Gli Sbandieratori
dei Rioni di Cori di nuovo in Spagna.
Dopo la partecipazione al
Carnevale di Fuenlabrada – Madrid e alla Festa del Rinascimento di
Tortosa nel 2016, i ragazzi dei Rioni, dal 21 al 23 Aprile, sono
stati protagonisti de “El Entierro della Sardina” nella città di
Murcia, in italiano “La sepoltura della sardina”.
Questa
rappresentazione carnevalesca viene fatta risalire alla metà
dell’800 circa, quando un gruppo di studenti di Madrid inventò un
corteo funebre preceduto da una sardina, simboleggiante il digiuno e
l’astinenza, per rivivere il festeggiamento carnevalesco che si
celebrava a Madrid il mercoledì delle ceneri. Altre fonti dicono che
il rituale prese origine da una cerimonia già esistente per cui
all’iniziare della Quaresima si era soliti interrare un carré di
costolette di maiale (chiamato ai tempi “sardina”) a significare
la proibizione di mangiare carne; altre ricerche dicono che la
sepoltura della sardina servisse per augurare una buona stagione di
pesca.
Non sardine vere e proprie, ma grandi sardine in cartapesta
che ogni anno vengono sacrificate (più che seppellite, bruciate) il
giorno del mercoledì delle ceneri, durante le numerose cerimonie che
in giro per la Spagna chiudono il Carnevale, con la sepoltura della
sardina appunto.
A Murcia, che a differenza del resto della Spagna
questa manifestazione si svolge un mese dopo la fine del carnevale,
una processione funebre, i cui partecipanti sono vestiti a lutto,
accompagna alla morte la sardina, rappresentante i vizi e i
divertimenti del periodo carnevalesco, che vengono “sepolti” per
far nascere simbolicamente una società migliore (almeno questo era
il significato originario).
La processione, che si conclude con il
rogo della grande sardina di cartapesta, sfocia poi, in balli con
musica, fuochi d’artificio e diavoli danzanti intorno al fuoco. In
questo contesto gli spettatori hanno potuto apprezzare le evoluzioni
coreografiche, le musiche e i colori degli Sbandieratori dei Rioni di
Cori, apprezzamento che il pubblico di Murcia ha avuto modo di
dimostrare in altre occasioni, quando i Rioni di Cori sono stati
protagonisti in alcune edizioni del Festival del Folklore del
Mediterraneo.
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