mercoledì 15 marzo 2017

MARZO MESE DEL PAESAGGIO E DEL FAI DI PRIMAVERA

Nel 1975 Giulia Maria Crespi, accogliendo la proposta di Renato Borroni, con Alberto Predieri e Francesco Russoli fondò il FAI, Fondo Ambiente Italiano con l’idea di importare in Italia il concetto del National Trust, la più grossa organizzazione al mondo di tutela e valorizzazione del patrimonio nazionale; nata a Londra nel 1894.

L’impegno del FAI si dimostrò subito necessario in un condizioni di abbandono e nel quale la frenesia di crescita di quegli anni portava verso un deterioramento dell’ambiente e del paesaggio. Sono passati tanti anni, anche con molte difficoltà, ma oggi ci troviamo di fronte ad una forte organizzazione formata da un ricco staff, oltre 120 delegazioni di volontariato su tutto il territorio, tantissimi beni restaurati e ridati al pubblico, un’organizzazione complessa e professionale in grado di mobilitare migliaia di persone in tutta Italia durante le varie manifestazioni.

Molti furono negli anni i beni donati alla Fondazione: tra i più importanti sicuramente la tomba di famiglia e lo straordinario complesso dell’Abazia di San Fruttuoso in Liguria, donati dalla principessa Orietta Doria Panphili, restaurati nel 1984 grazie ad un generosissimo contributo da parte dello stilista Giorgio Armani. Altrettanto importante fu la donazione di un meraviglioso giardino all’interno della Valle dei Templi di Agrigento: la Kolimbetra, allora ridotto a discarica, era invece riserva di acqua fin dal V sec. a.C., è un miracolo di ingegneria idraulica, un Eden archeologico in miniatura. Anche la concessione, nel 2002, dell’area che comprende il Parco di Villa Gregoriana a Tivoli con il Tempio di Vesta ha rappresentato una svolta per la fondazione.

Intorno al FAI non sono entrati soltanto beni molto conosciuti, anzi spesso si è trattato invece di beni cosiddetti minori, per dimensioni, ma sicuramente non per il significato ed il contesto in cui si trovano. Accanto all’attività di restauro e di gestione è stato svolto un capillare lavoro per contribuire alla crescita della salvaguardia del nostro paesaggio; si protegge ciò che si conosce e si ama, ecco dunque il perché di progetti con le scuole dove gli studenti diventano ambasciatori e paladini dei loro beni nelle giornate 25 e 26 marzo del FAI di Primavera giunto alla venticinquesima edizione.

Durante queste giornate circa 1000 località in tutta Italia, spesso sconosciute e difficilmente accessibili sono state aperte al grande pubblico. Quest’anno la Delegazione Gaeta Latina ha organizzato visite e aperture straordinarie in due cittadine della provincia di Latina: Priverno e Cori. Nel nostro paese è stato possibile visitare i luoghi più straordinari come la Cappella dell’Annunziata, il Tempio di Ercole, il Complesso di Sant’Oliva e il Museo della città e del Territorio, fare la bellissima passeggiata all’interno delle mura accompagnati da straordinari ciceroni, gli studenti dei Licei Artistico e Classico di Latina.

Tutte queste iniziative hanno lo scopo di ampliare il numero di coloro che oggi e domani dovrebbero diventare dei veri, convinti paladini e sentinelle del loro territorio, attenti e pronti a far sentire la loro voce, difensori del BENE COMUNE.

Cultura è anche conoscenza, vivere in Italia, avere la fortuna di stare in un bellissimo paese come il nostro e non esserne consapevoli è sinonimo di ignoranza. Il FAI, con la sua organizzazione ha contribuito in questi anni a renderci più “colti” trasmettendoci passione e senso di responsabilità.

Scritto da Giorgio Chiominto - Pubblicato sul numero 3 del 2017 nel "Il Corace"

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