sabato 15 aprile 2017

CHIAREZZA DAL CANDIDATO SINDACO DEL CENTROSINISTRA

Tempo fa ponemmo una domanda: “Può un Assessore al Bilancio candidarsi a Sindaco in un Comune dove ha la responsabilità politica della catastrofica situazione finanziaria (per noi da dissesto) del Comune di Cori?”.
Oggi che l’Assessore al Bilancio è il candidato ufficiale del centrosinistra, pensiamo sia obbligatoria una risposta in merito.

Che la situazione finanziaria del Comune è preoccupante (riteniamo che il deficit complessivo ammonti a circa 15 milioni di euro, da dissesto finanziario!) lo certifica un episodio di cui, come riferiscono dal Palazzo, sarebbero stati protagonisti l’Assessore al Bilancio (candidato a Sindaco) e il Responsabile Area Finanziaria.
Si sarebbero recati, all’insaputa del Sindaco Conti, presso il Ministero competente per chiedere lumi sul come affrontare la grave criticità finanziaria ed evitare il dissesto. Pare che Conti non l’abbia presa bene.

Chiediamo anche di attivarsi nei confronti del Comandante della Polizia Municipale, suo collega a Lariano e da lui molto sentito, affinché acceleri tutti quei controlli che istituzionalmente gli competono riguardo alla vicenda cosiddetta EUROSPIN, agli abusi edilizi (anche quelli eventualmente realizzati prima dell’1/1/2016) e ad altro.
Tra l’altro il Comandante ha iniziato un’attività di natura giudiziaria in merito di cui non se ne conosce l’esito. Crediamo non avrà nulla in contrario a darci risposte chiare e certe prima dell’uscita del prossimo numero, prima delle elezioni.

Un candidato Sindaco dovrebbe fare la massima chiarezza su vicende amministrative che appaiono poco chiare. Non farebbe male a spiegarci anche l’attuale situazione contrattuale del servizio per la raccolta dei rifiuti solidi urbani compreso il periodo in cui tale servizio è stato gestito da altra azienda.
Siamo sotto elezioni ed un ottimo amministratore dovrebbe agire senza creare, consentire o avallare disparità di trattamento fra i cittadini amministrati.
Un colossale esempio di disparità di trattamento nei confronti dei cittadini, secondo noi, appare quello riguardante l’affitto di porzioni di superficie dell’immobile definito “ex Mattatoio”. Questo immobile è di proprietà del Comune, ma senza alcun avviso o bando pubblico, una parte di esso è stato concesso in affitto ad una società e ad una ditta individuale. Si parla che un’altra parte verrà concessa in affitto per l’apertura di un’officina meccanica (è la stessa che opera abusivamente in un garage sotto casa?) e per un deposito di un’impresa edile.
Quali sono i requisiti che si debbono avere per ottenere l’utilizzo dell’”ex Mattatoio”?

Ci faccia sapere anche per dare risposte a tutti quelli che in buona fede, ignorando procedure da noi ritenute privilegiate, non hanno potuto e non possono utilizzare tale locale pur avendone la necessità. Figli e figliastri? Riguardo l’affitto alla società inizialmente è stato stipulato un contratto a 1.200,00 euro mensili per una superficie complessiva pari a mq 226, per poi ridursi a 500,00 euro mensili, in quanto l’utilizzo della superficie si è ridotto a mq 109. Per quanto riguarda invece l’affitto alla ditta individuale per “...MQ 160 + mq 20 di locale tecnico con bagno” affittato a 550,00 euro al mese, non sappiamo se il contratto di affitto sia stato formalizzato.
Per entrambe le situazioni i costi dei lavori per rendere agibili tali spazi dovranno essere scontati con i canoni di locazione.

Sono stati effettuati i necessari controlli da parte del Comune?
È singolare che la ditta individuale risulta aver fatto richiesta il 7/9/2016 ed il Responsabile dell’Area Servizi Urbanistica ed Edilizia del Territorio, nove giorni dopo, il 16/09/2016, autorizzi la ditta medesima "...ad eseguire a proprie spese opere di pulizia della porzione di fabbricato oggetto di richiesta" e "...ad effettuare anche opere di bonifica e manutenzione ordinaria della tettoia esistente, nonché tamponatura dei lati aperti della medesima con materiali eventualmente rimovibili, onde proteggere le attrezzature di lavori che ivi saranno depositate” senza alcun contratto.
Ci domandiamo se il canone di affitto è stabilito dal Comune o dall’affittuario.

Come è possibile che per mq 109 il canone è di 500,00 euro mentre per mq 180 è di 550,00 euro?
In merito il Responsabile dell’Area n.4 risulta aver dichiarato che l’immobile è stato ristrutturato e accessoriato con fondi della Regione Lazio e che ogni modifica deve essere preventivamente autorizzata dall’Amministrazione Comunale di Cori e dalla Regione Lazio. È stato fatto tutto ciò?
L’“ex Mattatoio” rientra tra i beni comunali soggetti alla vendita.

Può essere facilmente venduto un’immobile oggi affittato a due aziende, prossimamente forse ad altre due e più?
Chiediamo di relazionarci sui lavori che dovranno essere assegnati per il completamento della piscina (a quanto ammonta il costo complessivo per avere finalmente la funzionalità della piscina? Riteniamo che con quanto ci costerà alla fine avremmo potuto realizzare una piscina olimpica).
Sempre dal Palazzo filtrano voci che per l’esecuzione dei lavori c’è chi vorrebbe una ditta di Lariano e chi invece una di Frosinone, mentre per la Direzione dei Lavori si fa il nome di un suo grande elettore alle primarie, speriamo sia una scelta valida.

Inoltre vorremmo conoscere qual è la sua posizione riguardo al “Borgo Protetto di Cori”, iniziativa edilizia ipotizzata nella zona Valle Suggatti, come si evince dal prospetto proveniente dal Palazzo, opera qualificata e come già detto…milionaria.
Diventerà una speculazione edilizia? Quali interessi andrà a smuovere?
Questo progetto è stato presentato in Giunta il 3/6/2015 ed un plauso va al Sindaco Conti che su questo argomento ha temporeggiato per valutare meglio l’intera vicenda.

Vorremmo infine sapere se, in caso di elezione a Sindaco, come intenderà assegnare gli incarichi legali, soprattutto quelli relativi a sinistri che coinvolgono società assicurative, e se confermerà per la funzionalità dell’Ufficio Tecnico i Responsabili delle Aree nn. 4 e 5.
Una ulteriore piccola, ma esplosiva richiesta, quella di controllare la regolarità dei rimborsi carburante.
Ci dica infine se sono vere, e in caso positivo le cause, di una certa evasione dei tributi comunali che, a quanto riferiscono, non risulta proprio normale.

Caro Assessore al Bilancio e candidato Sindaco vorremmo che non si creassero quelle condizioni tali da far pensare che qualcuno voglia mettere “le mani su Cori e Giulianello”. Rispondere al momento a quanto sopra è un dovere da parte di un candidato Sindaco, amministratore da dieci anni, è un’azione di verità, di trasparenza e di credibilità nei confronti dei sostenitori (quelli veri, non i tifosi dell’ultim’ora) e, soprattutto, della cittadinanza tutta.

Pubblicato sul numero 4 del 2017 nel "Il Corace"

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