martedì 3 ottobre 2017

“PRODOTTO CULTURALE LEPINO” TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE

Il nostro territorio è costituito da ambiti territoriali, anche se apparentemente simili, caratterizzati da una precisa identità storico – culturale, dalla presenza di istituzioni attive nel settore culturale: l’arte, il patrimonio ambientale, la cultura del cibo, la storia; e da proposte attrattive da poter indirizzare a vari target turistici.
Sarebbe necessario però avviare una politica d’intervento comune: restauri, recupero e valorizzazione di alcune eccellenze allo scopo di avviare un significativo intervento culturale ed economico atto a fondare una politica di sviluppo territoriale mettendo in rete tutte le risorse di questo territorio. L’ipotesi progettuale deve mirare alla creazione di un “Prodotto Culturale Lepino” mirando alla gestione di un sistema di sviluppo del territorio, sia attraverso la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, sia attraverso l’applicazione di nuovi mezzi tecnologici e multimediali.

Questo territorio ha occupato un ruolo importante per la nostra storia, racchiude una forte identità ed è opportuno non solo pensare, ma attivare un grande progetto di “riqualificazione integrale”. Dal Lago di Giulianello, oggi monumento naturale, al Giardino di Torrecchia Vecchia, nascosto in mezzo alle rovine di un castello medievale, ristrutturato alla fine degli anni 90 dal principe Carlo Caracciolo, per non parlare del grande monumento naturale Giardino di Ninfa, considerato tra i più belli del mondo, alle nostre montagne, ai nostri centri storici; i Lepini appunto, posseggono un patrimonio d’eccellenza che va mantenuto valorizzato e fatto conoscere.
I siti culturali e archeologici, i castelli e i palazzi storici, i musei e gli archivi, vanno concepiti come centri ordinatori di un assetto del territorio da salvaguardare e valorizzare in tutte le sue componenti.

Occorre una puntuale riflessione strategica e operativa sull’analisi e sullo studio di potenziali siti del sistema culturale, questo con l’obiettivo di produrre una serie di progetti coordinati e responsabilmente condivisi. La messa in valore del patrimonio culturale materiale e immateriale del territorio ha già avuto iniziative in precedenza, non si è mai saputo se hanno avuto esito positivo o sono rimasti semplici episodi circoscritti; certo è che non sono mai stati fatti interventi rilevanti che hanno portato al recupero di parti determinanti di questo territorio. La valorizzazione del tessuto storico – architettonico, l’istituzione di un sistema d’accoglienza comune, la razionalizzazione di alcuni servizi e infrastrutture possono trarre benefici dall’attività di avvio di un sistema culturale che può inoltre contribuire all’accentuazione delle specificità che questo territorio ha.
È importante sottolineare la possibilità di coinvolgimento di alcune imprese importanti contribuendo esse stesse alla fase progettuale e di promozione; così come diventa necessario il coinvolgimento di tutte le attività culturali, le quali potranno contribuire in maniera significativa alla crescita del tessuto socio – economico con l’obiettivo di creare una rete delle eccellenze territoriali. Il “Prodotto Culturale Lepino” per la sua strategia, per la storia che può raccontare, per le attività che può sviluppare ha forse davvero la possibilità di agire da volano di crescita e di sviluppo di questo territorio attraverso un progetto condiviso e in tempi ragionevoli.

Scritto da Giorgio Chiominto - Pubblicato sul numero 7 del 2017 nel "Il Corace"

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