Si avvicinano le elezioni
amministrative e, vedendo fatti e comportamenti di noi impegnati in
politica, mi sono ricordato di un articolo pubblicato molto tempo fa
su etica e politica.
Per alcuni occuparsi di politica è una
curiosità, poco più di un hobby, per altri, più scaltri, un mezzo
per essere partecipi alla “gestione” dei soldi pubblici dove
indennità, incarichi, parcelle, appalti, acquisti, uniti al
prestigio personale, sono considerati una manna. Per altri ancora, e
sono contento di appartenere a questo gruppo, occuparsi di politica e
viverla è una grande, incredibile passione.
Una passione che mi ha
portato a vedere tanti cambiamenti nelle persone e nella società da
un punto di osservazione per certi aspetti privilegiato e
svantaggiato allo stesso tempo. La spinta ideale e la voglia di
contribuire a migliorare le cose, a rendere visibile la possibilità
di poter e saper spendere bene le risorse disponibili per Cori e
Giulianello non possono restare solo sogni, i fatti, purtroppo,
parlano da soli….
Ebbene in questi ultimi tempi assistiamo a
“mutamenti politici” che fanno riflettere e portano a fare serie
considerazioni su una sorta di migrazione politica che con facilità
e superficialità fa spostare persone da un partito all’altro, da
una parte all’altra degli schieramenti politici.
Quello che più
meraviglia è la disinvoltura con la quale si attuano certi
cambiamenti, senza fornire concrete e credibili motivazioni e, cosa
ancora più grave, rinnegando tutta un’azione politica fatta in precedenza. Sembra
che questi cambiamenti siano dettati più dalla necessità di uscire
da un anonimato politico locale che da altro, per alcuni sicuramente
nascondono qualche interessuccio.
Disarmante! Entrando poi ad
esaminare l’attività politica sembra si tenga più ad apparire che
ad essere. Infatti si nota il non aver fatto nulla dal punto di vista
politico-amministrativo, il non saper distinguere e valutare un atto
amministrativo, il non conoscere i fatti amministrativi che sono
stati eseguiti, il parlare a slogan senza sapere approfonditamente
quello che si dice, l’agire più da tifosi, di politico nulla.
Ora
ci si prepara alla prossima campagna elettorale e si è pronti ad
esibire frasi ad effetto, foto insieme ai leader politici provinciali
e nazionali, potrebbe apparire anche Papa Francesco!!
Per ottenere
“tanti voti” si potrebbe anche ricorrere a volgari rinfacci di
favori, addirittura disgustosi ricatti morali, in barba ai più
elementari principi etici e cristiani. Inaccettabile! Si sbandierano
a destra e manca i valori civili e cristiani, come quelli della
famiglia e così via, viene spontaneo chiedersi: ma nel privato
quotidiano si è così come si predica?
L’impegno in politica,
secondo me, dovrebbe essere svolto con particolare attenzione al
proprio territorio e soprattutto a chi lo vive, da persone che amano
il proprio Paese e che siano educate alle responsabilità civili, che
abbiano uno sguardo capace di penetrare nelle pieghe del vissuto,
evitando interessi di parte e realizzare il bene comune.
A mio avviso
chi è già impegnato politicamente dovrebbe, con umiltà, riconoscere i
propri errori e fare un passo indietro. Chi intende impegnarsi nel
pubblico, a qualsiasi livello, deve radicarsi sui principi
dell’etica, della coerenza, del servizio e del bene comune, se non
vuole svendere la propria identità.
Questo dovrebbe
contraddistinguerci nell’interesse di Cori e Giulianello, ne hanno
tanto bisogno.
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