sabato 30 maggio 2020

IL COVID- 19 CI HA RESO MIGLIORI?

Il Coronavirus ci ha cambiati. Ha cambiato il modo di vedere ogni cosa, anche la più piccola; ha cambiato il modo con cui ci relazioniamo con le persone, ha cambiato il nostro modo di fare la spesa, di vedere gli amici ed i parenti, insomma tutta la nostra vita e le cose che ci sembravano scontate o normalmente logiche. Cosa non ė cambiato? In fondo non siamo cambiati noi, popolo italiano, e credo di poter dire, del mondo intero. Siamo sempre noi, con qualche modifica. C'è qualcos'altro che non è cambiato..il modo di gestire le questioni a livello economico e politico da parte dei nostri vertici. Guidare un Paese in questo momento, in generale, non è cosa facile; mantenere rapporti internazionali altrettanto. Mi chiedo però perché tutto sia stato gestito, da tutti i Paesi, solo a livello politico ed economico. Mentre le persone morivano di Covid-19, i politici di tutti i Paesi, miravano ai propri interessi economici; mentre le aziende chiudevano, i governanti si preoccupavano dell'impatto economico futuro che potrebbero avere le erogazioni di sussidi, a qualsiasi livello, che sia statale o regionale. Mentre i lavoratori chiedevano risposte, il problema era attaccare il tizio del partito politico opposto al proprio. Non c’è stata unità per il bene comune. Ripeto, situazione difficile ad ogni livello di analisi. Si è promesso con molti se e troppi ma; eroghiamo la cassa integrazione creandone un modello ad hoc per la situazione, snelliamo le modalità di richiesta ed accessibilità ma non il modo di operare a priori degli Enti incaricati della gestione. Eroghiamo aiuti alle imprese, ma per averli è necessario fornire garanzie; permettiamo alle aziende di non pagare alcuni tipi di tasse e tributi, ma quelli più gravosi restano in capo alla ditta, almeno che non sia sul lastrico. Mentre questo accade, si pensa a quale politico ha detto cosa. No, noi italiani non siamo cambiati, siamo sempre i soliti. Siamo quelli che puntano il dito e pensano alle cose futili (abbiamo fatto tanto per avere questa reputazione!); ma noi cittadini abbiamo imparato ad essere diversi. Il Sud che aiuta il Nord e viceversa, chi ha dona o aiuta il prossimo. Chi pensa a se stesso e magari inconsciamente, pensa anche agli altri, perché il gesto egoistico dell’approccio “sto lontano dalla gente perché infetta" crea benefici a se stessi ed agli altri. I problemi ed i casi da analizzare del periodo sono infiniti ed interessanti, e credo che aspetterò a trarre conclusioni analitiche definitive. Per il momento, oltre quanto detto, penso che siamo davvero migliori nell'animo e più sensibili in generale, qualsiasi sia l’intesa che ognuno di noi da al contesto di applicazione. Per quanto mi riguarda, ho imparato a cucinare!

Scritto da Eleonora Angelini - Pubblicato sul numero 4 del 2020 del "Il Corace"




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