mercoledì 30 settembre 2020

LA FABBRICA DEL DEBITO!

I recenti accadimenti avvenuti in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale in cui si era obbligati a deliberare il ripiano dell’ulteriore disavanzo di circa 4.000.000 € venutosi a creare nell’ultimo anno solare, non fanno certo passare in secondo ordine la gravità della situazione economico finanziaria dell’Amministrazione di Cori. Procediamo però con ordine ricordando che due giorni prima del 10 Settembre u.s. l’Assessore al Bilancio Imperia, in probabile difficoltà per quello che doveva illustrare, annunciò farfugliando che tra l’altro avremmo dovuto sostenere da lì a venti giorni un nuovo Consiglio Comunale per riparare ad un errore riportato su di una tabella riguardante il Rendiconto del 2019. Questo episodio, con la dannata “usanza” di non verbalizzare in maniera adeguata l’effettivo svolgimento della riunione (per questo sì anche un “mea culpa”) ha indotto la nostra Compagine a dichiarare che il punto all’o.d.g. del Consiglio sarebbe stato Rinviato. Tutto qui, mentre le pretese scuse da parte del Sindaco e dell’Assessore al Bilancio da parte nostra non ci sono state e non ci saranno se non, eventualmente poste dall’Imperia che di fatto ha provocato l’equivoco! Andiamo avanti spiegando che il Consiglio Comunale era necessario in quanto a Luglio u.s., era stato approvato un Rendiconto (Bilancio Consuntivo) del 2019 che prevedeva un disavanzo (Debito) di Amministrazione (dei cittadini di Cori e Giulianello) di ben 8.235.444,43 €!!! Un disavanzo che deve essere ripianato, in quanto i debiti si pagano, che in questo momento di fronte all'operazione di 8 mln di euro / 10.000 formano un debito pro-capite per ogni Cittadino di Cori e Giulianello di 800 €. Bene non c’è che dire di come stiamo messi. Come si è giunti a questa cifra record? Dobbiamo premettere che a seguito dell’entrata in vigore delle norme e dei principi contabili di cui al D. Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 a decorrere dall'esercizio 2015 è stato introdotto nel sistema contabile degli enti locali, il fondo crediti di dubbia esigibilità in seguito chiamato FCDE. Il quale costituisce un fondo, stanziato tra le spese di ciascun esercizio di parte corrente e in conto capitale, il cui ammontare è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell'esercizio finanziario. Con l'art. 1, comma 509, della legge n. 190/2014 (legge di bilancio 2015), è stata data facoltà agli enti locali, per un periodo transitorio dal 2015 al 2018, di poter calcolare il fondo crediti di dubbia esigibilità, nel conto consuntivo, con un metodo semplificato, senza prendere in considerazione il volume dei residui finali. L’adozione di questa modalità semplificata - che porta ad una sottostima delle quote del FCDE da accantonare nel risultato di amministrazione - applicata fino al rendiconto dell’esercizio 2018, ha consentito di spostare in avanti le difficoltà connesse alle maggiori quote di FCDE da accantonare nel risultato di amministrazione. È stata esattamente la scelta che ha fatto il Comune di Cori nell'eseguire il metodo semplificato sottostimando le quote da accantonare e facendo così scoppiare il caso con il Rendiconto del 2019! Una grossa responsabilità politica quindi, con l’occultamento del debito da rimandare sempre ad un momento successivo e decisamente in linea con le politiche tipiche del PD, vedasi i 22 miliardi di euro del debito accumulato dalla Regione Lazio con la Presidenza del Segretario Zingaretti. Come al solito la sinistra governativa pensa a tutto e permette ai Comuni di ripianare la voragine creatasi accantonando risparmi per circa 250.000 € l’anno per ben quindici anni! Il ripiano si può effettuare aumentando le tasse ma, a Cori si sa sono al massimo ed il Governo Centrale non permette che salgano ed allora non resta che accantonare significa risparmiare e quindi non spendere. Già dal quadro proposto delle minori spese da sostenere nel 2021 e nel 2022, si ravvisa come l’Assessore Imperia stia “raschiando il barile” ed infatti ha dovuto agire, tra gli altri, ai seguenti tagli quali: le spese per energia elettrica - 60.000,00 €; quelle telefoniche per - 4.000,00 €; quelle per il Service ufficio tributi -15.000,00 €; dovrà risparmiare per le spese per liti, arbitraggi e risarcimenti -10.000,00 €; quelle per le spese legali per incarichi avvocati -10.000,00 €; dovrà risparmiare per il mantenimento dei cani randagi -10.000,00 €; dovrà rimaneggiare l’appalto per prestazione di servizio integrativo scuolabus - 12.000,00 €; dovrà limitare la manutenzione per il mantenimento e funzionamento uffici viabilità per -5.000,00 €; per la Manutenzione ordinaria degli immobili -5.000,00 €; dovrà limitare l’illuminazione per interventi straordinari -5.000,00 €; non si potrà permettere di pagare l’Agronomo per la spesa di progettazione taglio bosco -10.000,00 € etc. Tempi duri si prospettano per tutti, per l’Assessore ma, soprattutto per gli utenti che dovranno accollarsi l’accontamento di altri 201.000 € l’anno da risparmiare per 30 anni fino al 20145 (ne sono rimasti 25) per il ripiano del disavanzo tecnico di 6.051.393,69 € determinatosi a seguito del riaccertamento straordinario dei residui del 2015. E’ comprensibile la nostra preoccupazione se per 15 anni il bilancio del Comune di Cori parte da – 250.000 € (201.000 € + 250.00) e per gli altri 10 da – 201.000 €? E per tutta risposta l’assessore al Bilancio che fa? Viene in Consiglio Comunale a farci una lezioncina e ci dice che così agendo mette in Sicurezza il Bilancio Comunale! No, cara Assessora, sei costretta dal Governo Centrale a mettere in sicurezza il Bilancio, pena il temuto dissesto!!! In verità l’Imperia fa un’altra cosa, seguita a sproloquiare contro i Cittadini di Cori, perché a suo avviso non pagano le Tasse. Di contro però, siamo al terzo anno del suo mandato, cosa ha fatto per disporre il rientro coattivo di dette somme per IMU, TARSU etc…? Nulla in concreto, facendo lavorare la società di recupero Novaris fino all'emissione dei provvedimenti ”bonari” senza mai andare fino in fondo ? Per questo periodo ha trovato anche l’alibi delle scelte derivanti dal Covid 19 che hanno sospeso i recuperi, vedremo quando finirà, a meno che non venga scavalcata, da qualcuno di più alto grado, che rallenta l’emissione di questi provvedimenti da parte della Novaris per non infastidire il Contribuente-Elettore il tutto a scapito del corretto contribuente che paga regolarmente le Tasse ed usufruisce sempre di meno dei Servizi. Non ci dilunghiamo ulteriormente ma ci piace ricordare come l’Assessore al Bilancio abbia fatto ritirare alla società addetta al recupero delle somme riguardanti l’IMU sulle aree edificabili dell’area artigianale di Giulianello per quanto non pagato nel 2013 quanto, la delibera di mutamento di destinazione che esonerava i proprietari al pagamento, è dell’anno successivo e cioè del 2014! Come li recuperiamo circa 75.000 € caro Assessore? Tanti sono ancora gli interrogativi che si pongono sulle spese delle varie manifestazioni culturali e sportive che avvengono con la partecipazione della Regione Lazio in concorso a quello che sta divenendo un vero e proprio “festival del debito” pubblico che inevitabilmente pagheranno i nostri figli e nipoti. Noi Coresi, grazie a questi campioni di amministratori, stiamo contribuendo a fare la nostra parte!

Scritto dal Gruppo Consigliare L'Altra Città - Pubblicato sul numero 6 del 2020 del "Il Corace"

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