Il Chien de Saint Hubert o cane
di Sant’Uberto o cane bloodhound è una razza canina di origine
belga.
I cani di Sant’ Uberto rientrano nei segugi da pista:
possiedono infatti un fiuto eccezionale. Hanno 4 miliardi di
recettori olfattivi: si tratta di un numero sopra la media canina.
Il
segugio di Sant' Uberto è il cane più famoso del mondo e sembra che
Walt Disney si sia inspirato proprio ad esso e ai bracchi in genere
per creare il mitico Pluto, il cane di Topolino.
Bloodhound - Cane di
Sant’Uberto
Il nome trae origine dal monastero di Sant’Uberto
(Ardenne-Belgio), in cui il cane venne allevato a partire dal VII
secolo da un dissoluto nobiluomo francese che si convertì e divenne
un monaco fondando appunto l’Abbazia. Si narra anche che sia un
cane molto antico e che lo menzioni persino lo storico greco
Senofonte (354 a.C.) ma sicuramente era molto diverso da quello di
oggi. Per secoli il monastero divenne il centro principale della
selezione della razza, successivamente giunta fino a noi con
caratteristiche morfologiche non troppo diverse da quelle originarie.
Nel XI secolo, i cani di Sant’ Uberto giunsero in Gran Bretagna a
seguito di Guglielmo il Conquistatore e presero il nome di Bloodhound. Qui la razza
ebbe una notevole diffusione.
Bloodhound significa “cane da
sangue” per la sua naturale capacità di seguire le tracce di
animali feriti. Secondo altri però il termine Bloodhound
significherebbe “cane purosangue”.
Storia:
Fin dal medioevo è
stato utilizzato per la caccia anche se allora era molto diverso
dallo standard odierno. Si racconta che i primi cani di Sant’Uberto
furono selezionati in modo da essere aggressivi e che essi
derivassero da incroci tra i bloodhound di prima generazione e
molossi come il dogo cubano. Si racconta anche che vennero utilizzati
dai conquistadores contro gli indios per rintracciare gli schiavi
fuggiti.
Un certo numero di cani Sant’Uberto vennero poi introdotti
in Florida per essere utilizzati nelle guerre contro gli indiani
Seminole. In questo caso però fallirono in quanto l’ambiente
estremamente umido della Florida non era adatto al loro fiuto,
inoltre venivano tenuti al guinzaglio e pertanto non avevano il
movimento che a questi cani serve per seguire una pista, così furono
rimpatriati.
Oggi il cane di Sant’Uberto è completamente diverso,
è molto buono ed affettuoso e non ha più nulla dell’aggressività
di un tempo, ammesso poi che questa immagine del passato sia vera. Il
segugio di Sant’Uberto è un cane timido, affettuoso e gentile,
attaccassimo al padrone e schivo con chi non conosce.
Quando segue
una pista si chiude e non vede nient’altro. È inutile che lo
chiamate e vi sgolate non sente nessuno. È molto sensibile, quindi
come apprezza le lodi si deprime con i rimproveri. Educare il cane di
Sant’Uberto è semplicissimo con qualche avvertenza: bisogna farlo
con dolcezza, usare la massima coerenza e non deve essere mai punito.
Caratteristiche MORFOLOGICHE:
Il cane di Sant’Uberto è un cane di
grossa taglia. Altezza al garrese: maschi 68 cm,
femmine 62 cm. Peso: maschi 46-54 kg, femmine 40-48 kg. Dall’altezza
al garrese e dal peso si capisce che il cane Bloodhound è un cane
possente, massiccio e maestoso.
Sebbene possieda una andatura lenta e
un passo ondeggiante è sorprendentemente agile quando è al lavoro.
La testa: il suo cranio è alto e a punta, con l’osso occipitale
pronunciato e in proporzione alla sua lunghezza anche stretto. Ha
arcate sopracciliari non molto prominenti, sebbene sembra che abbia
gli occhi infossati donandogli una espressione maestosa. La pelle
sulla fronte e sulle guance è abbondante e sottile, è un cane con
rughe molto profonde. Il colore degli occhi va dal bruno al nocciola.
Le orecchie sono molto lunghe e sottili. Se tirate per lungo devono,
secondo lo standard, oltrepassare il tartufo.
La coda: è molto
lunga, spessa e forte ed è più alta della linea dorsale. Il
mantello del cane di Saint Uberto può essere di tre colori: fulvo,
nero-focato, e fegato. Il pelo è corto, ma morbido e setoso.
Arti:
muscolosi e possenti e se sembrano inadatti a corse sfrenate vi
sbagliate di grosso.
Corpo: garrese marcato, dorso diritto, solido e
largo. Groppa muscolosa, torace ovale e cassa toracica lunga. Petto e
punta della spalla ben evidenziata.
Bloodhound cuccioli | Cura dei
cuccioli di bloodhound
Se a 60 giorni i cuccioli di cane di
Sant’Uberto sembrano piccoli e poco ingombranti, vi dovete
ricordare che anche se non sembra il loro peso arriva a 60 kg.
Pertanto come tutti i cani di grossa taglia, che superano i 50 kg
necessitano di molte cure durante la crescita sia fisica che
psichica. I cuccioli bloodhound crescono molto in fretta e quindi
vanno seguiti attentamente al fine di fornire ad essi tutte le sostanze nutritive di
cui necessitano. Quindi per la loro alimentazione consiglio sempre di
rivolgervi al vostro amico veterinario.
Anche da adulto
l’alimentazione del cane di Sant’Uberto deve essere molto
equilibrata e attenta. I pasti vanno somministrati due o tre volte al
giorno e sempre alla stessa ora in un luogo tranquillo dove non deve
essere disturbato.
Attenzione alle abbuffate che possono portare a
torsioni di stomaco con pericolo di vita del cane. Può andare
incontro, visto la particolare forma delle orecchie, ad otiti
ricorrenti e, per la forma della faccia, a congiuntiviti batteriche.
Vaccinazioni consigliate: da 50 di vita giorni in poi rivolgendoci
ovviamente al nostro veterinario
A chi è adatto il cane di
Sant’Uberto?
Il cane di Sant’Uberto sbava per la conformazione
delle sue labbra che sono grandi e pendule, soprattutto nei mesi
estivi. La sua scrollata di testa può far arrivare la bava fino al
soffitto. È a chi vuole avere un cane dolce, paziente e capace di
andare d’accordo con tutti.
Malgrado la sua mole è un cane adatto
ai bambini proprio per la sua immensa pazienza. È quindi un ottimo
cane da compagnia.
Non vi aspettate però che sia un cane da
passeggiatina di cinque minuti perché resta un cane da caccia o
meglio da traccia e pertanto è l’ideale per praticare la ricerca
(Il cane di Sant’Umberto fu utilizzato durante la prima guerra
mondiale per la ricerca e il soccorso dei feriti) e come ancora oggi
come cane molecolare per la ricerca dei dispersi e dei feriti
soprattutto dalla polizia londinese. Quindi è un cane impegnativo
per la mole, ma docile attento e sicuro con tutta la famiglia.
Un
ottimo compagno di cammino.
Saluti dall’AMBULATORIO VETERINARIO
SAN VALENTINO ambvetsanvalentino@virgilio.it
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