mercoledì 30 settembre 2020

PAROLE IN LIBERTÀ

Guardo il cielo, una nuvola scorre veloce, l’aria è umida. Il tempo è scandito da una pioggerellina in questi primi giorni di un nuovo autunno. In effetti è nuovo, è tutto nuovo. È nuovo come il tuo fare. Ti osservo mentre sei indaffarata, lo sei sempre. In questi strani giorni hai trovato il pretesto per riordinare la casa, mettere tutto a posto e pulire tutto. Ti vedo, sì anche se non sei qui davanti a me, ti vedo mentre stai facendo le faccende domestiche. Non le ami molto. Però sei lì che ti impegni. Ti impegni come in qualsiasi delle cose che ti accingi a fare, anche se non ti piacciono troppo. Mi tornano in mente le chiacchiere della gente. Chiacchiere forse per quel tuo modo semplice di fare le cose. In effetti le cose sono tutte semplici, siamo noi che le rendiamo complicate. Abbiamo complicato di tutto ed ora passiamo le nostre giornate così. Sì, a fare nulla. Mi affaccio al balcone, osservo la spiaggia. Qualche macchina passa senza una precisa meta. Ormai non c’è quasi più nessuno. Mi tornano in mente ora i giorni prossimi a mezz’agosto con quel caos senza riposo. Quel calmo, monotono caos. Cosa ne pensate? Io devo dire la verità, una verità che non guarda in faccia a nessuno. Non è facile. Le nuvole corrono ancora nel cielo guidate da un vento non troppo forte, ma determinato. In realtà la fa da padrona l’umidità. Sembra strano, ma non è molto fastidiosa. Forse il mare disinfetta tutto. Già, in effetti dovrebbe disinfettare i nostri cervelli profondamente e non solo la nostra pelle superficiale. Il mare non sta zitto un attimo in questo periodo, però non ti stanca mai. Forse Agosto è ancora troppo chiaro, ma noi dobbiamo andare avanti. Non ci possiamo fermare a pensare, non possiamo bloccare il tempo. Lui va avanti inesorabile, anche senza il nostro contributo. Mentre noi siamo solo lì a giudicare. Per me non è ancora chiaro. Dobbiamo rifletterci su ancora un po’. Mi dispiace, ma non è possibile. Stiamo diventando troppo riflessivi. Torno fuori, ormai è notte, eppure la visibilità è buona. Merito della luna, lì alta nel cielo, capace di risplendere. Sì, di risplendere un po’ meno di te. Debbo dire che tu sei in gran forma, non ti si può dire nulla. Il mare è bellissimo questa sera illuminato dai riflessi della luna. Vorrei stare qui a guardarlo ore e ore. Però tra poco è ora di andare a dormire. Comincio ad essere un po’ stanco, si sta facendo troppo tardi e domani è un’altra lunga giornata di nuove cose vecchie. Sì, le conosciamo tutte, anche troppo bene, eppure alla fine non c’è nulla da fare. Procedono così, senza dover dare rendiconto a nessuno. Sì, dimmi. Per favore puoi ripetere con un tono di voce più squillante e tranquillo? C’è troppo rumore di fondo e non riesco a capire bene, anzi quasi per nulla. Voi che cosa ne pensate di tutta questa storia? Alla fine, debbo attestare che avete fatto un po’ di confusione. Una confusione che regna sovrana, indisturbata all’interno della nostra agenda. Intanto il rumore delle onde che si infrangono domina la serata. Io intanto auguro a tutti voi la buonanotte, anche se la vera sfida ha inizio domani. Tenetevi pronti! Specialmente tu.

Scritto da Antonio Moroni - Pubblicato sul numero 6 del 2020 del "Il Corace"

Nessun commento:

Posta un commento