Tempo fa ponemmo una domanda: “Può
un Assessore al Bilancio candidarsi a Sindaco in un Comune dove ha la
responsabilità politica della catastrofica situazione finanziaria
(per noi da dissesto) del Comune di Cori?”.
Oggi che l’Assessore
al Bilancio è il candidato ufficiale del centrosinistra, pensiamo
sia obbligatoria una risposta in merito.
Che la situazione
finanziaria del Comune è preoccupante (riteniamo che il deficit
complessivo ammonti a circa 15 milioni di euro, da dissesto
finanziario!) lo certifica un episodio di cui, come riferiscono dal
Palazzo, sarebbero stati protagonisti l’Assessore al Bilancio
(candidato a Sindaco) e il Responsabile Area Finanziaria.
Si
sarebbero recati, all’insaputa del Sindaco Conti, presso il
Ministero competente per chiedere lumi sul come affrontare la grave
criticità finanziaria ed evitare il dissesto. Pare che Conti non
l’abbia presa bene.
Chiediamo anche di attivarsi nei confronti del
Comandante della Polizia Municipale, suo collega a Lariano e da lui
molto sentito, affinché acceleri tutti quei controlli che
istituzionalmente gli competono riguardo alla vicenda cosiddetta
EUROSPIN, agli abusi edilizi (anche quelli eventualmente realizzati
prima dell’1/1/2016) e ad altro.
Tra l’altro il Comandante ha
iniziato un’attività di natura giudiziaria in merito di cui non se
ne conosce l’esito. Crediamo non avrà nulla in contrario a darci
risposte chiare e certe prima dell’uscita del prossimo numero,
prima delle elezioni.
Un candidato Sindaco dovrebbe fare la massima
chiarezza su vicende amministrative che appaiono poco chiare. Non
farebbe male a spiegarci anche l’attuale situazione contrattuale
del servizio per la raccolta dei rifiuti solidi urbani compreso il
periodo in cui tale servizio è stato gestito da altra azienda.
Siamo
sotto elezioni ed un ottimo amministratore dovrebbe agire senza
creare, consentire o avallare disparità di trattamento fra i
cittadini amministrati.
Un colossale esempio di disparità di
trattamento nei confronti dei cittadini, secondo noi, appare quello
riguardante l’affitto di porzioni di superficie dell’immobile
definito “ex Mattatoio”. Questo immobile è di
proprietà del Comune, ma senza alcun avviso o bando pubblico, una
parte di esso è stato concesso in affitto ad una società e ad una
ditta individuale. Si parla che un’altra parte verrà concessa in
affitto per l’apertura di un’officina meccanica (è la stessa che
opera abusivamente in un garage sotto casa?) e per un deposito di
un’impresa edile.
Quali sono i requisiti che si debbono avere per
ottenere l’utilizzo dell’”ex Mattatoio”?
Ci faccia sapere
anche per dare risposte a tutti quelli che in buona fede, ignorando
procedure da noi ritenute privilegiate, non hanno potuto e non
possono utilizzare tale locale pur avendone la necessità. Figli e
figliastri? Riguardo l’affitto alla società inizialmente è stato
stipulato un contratto a 1.200,00 euro mensili per una superficie
complessiva pari a mq 226, per poi ridursi a 500,00 euro mensili, in
quanto l’utilizzo della superficie si è ridotto a mq 109. Per
quanto riguarda invece l’affitto alla ditta individuale per “...MQ
160 + mq 20 di locale tecnico con bagno” affittato a 550,00 euro al
mese, non sappiamo se il contratto di affitto sia stato formalizzato.
Per entrambe le situazioni i costi dei lavori per rendere agibili
tali spazi dovranno essere scontati con i canoni di locazione.
Sono stati effettuati i necessari
controlli da parte del Comune?
È singolare che la ditta individuale
risulta aver fatto richiesta il 7/9/2016 ed il Responsabile dell’Area
Servizi Urbanistica ed Edilizia del Territorio, nove giorni dopo, il
16/09/2016, autorizzi la ditta medesima "...ad eseguire a
proprie spese opere di pulizia della porzione di fabbricato oggetto
di richiesta" e "...ad effettuare anche opere di bonifica e
manutenzione ordinaria della tettoia esistente, nonché tamponatura
dei lati aperti della medesima con materiali eventualmente
rimovibili, onde proteggere le attrezzature di lavori che ivi saranno
depositate” senza alcun contratto.
Ci domandiamo se il canone di
affitto è stabilito dal Comune o dall’affittuario.
Come è
possibile che per mq 109 il canone è di 500,00 euro mentre per mq
180 è di 550,00 euro?
In merito il Responsabile dell’Area n.4
risulta aver dichiarato che l’immobile è stato ristrutturato e
accessoriato con fondi della Regione Lazio e che ogni modifica deve
essere preventivamente autorizzata dall’Amministrazione Comunale di
Cori e dalla Regione Lazio. È stato fatto tutto ciò?
L’“ex
Mattatoio” rientra tra i beni comunali soggetti alla vendita.
Può
essere facilmente venduto un’immobile oggi affittato a due aziende, prossimamente forse ad altre
due e più?
Chiediamo di relazionarci sui lavori che dovranno essere
assegnati per il completamento della piscina (a quanto ammonta il
costo complessivo per avere finalmente la funzionalità della
piscina? Riteniamo che con quanto ci costerà alla fine avremmo
potuto realizzare una piscina olimpica).
Sempre dal Palazzo filtrano
voci che per l’esecuzione dei lavori c’è chi vorrebbe una ditta
di Lariano e chi invece una di Frosinone, mentre per la Direzione dei
Lavori si fa il nome di un suo grande elettore alle primarie,
speriamo sia una scelta valida.
Inoltre vorremmo conoscere qual è
la sua posizione riguardo al “Borgo Protetto di Cori”, iniziativa
edilizia ipotizzata nella zona Valle Suggatti, come si evince dal
prospetto proveniente dal Palazzo, opera qualificata e come già
detto…milionaria.
Diventerà una speculazione edilizia? Quali
interessi andrà a smuovere?
Questo progetto è stato presentato in
Giunta il 3/6/2015 ed un plauso va al Sindaco Conti che su questo
argomento ha temporeggiato per valutare meglio l’intera vicenda.
Vorremmo infine sapere se, in caso di elezione a Sindaco, come
intenderà assegnare gli incarichi legali, soprattutto quelli
relativi a sinistri che coinvolgono società assicurative, e se
confermerà per la funzionalità dell’Ufficio Tecnico i
Responsabili delle Aree nn. 4 e 5.
Una ulteriore piccola, ma
esplosiva richiesta, quella di controllare la regolarità dei
rimborsi carburante.
Ci dica infine se sono vere, e in caso positivo
le cause, di una certa evasione dei tributi comunali che, a quanto
riferiscono, non risulta proprio normale.
Caro Assessore al Bilancio
e candidato Sindaco vorremmo che non si creassero quelle condizioni
tali da far pensare che qualcuno voglia mettere “le mani su Cori e
Giulianello”. Rispondere al momento a quanto sopra è un dovere da
parte di un candidato Sindaco, amministratore da dieci anni, è
un’azione di verità, di trasparenza e di credibilità nei
confronti dei sostenitori (quelli veri, non i tifosi dell’ultim’ora)
e, soprattutto, della cittadinanza tutta.
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