mercoledì 12 aprile 2017

ETICA, COERENZA, BENE COMUNE…

Si avvicinano le elezioni amministrative e, vedendo fatti e comportamenti di noi impegnati in politica, mi sono ricordato di un articolo pubblicato molto tempo fa su etica e politica.

Per alcuni occuparsi di politica è una curiosità, poco più di un hobby, per altri, più scaltri, un mezzo per essere partecipi alla “gestione” dei soldi pubblici dove indennità, incarichi, parcelle, appalti, acquisti, uniti al prestigio personale, sono considerati una manna. Per altri ancora, e sono contento di appartenere a questo gruppo, occuparsi di politica e viverla è una grande, incredibile passione.
Una passione che mi ha portato a vedere tanti cambiamenti nelle persone e nella società da un punto di osservazione per certi aspetti privilegiato e svantaggiato allo stesso tempo. La spinta ideale e la voglia di contribuire a migliorare le cose, a rendere visibile la possibilità di poter e saper spendere bene le risorse disponibili per Cori e Giulianello non possono restare solo sogni, i fatti, purtroppo, parlano da soli….

Ebbene in questi ultimi tempi assistiamo a “mutamenti politici” che fanno riflettere e portano a fare serie considerazioni su una sorta di migrazione politica che con facilità e superficialità fa spostare persone da un partito all’altro, da una parte all’altra degli schieramenti politici.
Quello che più meraviglia è la disinvoltura con la quale si attuano certi cambiamenti, senza fornire concrete e credibili motivazioni e, cosa ancora più grave, rinnegando tutta un’azione politica fatta in precedenza. Sembra che questi cambiamenti siano dettati più dalla necessità di uscire da un anonimato politico locale che da altro, per alcuni sicuramente nascondono qualche interessuccio.

Disarmante! Entrando poi ad esaminare l’attività politica sembra si tenga più ad apparire che ad essere. Infatti si nota il non aver fatto nulla dal punto di vista politico-amministrativo, il non saper distinguere e valutare un atto amministrativo, il non conoscere i fatti amministrativi che sono stati eseguiti, il parlare a slogan senza sapere approfonditamente quello che si dice, l’agire più da tifosi, di politico nulla.
Ora ci si prepara alla prossima campagna elettorale e si è pronti ad esibire frasi ad effetto, foto insieme ai leader politici provinciali e nazionali, potrebbe apparire anche Papa Francesco!!

Per ottenere “tanti voti” si potrebbe anche ricorrere a volgari rinfacci di favori, addirittura disgustosi ricatti morali, in barba ai più elementari principi etici e cristiani. Inaccettabile! Si sbandierano a destra e manca i valori civili e cristiani, come quelli della famiglia e così via, viene spontaneo chiedersi: ma nel privato quotidiano si è così come si predica?

L’impegno in politica, secondo me, dovrebbe essere svolto con particolare attenzione al proprio territorio e soprattutto a chi lo vive, da persone che amano il proprio Paese e che siano educate alle responsabilità civili, che abbiano uno sguardo capace di penetrare nelle pieghe del vissuto, evitando interessi di parte e realizzare il bene comune.
A mio avviso chi è già impegnato politicamente dovrebbe, con umiltà, riconoscere i propri errori e fare un passo indietro. Chi intende impegnarsi nel pubblico, a qualsiasi livello, deve radicarsi sui principi dell’etica, della coerenza, del servizio e del bene comune, se non vuole svendere la propria identità.
Questo dovrebbe contraddistinguerci nell’interesse di Cori e Giulianello, ne hanno tanto bisogno.



Scritto da Renzo Dolci - Pubblicato sul numero 4 del 2017 nel "Il Corace"

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