mercoledì 1 luglio 2020

RIGHTS AND LIVES MATTER

Il pastore King aveva un sogno. Rosa Parks una speranza e George Floyd dei diritti. Nessuno di loro però credeva che quel sogno, quella speranza e quei diritti fossero delle chimere ancora nel 2020. Eppure è così. La storia del povero George Floyd è solo una delle tante, troppe, e incomprensibili atrocità che accadono ogni giorno, e non solo in America. Ucciso su una strada da un poliziotto. Un poliziotto che lo tiene giù a terra con tutto il suo peso. E mentre calpesta il suo collo, calpesta tutti i suoi diritti di essere umano. E i suoi diritti di nero. Sì, di nero. Perché essere neri in America non è semplice. Non lo è mai stato.



Se vogliamo dirla tutta in America non è mai stato semplice essere qualcosa di diverso da un bianco. E quel poliziotto che tanto premeva su quell'uomo inerme a terra, e tutti i poliziotti che lo hanno fatto prima di lui e quelli che dopo lo faranno, annullano la storia e quei pochi insegnamenti che potremmo trarne. "Proteggere e servire". Quante volte lo abbiamo sentito nei film “made in U.S.A.”? Una specie di mantra. Ma il povero George non è stato protetto da quel poliziotto che aveva giurato di farlo. Non è stato servito. È stato ucciso. E questo non può essere che il risultato di una società violenta, aggressiva e iperliberale, che non sa più distinguere il bene dal male ma solo il profitto dal non profitto. E non c'è da stupirsi che un affarista sia diventato il capo del governo. Eppure quel sogno di King sembrava potersi avverare nel lontano 2009. Ma poi c'era una delle peggiori crisi economiche di tutti i tempi, e poi c'era la guerra in Oriente, e poi quel sogno pian piano è svanito come a svanire è stato un presidente che poteva realizzarlo, ma al quale è rimasto solo da dire "yes we can, yes we did, yes we can". E chissà cosa ha pensato il povero George quando ha visto un pericoloso razzista mettere su casa al 1600 di Pennsylvania Avenue? "Dovrò vivere il resto dei miei giorni come un uomo nero" . Perché in America chi è nero è e deve essere cosciente di esserlo. E finché sarà così, quel sogno, quella speranza e quei diritti non saranno realtà.

Scritto da Matteo D'Achille - Pubblicato sul numero 5 del 2020 del "Il Corace"

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