martedì 11 aprile 2017

AL LATIUM FESTIVAL 2017 VA IN SCENA IL PATRIMONIO MUSICALE TRADIZIONALE

Tra la fine di Luglio ed i primi giorni di Agosto, Cori e il Lazio diverranno nuovamente punto di riferimento per le danze e le musiche folkloristiche di tutto il mondo grazie al LATIUM WORLD FOLKLORIC FESTIVALMusiche e Danze popolari del mondo per una cultura della Pace - CIOFF®, con la fondamentale Organizzazione dell’Associazione Culturale “Festival della Collina” di Cori del Comune di Cori, della Pro Loco Cori e dell’Associazione “Latium” di Roma.

Un aspetto scientifico molto importante a cui in ogni edizione della kermesse mondiale viene dato particolare rilievo attraverso l’iniziativa Latium Folk & Ethnic Music Fest - Melodie e Ritmi popolari del mondo – è quello della musica e della danza popolare, un progetto teso a favorire la sua conservazione e valorizzazione.

In questi anni si sono esibiti in concerto e hanno presentato conferenze sulla musica e sulla danza tradizionale etnomusicologi importanti del calibro di Edoardo Bennato, Mimmo Epifani e Ambrogio Sparagna, oltre a gruppi musicali locali di estrazione popolare, ma sono state anche promosse iniziative e workshop sulla musica e sulla danza popolare con il coinvolgimento degli alunni delle Scuole del territorio di Cori.
Considerate le direttive che giungono dal CIOFF® e dall’UNESCO, ma anche dal MIBCATMinistero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - che stabiliscono di incentivare le iniziative per la salvaguardia dei Beni Culturali Immateriali, per l’edizione 2017 l’Organizzazione del Festival sta già operando per la promozione del progetto sulla SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO MUSICALE TRADIZIONALE, con l’obiettivo di incentivare l’interesse dei giovani e della collettività per la produzione musicale non professionistica, attraverso il coinvolgimento di cori e complessi bandistici rappresentativi del patrimonio musicale tradizionale nazionale, ma anche quello appartenente ai gruppi folkloristici locali e a quelli internazionali che parteciperanno quest’anno al Festival, oltre a quello delle Comunità etniche presenti nel territorio di Cori e del Lazio.

Il progetto intende favorire il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale di tradizioni musicali e orali italiane, ed anche straniere, attraverso la sua digitalizzazione e archiviazione, e successivamente la sua traduzione nei linguaggi contemporanei al fine di renderlo accessibile al grande pubblico, e in particolare ai giovani e agli anziani.
Si procederà, da un lato, all’individuazione e al recupero del patrimonio esistente per farlo “sopravvivere” nella memoria comune, dall’altro, tale patrimonio sarà reinterpretato per farlo “rivivere”, consentendo una maggiore fruibilità da parte di un pubblico più ampio.

E proprio nell’edizione del Festival di quest’anno il lavoro di interpretazione che sta già avvenendo sarà presentato dai giovani artisti durante la programmazione del Festival, in particolare durante l’Apertura Ufficiale del Festival a Cori, che quest’anno si terrà nella serata del 4 agosto.
Per il raggiungimento di questo obiettivo si avrà la collaborazione di importanti antropologi e direttori musicali di gruppi corali e complessi strumentali del territorio, come la dott.ssa Anna Maria Pasquali, il M° Giovanni Monti e il M° Carlo Vittori.

A supporto di questo progetto che quest’anno influenzerà tutta la programmazione del LATIUM FESTIVAL sono entrati in azione, insieme all’Organizzazione, i due organismi locali, il Coro polifonico Giovanile “ALWAYS YOUNG CHOIR” di Cori, diretto dal M° Giovanni Monti, e il Complesso Strumentale “FANFARRA ANTIQUA” di Cori, diretto dal M° Carlo Vittori.
Dal mese di Febbraio 2017, infatti, si sta attuando un Laboratorio di produzione musicale tradizionale che si sta interessando di: esecuzione, composizione, canto corale, ricerca e archiviazione della musica popolare italiana e internazionale, folk ed etnica; ecc..
Durante la programmazione di questo Laboratorio il Coro Giovanile sta apprendendo canti a diversi voci, appartenenti alla tradizione popolare italiana, ma anche etnica, quest’ultima appartenente in particolare alle nazioni partecipanti al Festival e alla tradizione popolare italiana. Questi canti costituiranno il tessuto dello spettacolo che sarà presentato nella fase conclusiva del LATIUM FESTIVAL, anche attraverso il coinvolgimento del Complesso Strumentale “Fanfarra Antiqua” e dei complessi strumentali dei gruppi internazionali che parteciperanno all’edizione 2017 di quest’importante kermesse del folklore mondiale.

Con il supporto dell’antropologa, dott.ssa Anna Maria Pasquali, si lavorerà anche al recupero di storie e canti della tradizione popolare italiana, soprattutto del centro e sud Italia, rintracciati attraverso una ricerca antropologica, con l’obiettivo di perseguire gli scopi a cui il LATIUM FESTIVAL è impegnato da anni, in attività antropologiche e artistiche finalizzate alla salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Il Laboratorio si sta tenendo ogni venerdì presso il Palazzetto Luciani di Cori. I canti popolari allietavano, animavano e sostenevano le giornate dei contadini, rafforzando la socialità e l’aggregazione. Il canto collettivo per i giovani del territorio di Cori partecipanti al Laboratorio sta risultando un’esperienza di studio e di divertimento che sta armonizzando se stessi e il proprio suono, insieme agli altri giovani e al loro personale suono. Cantare insieme questi canti popolari significherà mettere in atto delle capacità tecniche, delle scelte timbriche per creare un equilibrio sonoro, ma significherà anche ricercare l’armonia emotiva e sonora con il gruppo.
Il laboratorio di “canto tradizionale a coro” sarà una buona occasione per sviluppare le tecniche di respirazione ed emissione della voce, fondamentali per l’arte canora, con un orientamento alla conoscenza approfondita della cultura tradizionale locale, nazionale e internazionale.

I risultati di questo Laboratorio, come già premesso, saranno divulgati durante la fase conclusiva del LATIUM FESTIVAL, durante la prossima estate, durante la programmazione degli spettacoli e delle attività culturali che saranno presentati a Cori e nelle diverse Città aderenti al Festival.
In particolare alcuni canti e musiche della tradizione popolare, ma anche prodotti dall’esperienza del Laboratorio, saranno presentati al pubblico in alcune serate di spettacolo, anche attraverso il coinvolgimento del Complesso Strumentale “Fanfarra Antiqua” e di tutti i complessi strumentali appartenenti ai gruppi internazionali, in una sorta di abbraccio musicale tradizionale tra i popoli di tutto il mondo.

L’immenso patrimonio musicale tradizionale recuperato, espressione della storia e della cultura dei territori del Lazio e dell’Italia, ma anche del mondo, rappresenteranno un’opportunità per accrescere la visibilità di Cori e delle Città coinvolte anche in contesti internazionali, visto la presenza di gruppi di musiche e danze tradizionali di tutti i continenti.
L’uso delle nuove tecnologie in questo contesto servirà a facilitare il recupero, la tutela e conservazione di questo immenso patrimonio che nel frattempo sarà recuperato, ma anche una sua “restituzione” alle Comunità di appartenenza; ai giovani che parteciperanno al Laboratorio verrà in definitiva assegnato principalmente il compito di reinterpretare, usando creatività e abilità anche nell’uso delle nuove tecnologie, le tradizioni dei loro territori.

Scritto da Tommaso Ducci - Pubblicato sul numero 4 del 2017 nel "Il Corace"

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