venerdì 31 marzo 2017

L’AMICO DEGLI ANIMALI : PLUTO

Il Chien de Saint Hubert o cane di Sant’Uberto o cane bloodhound è una razza canina di origine belga.
I cani di Sant’ Uberto rientrano nei segugi da pista: possiedono infatti un fiuto eccezionale. Hanno 4 miliardi di recettori olfattivi: si tratta di un numero sopra la media canina.
Il segugio di Sant' Uberto è il cane più famoso del mondo e sembra che Walt Disney si sia inspirato proprio ad esso e ai bracchi in genere per creare il mitico Pluto, il cane di Topolino.

Bloodhound - Cane di Sant’Uberto
Il nome trae origine dal monastero di Sant’Uberto (Ardenne-Belgio), in cui il cane venne allevato a partire dal VII secolo da un dissoluto nobiluomo francese che si convertì e divenne un monaco fondando appunto l’Abbazia. Si narra anche che sia un cane molto antico e che lo menzioni persino lo storico greco Senofonte (354 a.C.) ma sicuramente era molto diverso da quello di oggi. Per secoli il monastero divenne il centro principale della selezione della razza, successivamente giunta fino a noi con caratteristiche morfologiche non troppo diverse da quelle originarie.
Nel XI secolo, i cani di Sant’ Uberto giunsero in Gran Bretagna a seguito di Guglielmo il Conquistatore e presero il nome di Bloodhound. Qui la razza ebbe una notevole diffusione.
Bloodhound significa “cane da sangue” per la sua naturale capacità di seguire le tracce di animali feriti. Secondo altri però il termine Bloodhound significherebbe “cane purosangue”.

Storia:
Fin dal medioevo è stato utilizzato per la caccia anche se allora era molto diverso dallo standard odierno. Si racconta che i primi cani di Sant’Uberto furono selezionati in modo da essere aggressivi e che essi derivassero da incroci tra i bloodhound di prima generazione e molossi come il dogo cubano. Si racconta anche che vennero utilizzati dai conquistadores contro gli indios per rintracciare gli schiavi fuggiti.
Un certo numero di cani Sant’Uberto vennero poi introdotti in Florida per essere utilizzati nelle guerre contro gli indiani Seminole. In questo caso però fallirono in quanto l’ambiente estremamente umido della Florida non era adatto al loro fiuto, inoltre venivano tenuti al guinzaglio e pertanto non avevano il movimento che a questi cani serve per seguire una pista, così furono rimpatriati.
Oggi il cane di Sant’Uberto è completamente diverso, è molto buono ed affettuoso e non ha più nulla dell’aggressività di un tempo, ammesso poi che questa immagine del passato sia vera. Il segugio di Sant’Uberto è un cane timido, affettuoso e gentile, attaccassimo al padrone e schivo con chi non conosce.
Quando segue una pista si chiude e non vede nient’altro. È inutile che lo chiamate e vi sgolate non sente nessuno. È molto sensibile, quindi come apprezza le lodi si deprime con i rimproveri. Educare il cane di Sant’Uberto è semplicissimo con qualche avvertenza: bisogna farlo con dolcezza, usare la massima coerenza e non deve essere mai punito.

Caratteristiche MORFOLOGICHE:
Il cane di Sant’Uberto è un cane di grossa taglia. Altezza al garrese: maschi 68 cm, femmine 62 cm. Peso: maschi 46-54 kg, femmine 40-48 kg. Dall’altezza al garrese e dal peso si capisce che il cane Bloodhound è un cane possente, massiccio e maestoso.
Sebbene possieda una andatura lenta e un passo ondeggiante è sorprendentemente agile quando è al lavoro.
La testa: il suo cranio è alto e a punta, con l’osso occipitale pronunciato e in proporzione alla sua lunghezza anche stretto. Ha arcate sopracciliari non molto prominenti, sebbene sembra che abbia gli occhi infossati donandogli una espressione maestosa. La pelle sulla fronte e sulle guance è abbondante e sottile, è un cane con rughe molto profonde. Il colore degli occhi va dal bruno al nocciola. Le orecchie sono molto lunghe e sottili. Se tirate per lungo devono, secondo lo standard, oltrepassare il tartufo.
La coda: è molto lunga, spessa e forte ed è più alta della linea dorsale. Il mantello del cane di Saint Uberto può essere di tre colori: fulvo, nero-focato, e fegato. Il pelo è corto, ma morbido e setoso.
Arti: muscolosi e possenti e se sembrano inadatti a corse sfrenate vi sbagliate di grosso.
Corpo: garrese marcato, dorso diritto, solido e largo. Groppa muscolosa, torace ovale e cassa toracica lunga. Petto e punta della spalla ben evidenziata.

Bloodhound cuccioli | Cura dei cuccioli di bloodhound
Se a 60 giorni i cuccioli di cane di Sant’Uberto sembrano piccoli e poco ingombranti, vi dovete ricordare che anche se non sembra il loro peso arriva a 60 kg. Pertanto come tutti i cani di grossa taglia, che superano i 50 kg necessitano di molte cure durante la crescita sia fisica che psichica. I cuccioli bloodhound crescono molto in fretta e quindi vanno seguiti attentamente al fine di fornire ad essi tutte le sostanze nutritive di cui necessitano. Quindi per la loro alimentazione consiglio sempre di rivolgervi al vostro amico veterinario.
Anche da adulto l’alimentazione del cane di Sant’Uberto deve essere molto equilibrata e attenta. I pasti vanno somministrati due o tre volte al giorno e sempre alla stessa ora in un luogo tranquillo dove non deve essere disturbato.
Attenzione alle abbuffate che possono portare a torsioni di stomaco con pericolo di vita del cane. Può andare incontro, visto la particolare forma delle orecchie, ad otiti ricorrenti e, per la forma della faccia, a congiuntiviti batteriche.
Vaccinazioni consigliate: da 50 di vita giorni in poi rivolgendoci ovviamente al nostro veterinario

A chi è adatto il cane di Sant’Uberto?
Il cane di Sant’Uberto sbava per la conformazione delle sue labbra che sono grandi e pendule, soprattutto nei mesi estivi. La sua scrollata di testa può far arrivare la bava fino al soffitto. È a chi vuole avere un cane dolce, paziente e capace di andare d’accordo con tutti.
Malgrado la sua mole è un cane adatto ai bambini proprio per la sua immensa pazienza. È quindi un ottimo cane da compagnia.
Non vi aspettate però che sia un cane da passeggiatina di cinque minuti perché resta un cane da caccia o meglio da traccia e pertanto è l’ideale per praticare la ricerca (Il cane di Sant’Umberto fu utilizzato durante la prima guerra mondiale per la ricerca e il soccorso dei feriti) e come ancora oggi come cane molecolare per la ricerca dei dispersi e dei feriti soprattutto dalla polizia londinese. Quindi è un cane impegnativo per la mole, ma docile attento e sicuro con tutta la famiglia.
Un ottimo compagno di cammino.

Saluti dall’AMBULATORIO VETERINARIO SAN VALENTINO ambvetsanvalentino@virgilio.it

Scritto da Stefano Moroni - Pubblicato nel numero 3 del 2017 nel "Il Corace"

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