mercoledì 30 settembre 2020

RIPARTIRE PER UNA VITA A COLORI

Qualcuno disse “Solo quando vedi la luce, dopo che sei stato a lungo al buio, ti ricordi del colore delle cose”. Noi stiamo rivedendo la luce dopo mesi e mesi di terrore e paura, stiamo rimuovendo passi verso una vita che desidera essere normale ossia come prima. Sappiamo però che non sarà così. Occorre ripensarci, occorre mettere mano di nuovo al bel cantiere della nostra vita, una vita che desidera essere a colori e non segnata da tonalità scure o peggio ancora dai colori spenti. Immaginiamo un quadro di un tramonto con i colori spenti…che tristezza sarebbe per chi lo osserva. Occorre constatare con rammarico che il Covid-19 ha purtroppo gettato un velo opaco sulla nostra storia andando a spegnere quelle tonalità variopinte che già a stento possedevamo. Siamo in ripartenza, si torna a una pseudo normalità, pensiamo a quanti problemi per il timore dei contagi e di un nuovo lockdown, quanti problemi per assicurare il distanziamento sociale sui luoghi di lavoro, a scuola, in chiesa; nonostante tutto bisogna ripartire perché la vita non può fermarsi e lo sappiamo bene, non può fermarsi l’economia e il dover vivere per portare a casa il necessario. Certamente tutto questo rischia di appesantire la vita di tutti e di renderla stinta, spenta. Preso atto di questo sorge una domanda quasi spontanea: “dunque che fare?”. In realtà non è questa la domanda da porre perché troppo pratica e troppo sbrigativa e superficiale, dettata più dall'ansia di voler metter fine a tutto un problema che dal risolverlo alla radice con la lucidità e la calma che ci vengono richieste. Allora la domanda da fare, dopo aver constatato la nostra realtà, potrebbe formularsi così: “come abitare questo tempo?”. Abbiamo detto, nei mesi di confinamento nelle nostre case, che il virus ci avrebbe cambiati in meglio…invece siamo gli stessi, anzi forse alcune volte diamo il peggio di noi, perché questa situazione ha fatto emergere la fragilità di tutti: oggi ci troviamo distanziati non tanto fisicamente ma emotivamente gli uni dagli altri, questo maledetto virus ha amplificato l’individualismo che già attanagliava i nostri tempi. Cambiare si può! Siamo chiamati ad operare un cambiamento che parta da ciascuno di noi. Anzitutto dovremmo spolverare una capacità che è ben celata in ciascuno di noi e che dipende dalla nostra forza di volontà: gettare il cuore oltre l’ostacolo, saper trasformare tutte le fatiche che incontriamo sul nostro cammino in un’occasione di crescita personale, anziché vedere solamente muri invalicabili che alla fine ci atterriscono e ci bloccano. Ecco che gli impegni dei nuovi inizii di settembre-ottobre del 2020 con il problema del covid-19 e con tutti gli altri problemi, se affrontati con speranza e con lo spirito giusto diverranno perfino seme da cui potranno nascere occasioni nuove, speranze nuove, vita nuova e allora ritornerà a brillare la tela della nostra vita con quei colori che il buon Dio ha preparato per ciascuno di noi. Non è questa forse la “ricetta” per vincere il male? Ogni male ha la parola “fine” se decidiamo noi, con impegno personale prima e comunitario poi, di sconfiggerlo mettendo semplicemente vita laddove la realtà ci mostra la morte. Abbiamo risorse in noi che neppure immaginiamo pronte a rendere più lucente la vita di ciascuno. Coraggio! “Vivere a colori” come dice il testo di una canzone, è il sogno del Signore, “vivere a colori” è quello che più speriamo per tutti noi, “vivere a colori” dipende solo da noi.   

Scritto da Giovanni Grossi - Pubblicato sul numero 6 del 2020 del "Il Corace"

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