lunedì 13 marzo 2017

A PROPOSITO DEL PALASPORT

In merito all’articolo apparso sullo scorso numero del mensile “Il Corace” intitolato “È fatta”, ritengo doveroso rettificare alcune informazioni in esso contenute. È stato scritto che il Palasport di Stoza “sembrerebbe adibito esclusivamente alla ginnastica artistica”.

Vorrei precisare che quando è stata fatta la gara per l’assegnazione del palazzetto, noi abbiamo partecipato come Ginnastica Cora e non come un insieme di attività pseudo - culturali, pseudo - sportive o attività speudo-gastronomiche.

Presso il Palazzetto di Stoza infatti, oltre alle attività di ginnastica artistica - maschile e femminile - ginnastica ritmica e ginnastica posturale offerte dall’Associazione Ginnastica Cora, si svolgono anche i seguenti corsi: scherma - sia maschile che femminile - tenuto dalla società A.S.D. Aprilia Scherma; ballo, tenuto dalla A.S.D. Balla con noi città di Cori; karate, in collaborazione con l’A.S.I Bujutsu affiliato all’ente di promozione sportiva Associazione Sport Sociali Italiani e preparazione fisica dei piccoli calciatori dell’A.S.D. Monti Lepini Calcio Cori.

A proposito di sport, colgo l’occasione per comunicare ai lettori che la Federazione Ginnastica d’Italia, tramite il Comitato Regionale del Lazio, ha proposto all’Associazione Ginnastica Cora di istituire un Polo Tecnico Regionale di Zona, in quanto ritenuta in possesso dei requisiti tecnici e organizzativi. Questo perché noi da 43 anni facciamo solo una cosa: sport.

Ma andiamo avanti con l’articolo in oggetto. Vorrei ricordare che a Cori ci sono spazi già proposti per attività culturali (vedi museo e biblioteca), spazi per valorizzare i prodotti coresi (vedi il Centro Congressi “Ponte della Catena”) ecc. Qualche riga dopo si insinua che siano stati fatti cambiamenti strutturali di dubbia regolarità all’immobile. Anche qui, l’informazione non è corretta.

Abbiamo ripristinato l’ingresso principale e originale del palazzetto; nella zona del cosi detto bar, non abbiamo fatto altro che ripristinare lo stato dei luoghi, cioè una palestrina. Originariamente, quando Stoza era ancora un centro sportivo degno di questo nome, non c’era né il bar di cui si parla nell’articolo né c’erano due cucine al posto dei bagni per il pubblico. E chiunque si occupi di organizzazione di eventi sa che tra le prerogative che un luogo deve avere per ospitare manifestazioni di qualsiasi genere è proprio la dotazione di bagni per il pubblico, non le cucine come se dovesse essere trasformato in ristorante un luogo proposto principalmente per lo sport.

È stato anche scritto che avremmo “negato l’utilizzo degli spazi al saggio di fine attività scolastica materna”. Falso anche questo. Vorrei capire a quale scuola materna si riferisce l’autore anonimo dell’articolo. Invece il palazzetto è stato concesso per ben due volte ai due asilo nido, sempre di Cori, che lo hanno già prenotato ancora una volta per il mese di maggio 2017.

Riguardo all’ultimo dubbio amletico dell’autore dell’articolo: “è questo che la popolazione vuole?” credo che la risposta sia nelle 150 persone che quest’anno si sono iscritte alle nostre attività e che, approfittando dello spazio offertomi, voglio ringraziare uno ad uno.

Scritto da Tonino Cucchiarelli


Noi abbiamo scritto questo:
“Torniamo sul Palasport di Stoza. Cosa è diventato il Palasport di Stoza? Sembrerebbe essere diventato un palazzetto adibito esclusivamente alla ginnastica artistica. Crediamo di non esagerare affermandolo perché risulta che quasi i due terzi della palestra sono occupati da pedane e strumenti fissati al pavimento esclusivi per la ginnastica e l’altra parte da vari tappeti e pedane movibili per il corpo libero.

L’intento della amministrazione comunale è sempre stato quello di far ospitare, indipendentemente dall’attività del gestore del Palazzetto, discipline ed eventi proposti da tutte le Associazioni sportive e culturali presenti nel nostro territorio? Ad oggi purtroppo il Palasport di Stoza e chi lo gestisce pare non offrire più spazi per altre attività sportive o culturali.

Inoltre l’immobile risulta abbia subito un cambiamento strutturale che non sappiamo se è stato approvato dall’amministrazione o se è stato effettuato unilateralmente dal gestore. Se così fosse sarebbe un fatto gravissimo. Pare che l’ingresso principale del Palazzetto dove era presente anche il bar sia stato abbattuto per farne una sala per altri fini.
Ricordiamo che quell’ingresso con bar è costato decine di migliaia di euro ed era composto da banconi di legno pregiato che, a quanto riferiscono, non si sa dove siano andati a finire.

Probabilmente Cori con il suo Palasport ed in particolare con questa gestione non potrà più offrire tutti quegli eventi che lo hanno reso famoso in campo nazionale. Ricordiamo vari convegni nazionali sullo sport, sul bullismo, sulle qualità e produzioni degli olii extra vergini di oliva, le tantissime rassegne teatrali e di danza, campionati nazionali di Karate, interregionali di grande Boxe, titoli Internazionali di Kick Boxing, titoli Italiani ed Europei di K1, campionati Italiani di Tennis tavolo, Stage Nazionali di difesa personale, Semi Contact, Light Contact e Kick Light, molti tornei di tennis proposti nei due campi che attualmente risultano abbandonati a se stessi, vari festival della magia dedicati ai bambini, manifestazioni canore di tantissimi artisti di fama nazionale, feste dedicate alla Epifania.

Cosa ancor più grave sarebbe il fatto di aver negato l’utilizzo degli spazi al saggio di fine attività scolastica materna con la rappresentazione della recita dei bambini. Speriamo che ciò non sia accaduto. La domanda che sorge spontanea è: chi deve controllare l’operato del gestore? È giusto che lo spazio del palazzetto venga utilizzato per lo più dal gestore e che altre attività non ne possono usufruire? Nella passata gestione l’utilizzo del palazzetto, previa regolare domanda, veniva concesso a tutti nessuno escluso. Crediamo sia un grave danno essere costretti a recarsi presso paesi limitrofi quali Cisterna, Latina e Velletri a richiedere spazi nei Palasport per effettuare eventi che darebbero come in passato lustro a Cori.

Il Palasport oggi è solo un’ esclusiva per la ginnastica artistica, è questo che l’amministrazione e la popolazione vuole? Ci auguriamo che chi di dovere intervenga ponendo questi importanti e fondamentali punti fermi nel prossimo bando che sembra previsto per il prossimo mese di marzo”. Il responsabile dell’Associazione Ginnastica Cora non pare aver risposto in maniera puntuale e precisa alle nostre domande. Aver partecipato alla gara per l’assegnazione della gestione del Palazzetto e dei campi da tennis di Stoza, significa proprio attenersi scrupolosamente a quanto previsto dal Bando e rispettare lo stato dei luoghi così come trova vasi al momento dell’assegnazione. I lavori per ripristinare "l’ingresso principale e originale del palazzetto” sono stati autorizzati dall’Amministrazione Comunale o era già previsto nel Bando?

Quando parla delle altre Associazioni che hanno usufruito nella passata gestione dell’utilizzo del palazzetto, tramite regolare richiesta, definendole quasi con disprezzo attività pseudo culturali, pseudo sportive e pseudo gastronomiche, forse dimentica che queste Associazioni hanno dato al nostro Paese lustro e grandi soddisfazioni.

Dire che in un palazzetto non si possa effettuare sport, spettacolo e degustazione di prodotti tipici locali vuol dire essere fuori dalla realtà, basterebbe guardare cosa accade in altre città italiane dove si organizzano eventi con il Patrocinio dei rispettivi Comuni in Palasport e Stadi. Abbiamo posto il problema del difficile utilizzo del Palasport di Stoza per effettuare un evento in quanto la metà dello stesso è praticamente occupata stabilmente da pedane e attrezzature per la ginnastica (come si evince dalla foto in basso), ma non è stata data risposta.

Il responsabile dell'Associazione Ginnastica Cora coglie l'occasione, con la sua lettera, per informare i lettori che il Palasport è stato proposto per diventare un polo tecnico Regionale per la Ginnastica Artistica, di questo ne è a conoscenza anche l’Amministrazione Comunale? A breve non si dovrebbe effettuare la nuova gara di bando per la gestione della intera struttura di Stoza?

Teniamo a precisare infine che in un mensile debitamente registrato gli articoli non firmati non sono mai e poi mai anonimi, c’è una redazione ed un Direttore Responsabile.


Pubblicato nel numero 3 del 2017 nel "Il Corace"

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