romanzo di un delitto italiano.


- Marco Corvino, giovane giornalista in prova di Paese Sera e grande ammiratore di Pasolini, si lancia all'arrembaggio in un'inchiesta solitaria e non autorizzata che lo porterà a scoprire i tanti lati oscuri della vicenda e le incongruenze della versione ufficiale. In una Roma nuda e cruda degli anni '70, l'indagine di Corvino si snoda tra gli ambienti dei marchettari e spacciatori della Stazione Termini e le baracche di Ostia, tra la redazione di Paese Sera e lo studio dell'avvocato Nino Marazzita. Individui poco raccomandabili come Jonny lo zingaro, Scaracchio e Braciola diventano le principali fonti dalle quali reperire informazioni preziose riguardo l'assassinio. Oriana Fallaci, alter ego femminile di Pasolini, una preziosa alleata che per prima, tramite le pagine de L'Europeo, ha sposato sin da subito la tesi del duplice omicidio. Pasolini era un personaggio scomodo, questo è chiaro. Petrolio, il romanzo incompiuto che stava cercando di terminare e pubblicato postumo nel 1992, avrebbe messo a nudo diverse verità sul mondo Eni e le varie multinazionali petrolifere. Verità che qualcuno voleva nascondere mettendo a tacere per sempre lo stesso Pasolini. Ecco allora che il romanzo di Lugli tenta di riportare a galla proprio quelle verità, riconsegnando (almeno in parte) alla Storia i fatti reali sulla sua tragica morte e ciò che realmente è accaduto quella notte del 2 novembre 1975.
Buona lettura.

Il giallo Pasolini. Il romanzo di un delitto italiano – Massimo Lugli, 2019

Scritto da Tommaso Guernacci

Pubblicato sul numero 3 del 2020 del "Il Corace"

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