Il Coronavirus ci ha cambiati. Ha
cambiato il modo di vedere ogni cosa, anche la più piccola; ha
cambiato il modo con cui ci relazioniamo con le persone, ha cambiato
il nostro modo di fare la spesa, di vedere gli amici ed i parenti,
insomma tutta la nostra vita e le cose che ci sembravano scontate o
normalmente logiche. Cosa non ė cambiato? In fondo non siamo
cambiati noi, popolo italiano, e credo di poter dire, del mondo
intero. Siamo sempre noi, con qualche modifica. C'è qualcos'altro
che non è cambiato..il modo di gestire le questioni a livello
economico e politico da parte dei nostri vertici. Guidare un Paese in
questo momento, in generale, non è cosa facile; mantenere rapporti
internazionali altrettanto. Mi chiedo però perché tutto sia stato
gestito, da tutti i Paesi, solo a livello politico ed economico.
Mentre le persone morivano di Covid-19, i politici di tutti i Paesi,
miravano ai propri interessi economici; mentre le aziende chiudevano,
i governanti si preoccupavano dell'impatto economico futuro che
potrebbero avere le erogazioni di sussidi, a qualsiasi livello, che
sia statale o regionale. Mentre i lavoratori chiedevano risposte, il
problema era attaccare il tizio del partito politico opposto al
proprio. Non c’è stata unità per il bene comune. Ripeto,
situazione difficile ad ogni livello di analisi. Si è promesso con
molti se e troppi ma; eroghiamo la cassa integrazione creandone un
modello ad hoc per la situazione, snelliamo le modalità di
richiesta ed accessibilità ma non il modo di operare a priori degli
Enti incaricati della gestione. Eroghiamo aiuti alle imprese, ma per
averli è necessario fornire garanzie; permettiamo alle aziende di
non pagare alcuni tipi di tasse e tributi, ma quelli più gravosi
restano in capo alla ditta, almeno che non sia sul lastrico. Mentre
questo accade, si pensa a quale politico ha detto cosa. No, noi
italiani non siamo cambiati, siamo sempre i soliti. Siamo quelli che
puntano il dito e pensano alle cose futili (abbiamo fatto tanto per
avere questa reputazione!); ma noi cittadini abbiamo imparato ad
essere diversi. Il Sud che aiuta il Nord e viceversa, chi ha dona o
aiuta il prossimo. Chi pensa a se stesso e magari inconsciamente,
pensa anche agli altri, perché il gesto egoistico dell’approccio
“sto lontano dalla gente perché infetta" crea benefici a se
stessi ed agli altri. I problemi ed i casi da analizzare del periodo
sono infiniti ed interessanti, e credo che aspetterò a trarre
conclusioni analitiche definitive. Per il momento, oltre quanto
detto, penso che siamo davvero migliori nell'animo e più sensibili
in generale, qualsiasi sia l’intesa che ognuno di noi da al
contesto di applicazione. Per quanto mi riguarda, ho imparato a
cucinare!
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