Anche quest’anno il nostro Governo ha
pensato ad un modo per aiutare le famiglie in difficoltà economica,
introducendo il Reddito di Inclusione che entrerà in vigore il primo
Gennaio del 2018.
Di cosa si tratta? In sostanza è un sussidio
(aiuto economico erogato in termini monetari dallo Stato a famiglie,
cittadini od imprese in base al tipo di manovra che lo Stato intende
attuare, al fine di aiutare tali soggetti) alle famiglie meno
abbienti, che dovrebbe permettere loro di arrivare meglio a fine
mese.
Una cosa buona no?! Ma quali sono i vincoli per ricevere tale
sussidio?
Le famiglie devono avere un ISEE annuo non superiore ai
seimila euro ed il valore catastale della prima casa deve essere
inferiore a ventimila euro. Vengono esclusi coloro che posseggono i
c.d. Beni di Lusso (barche, auto costose, immobili vari). Mi sembra
anche giusto. Perché una persona che guadagna cinquecento euro al
mese può tranquillamente permettersi tali beni. L’entità del
sussidio varia anche in base alla composizione del nucleo familiare,
cioè sarà più alto in presenza di minori ed over 55 in famiglia.
Ah meno male! Finalmente hanno pensato a come garantire l’istruzione
dei minori ed a come aiutare le persone avanti con l’età a far
fronte alle spese che non coprono con la pensione.
Qui arriva il
bello.. il sussidio viene erogato attraverso una card rilasciata
dagli enti specializzati sulla quale si accredita la somma spettante;
facile per una persona anziana! (parto dal presupposto che le persone
entro i 65 anni lavorano ancora quindi non hanno bisogno del
sussidio, dato che al 90% svolgono lavori full time e che
percepiscono uno stipendio più alto del limite fissato da tale
legge). Ma non è finita qua... le somme erogate, in base alla
struttura familiare ed alle misure dei requisiti richiesti, vanno da
un minimo di circa 190€ ad un massimo di circa 500€! Grazie
Stato! Le famiglie con figli in età scolare di cui, magari, lavora
solo un genitore a tempo pieno non potrà usufruire del sussidio, e
nemmeno chi ha acquistato, a fatica, una casa un po’ più grande
per lasciarla ai figli. Fortunati invece coloro che lavorano part-
time e chi percepisce la pensione minima. Fortunati si, perché l’
aiuto economico ricevuto sarà di tale entità da poter togliersi
qualche sfizio, come acquistare il cibo per la famiglia o le medicine
non coperte dall’assistenza sanitaria. A voi l’ennesima presa in
giro.
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