Guardo
il cielo, una nuvola scorre veloce, l’aria è umida. Il tempo è
scandito da una pioggerellina in questi primi giorni di un nuovo
autunno. In effetti è nuovo, è tutto nuovo. È nuovo come il tuo
fare. Ti osservo mentre sei indaffarata, lo sei sempre. In questi
strani giorni hai trovato il pretesto per riordinare la casa, mettere
tutto a posto e pulire tutto. Ti vedo, sì anche se non sei qui
davanti a me, ti vedo mentre stai facendo le faccende domestiche. Non
le ami molto. Però sei lì che ti impegni. Ti impegni come in
qualsiasi delle cose che ti accingi a fare, anche se non ti piacciono
troppo. Mi tornano in mente le chiacchiere della gente. Chiacchiere
forse per quel tuo modo semplice di fare le cose. In effetti le cose
sono tutte semplici, siamo noi che le rendiamo complicate. Abbiamo
complicato di tutto ed ora passiamo le nostre giornate così. Sì, a
fare nulla. Mi affaccio al balcone, osservo la spiaggia. Qualche
macchina passa senza una precisa meta. Ormai non c’è quasi più
nessuno. Mi tornano in mente ora i giorni prossimi a mezz’agosto
con quel caos senza riposo. Quel calmo, monotono caos. Cosa ne
pensate? Io devo dire la verità, una verità che non guarda in
faccia a nessuno. Non è facile. Le nuvole corrono ancora nel cielo
guidate da un vento non troppo forte, ma determinato. In realtà la
fa da padrona l’umidità. Sembra strano, ma non è molto
fastidiosa. Forse il mare disinfetta tutto. Già, in effetti dovrebbe
disinfettare i nostri cervelli profondamente e non solo la nostra
pelle superficiale. Il mare non sta zitto un attimo in questo
periodo, però non ti stanca mai. Forse Agosto è ancora troppo
chiaro, ma noi dobbiamo andare avanti. Non ci possiamo fermare a
pensare, non possiamo bloccare il tempo. Lui va avanti inesorabile,
anche senza il nostro contributo. Mentre noi siamo solo lì a
giudicare. Per me non è ancora chiaro. Dobbiamo rifletterci su
ancora un po’. Mi dispiace, ma non è possibile. Stiamo diventando
troppo riflessivi. Torno fuori, ormai è notte, eppure la visibilità
è buona. Merito della luna, lì alta nel cielo, capace di
risplendere. Sì, di risplendere un po’ meno di te. Debbo dire che
tu sei in gran forma, non ti si può dire nulla. Il mare è
bellissimo questa sera illuminato dai riflessi della luna. Vorrei
stare qui a guardarlo ore e ore. Però tra poco è ora di andare a
dormire. Comincio ad essere un po’ stanco, si sta facendo troppo
tardi e domani è un’altra lunga giornata di nuove cose vecchie.
Sì, le conosciamo tutte, anche troppo bene, eppure alla fine non c’è
nulla da fare. Procedono così, senza dover dare rendiconto a
nessuno. Sì, dimmi. Per favore puoi ripetere con un tono di voce più
squillante e tranquillo? C’è troppo rumore di fondo e non riesco a
capire bene, anzi quasi per nulla. Voi che cosa ne pensate di tutta
questa storia? Alla fine, debbo attestare che avete fatto un po’ di
confusione. Una confusione che regna sovrana, indisturbata
all’interno della nostra agenda. Intanto il rumore delle onde che
si infrangono domina la serata. Io intanto auguro a tutti voi la
buonanotte, anche se la vera sfida ha inizio domani. Tenetevi pronti!
Specialmente tu.
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