E le primarie del centro-sinistra per
la scelta del candidato sindaco alla fine si sono svolte e, seppur
organizzate di corsa, si sono rivelate un grande successo, con una
partecipazione popolare (2.356) al di sopra di ogni più rosea
previsione, addirittura in aumento rispetto a quelle del 2007 dalle
quali uscì Tommaso Conti, il sindaco dell’ultimo decennio.
Sono
state primarie dove tutti sono andati all’arrembaggio del Partito
Democratico, con gran voglia di suonarle a quello che comunque è di
gran lunga il maggiore partito cittadino, e che alla fine ha
dimostrato oggettivamente di esserci ed anche bene. Il Sindaco ha
abbandonato il PD (verso Pisapia), l’assessore Chiara Cochi ha
abbandonato il PD (verso Bersani e compagni?) e tutti ad ingrossare
le fila della sinistra più sinistra non si può, e con Renzi proprio
non si può più stare insieme, anche se nel PD sono stati insieme
per 10 lunghi anni.
In questo quadro è nata la candidatura di Chiara
Cochi a sindaco dei gruppi e gruppetti extra PD: comunisti e sinistra
radicale, movimenti autonomisti di Giulianello, “enclave” socialista sempre della
frazione, insomma un insieme di forze anche molto eterogenee tra
loro, unite dal collante anti PD e da una forte connotazione
localistica di Giulianello (il motto era: “questa è l’occasione
buona per avere un nostro sindaco”), e dalla speranza (o la
convinzione) che il partito democratico non godesse di buona salute e
che il gruppo dirigente fosse sostanzialmente distaccato dalla gente
ed auto-referenziale.
Nel PD – d’altro canto – effettivamente
qualche problema si è davvero manifestato, quando si è assistito ad
una serie di rinunce (in primis quella del vice sindaco Ennio
Afilani, cui tutto il partito aveva proposto la candidatura, e poi
dello stesso Mauro De Lillis, inizialmente apparso titubante, e che
poi ha accettato l’unanime proposta).
Alla fine le primarie tra
Mauro De Lillis e Chiara Cochi (ma anche Cori versus Giulianello, ed
ancora riformisti di centrosinistra contro sinistra radicale e
movimentista), si sono così svolte, e ha vinto e bene il candidato
Mauro De Lillis, con ben 1.393 voti, contro i 939 di Chiara Cochi, che rappresentano un bel
risultato anche per quest’ultima ma non tale da scalfire i rapporti
di forza politici (PD verso gli altri gruppi e gruppetti), ma anche
territoriali (Cori verso Giulianello).
Il risultato di De Lillis,
oltre che alla sua persona, va ascritto a tutto il Partito
Democratico, guidato dal segretario Paolo Cioeta, che si è molto
speso insieme agli altri dirigenti e attivisti. Va anche segnalato
l’apporto convinto proveniente dal consigliere centrista Antonio
Betti, che ha convogliato sul candidato PD importanti consensi dal
mondo cattolico.
E il PD alla fine ha dimostrato di esserci e di
avere una vastissima base popolare, non scalfita dalla scissione e
dagli abbandoni pure eccellenti, e d’altra parte il partito anche a
Cori ha ormai una salda radicata base renziana.
In questo quadro va
segnalato che il vincente Mauro De Lillis appare figura tale da
segnare un vero scatto generazionale, con modi linguaggio e tematiche
progettuali dove emerge concretezza e impostazione riformista, al di
là di populismi, demagogie, ideologismi ai più oggi
incomprensibili.
De Lillis è anche apparso l’esponente politico
locale più legato alle realtà giovanili nonché al mondo
produttivo, agli artigiani ed alle piccole imprese. Con lui è
assicurata la continuità (ha governato 10 anni con Conti), ma anche
il cambiamento, la necessità di rinnovare la proposta
politico-amministrativa.
A questo punto bisognerà vedere cosa si
imbastisce negli altri campi: il Movimento 5 Stelle presenterà una
propria lista?
Pare di sì e staremo a vedere il progetto e la
qualità della proposta complessiva.
Il centro destra riuscirà a
ripresentarsi in veste unitaria?
E Canale – che ha iniziato a
presentarsi nelle piazze - che farà? Sarà il candidato del
centro-destra o di una sua “civica”? Proverà ad approfittare, al
momento della raccolta elettorale, dell’albero giulianese
“sgrullato” da Chiara Cochi?
Sono tutte domande che avranno
risposte in tempi molto brevi, di certo però tutti dovranno fare i
conti con quei 2.356 cittadini che hanno votato alle primarie del
centrosinistra.
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