mercoledì 19 aprile 2017

LA LABIRINTITE

Per labirintite si intende un’infiammazione dei canali semicircolari, strutture che costituiscono l’orecchio interno. Si manifesta con una compromissione vistosa dell’equilibrio e possibili alterazioni della capacità uditiva.

Questa malattia può colpire tutte le fasce d’età ed è altamente disturbante e invalidante: oltre alle vertigini comporta nausea, vomito, ansia (fino all’attacco di panico, che talvolta può essere premonitore), aumento della salivazione (scialorrea) e malessere generalizzato.

Le cause sono prevalentemente infettive: i batteri sono il più delle volte responsabili in età pediatrica; nei bambini la labirintite può derivare infatti da un’otite media, acuta o cronica, o rientrare in un quadro più ampio di meningite purulenta. Negli adulti sono prevalenti le infezioni virali (virus erpetici, influenzali, coxackie, virus della parotite).
Cause più rare sono traumi cranici, reazioni a farmaci, alcolismo.

È importante in ogni caso che il medico differenzi la labirintite dalla miriade di altre affezioni accomunate da vertigini, quali per esempio la sindrome di Menière, malattie vascolari che compromettono l’afflusso di sangue all’orecchio interno, malattie neurologiche come il Parkinson, ipoglicemia e disturbi dovuti al movimento come il mal d’auto, il mal di mare e così via.
Disorientamento spaziale, instabilità, capogiro, sbandamento sono tutte espressioni utili a descrivere le classiche sensazioni caratterizzanti le vertigini, che sono il sintomo principale della labirintite.

Al di là delle singole esperienze talvolta fortemente caricate di emotività, però, è bene sempre ricordare che anche le vertigini sono un sintomo e pertanto richiedono un’attenta valutazione. Alla compromissione dell’udito che spesso accompagna le vertigini, si aggiungono il più delle volte acufeni, cioè fischi non prodotti da sorgenti sonore ma generati dall’orecchio stesso a seguito del processo infiammatorio. Le complicazioni sono legate alla causa.
È evidente che un’infezione dell’orecchio o sistemica deve essere opportunamente diagnosticata e curata prima che possa determinare danni irreversibili, a partire dalla sordità.

Altre complicazioni possono essere conseguenti alle vertigini: cadute o sbandamenti improvvisi, vomito, disturbi dell’umore e così via. Le infezioni batteriche richiedono la somministrazione di una terapia antibiotica specifica, che presuppone l’identificazione del microrganismo responsabile.
A seconda dei casi può essere opportuno il ricorso a farmaci sintomatici, per contrastare il vomito (antiemetici) e controllare l’ansia.
Il medico deve essere consultato al primo insorgere di vertigini e disturbi dell’equilibrio, sia perché comportano un disagio notevole in grado di interferire con una vita normale, sia perché sono segnali importanti e potenzialmente correlati a una disfunzione dell’orecchio interno.

Scritto da Emanuele Nobili - Pubblicato sul numero 4 del 2017 nel "Il Corace"

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