La morte di Willy Monteiro ha lasciato attonita anche la comunità di Cori. La tragedia di Colleferro infatti ha per protagonisti 4 giovanissimi diventati dei barbari. Uno di loro aveva da poco aperto una frutteria in paese. L’inaugurazione del negozio, avvenuta nel mese di agosto, aveva trovato spazio su giornali e televisioni in quanto raccontata come un simbolo di speranza. Gabriele Bianchi infatti sembrava il giovane ragazzo pronto a sfidare le conseguenze economiche del Coronavirus aprendo la sua attività commerciale. Un segno di ripresa. La morte del 21enne Willy Monteiro ha acceso i riflettori su quella frutteria, gestita da un giovane tatuato. I giornali scrivono che Gabriele Bianchi ha aperto il negozio con l’aiuto del padre della fidanzata, un consigliere comunale di Velletri. Appresa la notizia, il sindaco Mauro De Lillis ha annunciato sui social la revoca della licenza, perché, ha scritto, una violenza inaudita non può essere accettata: “Sapere che uno dei quattro assassini abbia frequentato la nostra città fa crescere in noi, ancora di più, la rabbia di fronte a questo atto così deplorevole e un forte sentimento di condanna a questa violenza. Per quello che può contare è stato avviato il procedimento di revoca della licenza della frutteria e auspichiamo che al più presto giustizia sia fatta”. Willy è morto a soli 21 anni, picchiato da 4 persone che si sono accanite su di lui. La colpa di Willy è aver difeso un amico. Sulla sua strada purtroppo è incappato in persone esperte di lotta, che lo hanno colpito accecate da una furia che non trova e non può trovare giustificazioni e che ha suscitato lo sdegno e la commozione dell’Italia tutta.
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