Un noto avvocato penalista, un principe
del foro di Latina di qualche decennio fà, disse in una famosa
arringa nel corso di un processo di stampo eversivo queste testuali
parole: “L’ideologia è la cristallizzazione del pensiero, chi ha
una ideologia qualunque essa sia, non ha idee”.
Si può dire per
fortuna che le ideologie, soprattutto in politica stanno tramontando,
ma ricordo che stiamo vivendo una fase temporale in cui nel mondo, in
Europa e anche in Italia, sembrano rafforzarsi i populismi che
ingannevolmente, per risolvere le varie problematiche, evocano la
figura dell’uomo forte che decide in maniera muscolare (anche se la
storia ci insegna poi come questi uomini forti sono andati a finire).
Anche io penso che quella dell’uomo forte non sia la strada da
seguire ma quella delle idee si, quindi non ci vogliono uomini
forti, ma idee, idee forti e di buon senso che ravvicinino la gente,
i concittadini, la società reale, alle istituzione e alla politica
che soprattutto a livello locale è stata per lungo tempo distratta.
Proprio a livello locale sto improntando un progetto di governo
(sempre se sarò eletto) basato su un programma non ideologico ma
basato su idee con un elettorato trasversale. Faccio appello infatti
a una larga fascia di votanti con idee né di destra né di sinistra,
ma solo di idee forti che siano promotrici di buon governo.
Il mio
progetto di programma va dal lavoro al pareggio di bilancio, dalla
sicurezza alla accoglienza dei migranti, dal turismo alla cultura (ci
sono i fondi europei e quelli della Regione Lazio per risanare gli
antichi borghi), dalle attività artigianali a quelle commerciali
(con l’istituzione di una scuola di artigianato per i ragazzi che
non proseguono gli studi) e incentivi e sgravi fiscali per le
attività commerciali che, soprattutto a Giulianello, stanno sparendo
come neve al sole.
È un programma ambizioso e difficile da centrare,
ma anche se non sono più giovanissimo, con una buona squadra al mio
fianco sento di trovare l’energia e la grinta per confrontarmici ed
attuarlo, scendendo in mezzo alla gente perché per intercettare le
esigenze delle problematiche vere della popolazione un buon sindaco
deve stare, oltre che in ufficio comunale, in mezzo ai suoi cittadini
sia a quelli che lo hanno votato, sia a quelli che non gli hanno dato
il voto.
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