Tra la fine di Luglio ed i primi giorni
di Agosto, Cori e il Lazio diverranno nuovamente punto di riferimento
per le danze e le musiche folkloristiche di tutto il mondo grazie al
LATIUM WORLD FOLKLORIC FESTIVAL – Musiche e Danze popolari del
mondo per una cultura della Pace - CIOFF®, con la fondamentale
Organizzazione dell’Associazione Culturale “Festival della
Collina” di Cori del Comune di Cori, della Pro Loco Cori e
dell’Associazione “Latium” di Roma.
Un aspetto scientifico
molto importante a cui in ogni edizione della kermesse mondiale viene
dato particolare rilievo attraverso l’iniziativa Latium Folk &
Ethnic Music Fest - Melodie e Ritmi popolari del mondo – è quello
della musica e della danza popolare, un progetto teso a favorire la
sua conservazione e valorizzazione.
In questi anni si sono esibiti in
concerto e hanno presentato conferenze sulla musica e sulla danza
tradizionale etnomusicologi importanti del calibro di Edoardo
Bennato, Mimmo Epifani e Ambrogio Sparagna, oltre a gruppi musicali
locali di estrazione popolare, ma sono state anche promosse
iniziative e workshop sulla musica e sulla danza popolare con il
coinvolgimento degli alunni delle Scuole del territorio di Cori.
Considerate le direttive che giungono dal CIOFF® e dall’UNESCO, ma
anche dal MIBCAT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e
del Turismo - che stabiliscono di incentivare le iniziative per la
salvaguardia dei Beni Culturali Immateriali, per l’edizione 2017
l’Organizzazione del Festival sta già operando per la promozione
del progetto sulla SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO MUSICALE TRADIZIONALE,
con l’obiettivo di incentivare l’interesse dei giovani e della
collettività per la produzione musicale non professionistica,
attraverso il coinvolgimento di cori e complessi bandistici
rappresentativi del patrimonio musicale tradizionale nazionale, ma
anche quello appartenente ai gruppi folkloristici locali e a quelli
internazionali che parteciperanno quest’anno al Festival, oltre a
quello delle Comunità etniche presenti nel territorio di Cori e del
Lazio.
Il progetto intende favorire il recupero, la conservazione e
la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale di tradizioni
musicali e orali italiane, ed anche straniere, attraverso la sua
digitalizzazione e archiviazione, e successivamente la sua traduzione
nei linguaggi contemporanei al fine di renderlo accessibile al grande
pubblico, e in particolare ai giovani e agli anziani.
Si procederà,
da un lato, all’individuazione e al recupero del patrimonio
esistente per farlo “sopravvivere” nella memoria comune,
dall’altro, tale patrimonio sarà reinterpretato per farlo
“rivivere”, consentendo una maggiore fruibilità da parte di un
pubblico più ampio.
E proprio nell’edizione del Festival di
quest’anno il lavoro di interpretazione che sta già avvenendo sarà
presentato dai giovani artisti durante la programmazione del
Festival, in particolare durante l’Apertura Ufficiale del Festival
a Cori, che quest’anno si terrà nella serata del 4 agosto.
Per il
raggiungimento di questo obiettivo si avrà la collaborazione di
importanti antropologi e direttori musicali di gruppi corali e
complessi strumentali del territorio, come la dott.ssa Anna Maria
Pasquali, il M° Giovanni Monti e il M° Carlo Vittori.
A supporto di
questo progetto che quest’anno influenzerà tutta la programmazione
del LATIUM FESTIVAL sono entrati in azione, insieme
all’Organizzazione, i due organismi locali, il Coro polifonico
Giovanile “ALWAYS YOUNG CHOIR” di Cori, diretto dal M° Giovanni
Monti, e il Complesso Strumentale “FANFARRA ANTIQUA” di Cori,
diretto dal M° Carlo Vittori.
Dal mese di Febbraio 2017, infatti, si
sta attuando un Laboratorio di produzione musicale tradizionale che
si sta interessando di: esecuzione, composizione, canto corale,
ricerca e archiviazione della musica popolare italiana e
internazionale, folk ed etnica; ecc..
Durante la programmazione di
questo Laboratorio il Coro Giovanile sta apprendendo canti a diversi
voci, appartenenti alla tradizione popolare italiana, ma anche
etnica, quest’ultima appartenente in particolare alle nazioni
partecipanti al Festival e alla tradizione popolare italiana. Questi
canti costituiranno il tessuto dello spettacolo che sarà presentato
nella fase conclusiva del LATIUM FESTIVAL, anche attraverso il
coinvolgimento del Complesso Strumentale “Fanfarra Antiqua” e dei
complessi strumentali dei gruppi internazionali che parteciperanno
all’edizione 2017 di quest’importante kermesse del folklore
mondiale.
Con il supporto dell’antropologa, dott.ssa Anna Maria
Pasquali, si lavorerà anche al recupero di storie e canti della
tradizione popolare italiana, soprattutto del centro e sud Italia,
rintracciati attraverso una ricerca antropologica, con l’obiettivo
di perseguire gli scopi a cui il LATIUM FESTIVAL è impegnato da
anni, in attività antropologiche e artistiche finalizzate alla
salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Il Laboratorio si
sta tenendo ogni venerdì presso il Palazzetto Luciani di Cori. I
canti popolari allietavano, animavano e sostenevano le giornate dei
contadini, rafforzando la socialità e l’aggregazione. Il canto
collettivo per i giovani del territorio di Cori partecipanti al
Laboratorio sta risultando un’esperienza di studio e di
divertimento che sta armonizzando se stessi e il proprio suono,
insieme agli altri giovani e al loro personale suono. Cantare
insieme questi canti popolari significherà mettere in atto delle
capacità tecniche, delle scelte timbriche per creare un equilibrio
sonoro, ma significherà anche ricercare l’armonia emotiva e sonora
con il gruppo.
Il laboratorio di “canto tradizionale a coro” sarà
una buona occasione per sviluppare le tecniche di respirazione ed
emissione della voce, fondamentali per l’arte canora, con un
orientamento alla conoscenza approfondita della cultura tradizionale
locale, nazionale e internazionale.
I risultati di questo
Laboratorio, come già premesso, saranno divulgati durante la fase
conclusiva del LATIUM FESTIVAL, durante la prossima estate, durante
la programmazione degli spettacoli e delle attività culturali che
saranno presentati a Cori e nelle diverse Città aderenti al
Festival.
In particolare alcuni canti e musiche della tradizione
popolare, ma anche prodotti dall’esperienza del Laboratorio,
saranno presentati al pubblico in alcune serate di spettacolo, anche
attraverso il coinvolgimento del Complesso Strumentale “Fanfarra
Antiqua” e di tutti i complessi strumentali appartenenti ai gruppi
internazionali, in una sorta di abbraccio musicale tradizionale tra i
popoli di tutto il mondo.
L’immenso patrimonio musicale
tradizionale recuperato, espressione della storia e della cultura dei
territori del Lazio e dell’Italia, ma anche del mondo,
rappresenteranno un’opportunità per accrescere la visibilità di
Cori e delle Città coinvolte anche in contesti internazionali, visto
la presenza di gruppi di musiche e danze tradizionali di tutti i
continenti.
L’uso delle nuove tecnologie in questo contesto servirà
a facilitare il recupero, la tutela e conservazione di questo immenso
patrimonio che nel frattempo sarà recuperato, ma anche una sua
“restituzione” alle Comunità di appartenenza; ai giovani che
parteciperanno al Laboratorio verrà in definitiva assegnato
principalmente il compito di reinterpretare, usando creatività e
abilità anche nell’uso delle nuove tecnologie, le tradizioni dei
loro territori.
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