Per labirintite si
intende un’infiammazione dei canali semicircolari, strutture che
costituiscono l’orecchio interno. Si manifesta con una
compromissione vistosa dell’equilibrio e possibili alterazioni
della capacità uditiva.
Questa malattia può colpire tutte le fasce
d’età ed è altamente disturbante e invalidante: oltre alle
vertigini comporta nausea, vomito, ansia (fino all’attacco di
panico, che talvolta può essere premonitore), aumento della
salivazione (scialorrea) e malessere generalizzato.
Le cause sono
prevalentemente infettive: i batteri sono il più delle volte
responsabili in età pediatrica; nei bambini la labirintite può
derivare infatti da un’otite media, acuta o cronica, o rientrare in
un quadro più ampio di meningite purulenta. Negli adulti sono
prevalenti le infezioni virali (virus erpetici, influenzali,
coxackie, virus della parotite).
Cause più rare sono traumi cranici,
reazioni a farmaci, alcolismo.
È importante in ogni caso che il
medico differenzi la labirintite dalla miriade di altre affezioni
accomunate da vertigini, quali per esempio la sindrome di Menière,
malattie vascolari che compromettono l’afflusso di sangue
all’orecchio interno, malattie neurologiche come il Parkinson,
ipoglicemia e disturbi dovuti al movimento come il mal d’auto, il
mal di mare e così via.
Disorientamento spaziale, instabilità,
capogiro, sbandamento sono tutte espressioni utili a descrivere le
classiche sensazioni caratterizzanti le vertigini, che sono il
sintomo principale della labirintite.
Al di là delle singole
esperienze talvolta fortemente caricate di emotività, però, è bene
sempre ricordare che anche le vertigini sono un sintomo e pertanto
richiedono un’attenta valutazione. Alla compromissione dell’udito
che spesso accompagna le vertigini, si aggiungono il più delle volte
acufeni, cioè fischi non prodotti da sorgenti sonore ma generati
dall’orecchio stesso a seguito del processo infiammatorio. Le
complicazioni sono legate alla causa.
È evidente che un’infezione
dell’orecchio o sistemica deve essere opportunamente diagnosticata
e curata prima che possa determinare danni irreversibili, a partire
dalla sordità.
Altre complicazioni possono essere conseguenti alle
vertigini: cadute o sbandamenti improvvisi, vomito, disturbi
dell’umore e così via. Le infezioni batteriche richiedono la
somministrazione di una terapia antibiotica specifica, che presuppone
l’identificazione del microrganismo responsabile.
A seconda dei
casi può essere opportuno il ricorso a farmaci sintomatici, per
contrastare il vomito (antiemetici) e controllare l’ansia.
Il
medico deve essere consultato al primo insorgere di vertigini e
disturbi dell’equilibrio, sia perché comportano un disagio
notevole in grado di interferire con una vita normale, sia perché
sono segnali importanti e potenzialmente correlati a una disfunzione
dell’orecchio interno.
Nessun commento:
Posta un commento