In merito all’articolo apparso sullo
scorso numero del mensile “Il Corace” intitolato “È fatta”,
ritengo doveroso rettificare alcune informazioni in esso contenute. È
stato scritto che il Palasport di Stoza “sembrerebbe adibito
esclusivamente alla ginnastica artistica”.
Vorrei precisare che
quando è stata fatta la gara per l’assegnazione del palazzetto,
noi abbiamo partecipato come Ginnastica Cora e non come un insieme
di attività pseudo - culturali, pseudo - sportive o attività
speudo-gastronomiche.
Presso il Palazzetto di Stoza infatti, oltre
alle attività di ginnastica artistica - maschile e femminile -
ginnastica ritmica e ginnastica posturale offerte dall’Associazione
Ginnastica Cora, si svolgono anche i seguenti corsi: scherma - sia
maschile che femminile - tenuto dalla società A.S.D. Aprilia
Scherma; ballo, tenuto dalla A.S.D. Balla con noi città di Cori;
karate, in collaborazione con l’A.S.I Bujutsu affiliato all’ente
di promozione sportiva Associazione Sport Sociali Italiani e
preparazione fisica dei piccoli calciatori dell’A.S.D. Monti Lepini
Calcio Cori.
A proposito di sport, colgo l’occasione per comunicare
ai lettori che la Federazione Ginnastica d’Italia, tramite il
Comitato Regionale del Lazio, ha proposto all’Associazione
Ginnastica Cora di istituire un Polo Tecnico Regionale di Zona, in
quanto ritenuta in possesso dei requisiti tecnici e organizzativi.
Questo perché noi da 43 anni facciamo solo una cosa: sport.
Ma
andiamo avanti con l’articolo in oggetto. Vorrei ricordare che a
Cori ci sono spazi già proposti per attività culturali (vedi museo
e biblioteca), spazi per valorizzare i prodotti coresi (vedi il
Centro Congressi “Ponte della Catena”) ecc. Qualche riga dopo si
insinua che siano stati fatti cambiamenti strutturali di dubbia
regolarità all’immobile. Anche qui, l’informazione non è
corretta.
Abbiamo ripristinato l’ingresso principale e originale
del palazzetto; nella zona del cosi detto bar, non abbiamo fatto
altro che ripristinare lo stato dei luoghi, cioè una palestrina.
Originariamente, quando Stoza era ancora un centro sportivo degno di
questo nome, non c’era né il bar di cui si parla nell’articolo
né c’erano due cucine al posto dei bagni per il pubblico. E
chiunque si occupi di organizzazione di eventi sa che tra le
prerogative che un luogo deve avere per ospitare manifestazioni di
qualsiasi genere è proprio la dotazione di bagni per il pubblico,
non le cucine come se dovesse essere trasformato in ristorante un
luogo proposto principalmente per lo sport.
È stato anche scritto
che avremmo “negato l’utilizzo degli spazi al saggio di fine
attività scolastica materna”. Falso anche questo. Vorrei capire a
quale scuola materna si riferisce l’autore anonimo dell’articolo.
Invece il palazzetto è stato concesso per ben due volte ai due
asilo nido, sempre di Cori, che lo hanno già prenotato ancora una
volta per il mese di maggio 2017.
Riguardo all’ultimo dubbio
amletico dell’autore dell’articolo: “è questo che la
popolazione vuole?” credo che la risposta sia nelle 150 persone che
quest’anno si sono iscritte alle nostre attività e che,
approfittando dello spazio offertomi, voglio ringraziare uno ad uno.
Scritto da Tonino Cucchiarelli
Noi abbiamo scritto questo:
“Torniamo
sul Palasport di Stoza. Cosa è diventato il Palasport di Stoza?
Sembrerebbe essere diventato un palazzetto adibito esclusivamente
alla ginnastica artistica. Crediamo di non esagerare affermandolo
perché risulta che quasi i due terzi della palestra sono occupati da
pedane e strumenti fissati al pavimento esclusivi per la ginnastica e
l’altra parte da vari tappeti e pedane movibili per il corpo
libero.
L’intento della amministrazione comunale è sempre stato
quello di far ospitare, indipendentemente dall’attività del
gestore del Palazzetto, discipline ed eventi proposti da tutte le
Associazioni sportive e culturali presenti nel nostro territorio? Ad
oggi purtroppo il Palasport di Stoza e chi lo gestisce pare non
offrire più spazi per altre attività sportive o culturali.
Inoltre
l’immobile risulta abbia subito un cambiamento strutturale che non
sappiamo se è stato approvato dall’amministrazione o se è stato
effettuato unilateralmente dal gestore. Se così fosse sarebbe un
fatto gravissimo. Pare che l’ingresso principale del Palazzetto
dove era presente anche il bar sia stato abbattuto per farne una sala
per altri fini.
Ricordiamo che quell’ingresso con bar è costato
decine di migliaia di euro ed era composto da banconi di legno
pregiato che, a quanto riferiscono, non si sa dove siano andati a
finire.
Probabilmente Cori con il suo Palasport ed in particolare con
questa gestione non potrà più offrire tutti quegli eventi che lo
hanno reso famoso in campo nazionale. Ricordiamo vari convegni
nazionali sullo sport, sul bullismo, sulle qualità e produzioni
degli olii extra vergini di oliva, le tantissime rassegne teatrali e
di danza, campionati nazionali di Karate, interregionali di grande
Boxe, titoli Internazionali di Kick Boxing, titoli Italiani ed
Europei di K1, campionati Italiani di Tennis tavolo, Stage Nazionali
di difesa personale, Semi Contact, Light Contact e Kick Light, molti
tornei di tennis proposti nei due campi che attualmente risultano
abbandonati a se stessi, vari festival della magia dedicati ai
bambini, manifestazioni canore di tantissimi artisti di fama
nazionale, feste dedicate alla Epifania.
Cosa ancor più grave
sarebbe il fatto di aver negato l’utilizzo degli spazi al saggio di
fine attività scolastica materna con la rappresentazione della
recita dei bambini. Speriamo che ciò non sia accaduto. La domanda
che sorge spontanea è: chi deve controllare l’operato del gestore?
È giusto che lo spazio del palazzetto venga utilizzato per lo più
dal gestore e che altre attività non ne possono usufruire? Nella
passata gestione l’utilizzo del palazzetto, previa regolare
domanda, veniva concesso a tutti nessuno escluso. Crediamo sia un
grave danno essere costretti a recarsi presso paesi limitrofi quali
Cisterna, Latina e Velletri a richiedere spazi nei Palasport per
effettuare eventi che darebbero come in passato lustro a Cori.
Il
Palasport oggi è solo un’ esclusiva per la ginnastica artistica, è
questo che l’amministrazione e la popolazione vuole? Ci auguriamo
che chi di dovere intervenga ponendo questi importanti e fondamentali
punti fermi nel prossimo bando che sembra previsto per il prossimo
mese di marzo”. Il responsabile dell’Associazione Ginnastica Cora
non pare aver risposto in maniera puntuale e precisa alle nostre
domande. Aver partecipato alla gara per l’assegnazione della
gestione del Palazzetto e dei campi da tennis di Stoza, significa
proprio attenersi scrupolosamente a quanto previsto dal Bando e
rispettare lo stato dei luoghi così come trova vasi al momento
dell’assegnazione. I lavori per ripristinare "l’ingresso
principale e originale del palazzetto” sono stati autorizzati
dall’Amministrazione Comunale o era già previsto nel Bando?
Quando
parla delle altre Associazioni che hanno usufruito nella passata
gestione dell’utilizzo del palazzetto, tramite regolare richiesta,
definendole quasi con disprezzo attività pseudo culturali, pseudo
sportive e pseudo gastronomiche, forse dimentica che queste
Associazioni hanno dato al nostro Paese lustro e grandi
soddisfazioni.
Dire che in un palazzetto non si possa effettuare
sport, spettacolo e degustazione di prodotti tipici locali vuol dire
essere fuori dalla realtà, basterebbe guardare cosa accade in altre
città italiane dove si organizzano eventi con il Patrocinio dei
rispettivi Comuni in Palasport e Stadi. Abbiamo posto il problema del
difficile utilizzo del Palasport di Stoza per effettuare un evento in
quanto la metà dello stesso è praticamente occupata stabilmente da
pedane e attrezzature per la ginnastica (come si evince dalla foto in
basso), ma non è stata data risposta.
Il responsabile
dell'Associazione Ginnastica Cora coglie l'occasione, con la sua
lettera, per informare i lettori che il Palasport è stato proposto
per diventare un polo tecnico Regionale per la Ginnastica Artistica,
di questo ne è a conoscenza anche l’Amministrazione Comunale? A
breve non si dovrebbe effettuare la nuova gara di bando per la
gestione della intera struttura di Stoza?
Teniamo a precisare infine
che in un mensile debitamente registrato gli articoli non firmati non
sono mai e poi mai anonimi, c’è una redazione ed un Direttore
Responsabile.
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